Professor Ennio Arimondo
Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali
Ennio Arimondo è nato a Trieste il 26 Maggio 1942 e si laureato con lode nel 1964 presso la Scuola Normale Superiore, dove nel 1967 ha conseguito, sempre con lode, anche il Diploma di Perfezionamento in Fisica, lavorando sulla rivelazione meccanica della risonanza magnetica sotto la guida di Adriano Gozzini.
Subito dopo il Perfezionamento ha iniziato la sua attività didattica. Dal 1964 al 1966 è stato assistente e quindi, dal 1966 al 1980, docente di Preparazioni di esperienze didattiche. Dal 1971 al 1980 ha insegnato Struttura della materia. Nel frattempo, nel 1971, aveva conseguito la Libera docenza in Struttura della Materia. Dal 1980 al 1984 è stato professore ordinario di Spettroscopia Molecolare all’Università di Napoli Federico II e dal 1984 è titolare della cattedra di Struttura della Materia all’Università di Pisa, all’interno della quale ha ricoperto anche incarichi di tipo gestionale: dal 1985 al 1989 come Presidente del Corso di laurea in Fisica, dal 1997 al 2004 come presidente del Corso di laurea in Scienza dei Materiali e dal 1999 al 2001 come Direttore della Scuola di Dottorato in Fisica.
E’ stato visiting professor in numerose istituzioni estere, tra cui University of Reading (1969-71), Università di Varsavia (1974), Herzberg Institute di Ottawa (1976-78), Stanford University (1979), Missouri University a Saint Louis (1982), Université Lille I (1983-84), Ecole Normale Superieure di Parigi (1987-88), Max Planck Institut a Garching (1989), Università Federale di Santa Caterina a Florianopolis (1991), Università del Colorado e NIST a Boulder (1994-95 e 2005), Institut d’Optique a Paris Sud (1998 e 2007), Università di Monaco ed Ulm (2001-02). Ha tenuto diversi corsi all’ICTP di Trieste ed è stato organizzatore di numerose scuole estive in Italia e all’estero.
Nella sua attività di ricerca, documentata da oltre 280 pubblicazioni su riviste internazionali, da circa 300 contributi a conferenze e da numerosi capitoli su libri, si è interessato di diversi argomenti avanzati ed innovativi di struttura della materia che ha affrontato soprattutto dal punto di vista sperimentale, con la realizzazione di laboratori ed apparecchiature, pur mantenendo sempre un forte interesse per la comprensione e l’interpretazione quantitativa dei fenomeni osservati.
Dopo lavori iniziali dedicati alla risonanza magnetica nei solidi, stimolata dal lavoro di tesi e di perfezionamento, si è occupato di spettroscopia laser ad alta risoluzione di atomi e molecole e di meccanismi di coerenza atomica ed interferenza. Un suo lavoro del 1976 sull’interpretazione del fenomeno della “riga nera”, osservata da Gerardo Alzetta in quegli anni a Pisa, può essere considerato tra le basi delle ricerche che avrebbero poi condotto a manipolare via laser le proprietà dinamiche della materia con innumerevoli conseguenze.
A partire dalla seconda metà degli anni Settanta ha studiato fenomeni ottici nonlineari in semiconduttori e sistemi a confinamento quantico ed ha quindi sviluppato, negli anni Ottanta e Novanta, teorie ed esperimenti innovativi sul comportamento bistabile e caotico nell’interazione laser/materia, tra cui un lavoro del 1988, realizzato in collaborazione con l’Ecole Normale Superieure di Parigi. Contemporaneamente ha avviato a Pisa ricerche pionieristiche sul raffreddamento e confinamento laser di vapori atomici. Queste ricerche hanno trovato un forte stimolo nella stretta e continua collaborazione che il professor Arimondo ha instaurato e mantenuto con gruppi di ricerca leader a livello mondiale, tra cui quelli dei premi Nobel 1997, Claude Cohen-Tannoudji all’ENS, Paris e Bill Phillips al JILA/NIST, Boulder. Accanto all’interesse per gli aspetti fondamentali, ha sempre affiancato lo studio e la messa a punto di applicazioni che permettessero di trasformare le sue ricerche in applicazioni tecnologiche.
Nel corso della sua attività il professor Arimondo ha partecipato ed è stato capofila di progetti di ricerca comunitari che hanno goduto di finanziamenti nazionali ed internazionali. Ha inoltre preso parte a comitati internazionali, ed è stato organizzatore di numerose conferenze. Nel periodo 1998-2005 ha diretto l’Unità di Ricerca INFM presso il Dipartimento di Fisica. Tra i riconoscimenti internazionali da lui conseguiti il “Premio Sergio Panizza” (2001) e l’”Alexander Von Humboldt Award” (2000).
È stato Board Member di Quantum and Semiclassical Optics (IOP, 1991-1997), Divisional Editor per Physical Review Letters (AIP, 1994-2001), Honorary Editor di Journal of Optics B (IOP, 1999-2003), Editor di Advances in Atomic and Molecular Physics (Elsevier, dal 2005). E’ membro di numerose associazioni di fisica e Fellow dell’American Physical Society e dell’Institute of Physics.
Ultimo aggionamento documento: 18-Feb-2008