È stata firmata una convenzione di collaborazione scientifica tra l’Università di Pisa e l’Istituto Lama Tzong Khapa, uno dei principali centri del Buddismo Mahaiana in Occidente. Presso l’Istituto, che ha sede in Pomaia (Santa Luce), a circa 40 chilometri da Pisa, e che ha ospitato in diverse occasioni il Dalai Lama, da quasi 40 anni si svolgono attività di studio, formazione e approfondimento indirizzati a una migliore comprensione della natura interiore e dei processi mentali, attraverso lo studio della filosofia e della psicologia buddiste.
La convenzione ha lo scopo di promuovere un approccio multidisciplinare allo studio della coscienza e dell’interazione mente-corpo che si avvarrà, da una parte, dei metodi, degli strumenti e delle acquisizioni delle scienze occidentali (biofisica, neuroscienze, psicologia, psicofisiologia, filosofia della mente) dall’altra dell’enorme bagaglio di conoscenze accumulate, in oltre 2500 anni di storia, dalla tradizione buddista nel campo dell’analisi in prima persona dei processi mentali, introspezione, concentrazione, meditazione, mindfulness. Si tratta della prima esperienza strutturata di questo tipo in Europa, dopo quelle già in atto presso università e centri di ricerca negli Stati Uniti (Stanford University, Emory University, Columbia University e altri).
Il primo risultato della collaborazione è la compartecipazione di studiosi di entrambe le istituzioni al master dell’Università di Pisa in “Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative” diretto dal professor Angelo Gemignani, che verrà inaugurato il 27 febbraio e vedrà, per la prima volta in Italia, la partecipazione, in qualità di docenti, di due tra i più autorevoli Lama Tibetani che operano presso l’Istituto, accanto a docenti dell’Università di Pisa ed esperti esterni di altre discipline.