Arriva la quinta edizione della Notte dei Vecchi Videogiochi
Mercoledì 29 giugno, il Museo degli Strumenti per il calcolo di Pisa, in via Bonanno Pisano, ospiterà a partire dalle 15.30, “Can you stand a chance?”, la quinta edizione de La Notte dei Vecchi Videogiochi. Questa edizione, curata da Giovanni Cignoni e Tommaso Mongelli, è dedicata a Street Fighter II, videogioco molto conosciuto e apprezzato negli anni ’90. Il videogioco sarà proposto nella versione Nintendo Super Famicom, che diede molta popolarità al gioco più di vent’anni fa.
Per gli appassionati, sarà possibile partecipare al torneo, che inizierà alle 15.30 e vedrà l’inizio delle fasi finali a partire dalle 20.30: l’iscrizione è gratuita e può essere fatta via mail (contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). L’occasione è senz’altro da non perdere anche per coloro che non desiderano partecipare al torneo: per l’occasione l’ingresso al Museo è gratuito, e sarà possibile ascoltare la cronaca di Radiocicletta, che commenterà gli scontri in programma.
Alla Gipsoteca il convegno 'Dall’Utopia di Thomas More al Seicento'
Martedì 28 e mercoledì 29 giugno si terrà a Pisa, presso la Gipsoteca di Arte Antica in Piazza San Paolo all’Orto, il convegno del seminario di Filosofia dell’Università di Pisa “Immaginare l’altrove. Dall’Utopia di Thomas More al Seicento”. L’evento, che inizierà nel primo pomeriggio di martedì, a partire dalle 15.30, vedrà la presenza di numerosi studiosi (tra cui Gregorio Piaia, Pasquale Terracciano, Saverio Ricci, Katia Senjic) che analizzeranno la formazione e la crisi della ragione moderna, facendo riferimento a importanti filosofi, scrittori e artisti quali Michel de Montaigne, Albrecht Dürer, John Milton e molti altri che hanno caratterizzato, con il loro pensiero, il Cinquecento ed il Seicento.
Il convegno è organizzato nell’ambito del progetto PRA 2015, coordinato da Simonetta Bassi, “Origine e crisi della ragione e dell’identità in età moderna: uno sguardo sinottico”, e può rappresentare un’occasione di apprendimento importante riguardo a una delle più importanti correnti di pensiero degli ultimi secoli, un’indagine sulla ragione basata sulla filosofia e sull’arte.
Ele Ferrannini e Stefano Del Prato al congresso della American Diabetes Association
Si sono conclusi i lavori del 76° congresso dell’American Diabetes Association, svoltosi a New Orleans dal 10 al 14 giugno, con una partecipazione di oltre 15.000 diabetologi provenienti da ogni paese del mondo e tra gli speakers invitati c’erano solo tre italiani, di cui due provenienti da Pisa, ossia il professor Ele Ferrannini (foto in alto) e il professor Stefano Del Prato (foto).
Ferrannini, già professore ordinario di Medicina interna nonché direttore dell’Unità operativa di Medicina interna III dell’Aoup (ora collocato a riposo) ha fornito una rivoluzionaria interpretazione metabolica dei risultati di cardio-protezione recentemente dimostrata con l’uso degli inibitori SGLT2, una nuova classe di farmaci per il trattamento del diabete.
Del Prato, invece, professore ordinario di Endocrinologia nonché direttore dell’Unità operativa di Malattie metaboliche e diabetologia dell’Aoup, ha criticamente illustrato le più recenti acquisizione in tema di terapia del diabete con insulina inalata, un’opportunità che permette di evitare la somministrazione di insulina per via iniettiva.
XXIX Premio Pisa Donna a Elena Carpi e Maria Grazia Bongiorni
Si è svolta sabato mattina la cerimonia di consegna del Premio Pisa Donna 2016. Giunto alla sua XXIX edizione il premio viene attribuito ogni anno dal Sindaco di Pisa su indicazione del Consiglio Cittadino delle Pari Opportunità a donne di ordinaria straordinarietà, che con personalità e determinazione hanno saputo combinare, in modo così specificamente femminile, competenze, esperienze, passione, intelligenza emotiva, unite spesso a una umanità nell'operare al servizio degli altri fatta della capacità di chiamare le cose con il proprio nome e di mettere cose e persone in relazione.
Il premio quest’anno è stato assegnato ex aequo a Maria Grazia Bongiorni, medico cardiochirurga dell’AOUP conosciuta in campo internazionale per la sua tecnica innovativa di estrazione degli elettrocateteri multifunzionanti tecnica che viene indicata nel mondo come il “metodo pisano”; e a Elena Carpi, docente dell’Università di Pisa ricercatrice sofisticata della lingua spagnola e nel contempo donna d'azione. Nel silenzio, con estrema sobrietà, ha aiutato e sostenuto tanti ragazzi e ragazze nelle situazioni più disparate.
«In un momento in cui abbiamo nel nostro paese bisogno di riferimenti per affermare una classe dirigente formata ed impegnata – ha dichiarato il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi - consegniamo un riconoscimento a due donne che dimostrano come si possa essere d’esempio. Due fronti, quello della cultura scientifica e quello della cultura umanistica, entrambi fondamentali e al servizio della comunità. Due eccellenze, abilmente selezionate dal Consiglio Cittadino per le Pari Opportunità, in una città che offre spunti culturali altissimi e che proprio grazie a persone come la dott. Bongiorni e la professoressa Carpi riesce a stare all’avanguardia e a rinnovarsi nell’alta specializzazione. Non è questione di poco conto: la qualità degli studi e dell’insegnamento giocano un ruolo fondamentale per la crescita personale degli individui e per la crescita di tutta la società italiana, tanto più in un momento cosi pieno di incertezze come quello che il referendum inglese ci ha consegnato».
Alla cerimonia erano presenti, oltre alle premiate, il Sindaco Marco Filippeschi; la presidente del Consiglio Cittadino Pari Opportunità Valeria Di Bartolomeo; l’assessora Marilù Chiofalo; il Presidente del Consiglio Comunale Ranieri Del Torto e la presidente della Commissione Cultura Alessandra Mazziotti.
Al termine della cerimonia, dal terrazzo di Palazzo Gambacorti è stato esposto un drappo rosso per ricordare la tragedia dei femminicidi, grazie alle signore del negozio Creativy box di via La Nunziatina che lo hanno realizzato e donato. (Fonte Comune di Pisa).
Nella foto, da sinistra: Maria Grazia Bongiorni, il sindaco Marco Filippeschi, Elena Carpi e l'assessore Marilù Chiofalo.
A un gruppo di ricerca pisano il “Premio Colgate 2016”
Il 17 e 18 giugno si è svolto, presso l’Auditorium Nuovo Rettorato dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara, il XV Congresso della Commissione nazionale dei corsi di studi in Igiene dentale. Durante l’evento la Commissione nazionale ha conferito al gruppo di ricerca dell’Ateneo Pisano, guidato dalla professoressa Maria Rita Giuca il “Premio di Ricerca Colgate 2016” come miglior protocollo di ricerca dal titolo “Approccio evidence-based alla prevenzione e gestione delle lesioni cariose attraverso il sistema ICDAS (The International Caries Detection and Assessment System), i principi del CAMBRA (Caries management by risk assessment) in età pediatrica, adolescenziale e adulta, e ripercussioni sulla qualità della vita”.
La carie dentale è ancora un problema diffuso di salute orale nella maggior parte dei paesi, a qualsiasi età, è una patologia a carattere evolutivo che comporta una demineralizzazione del tessuto duro del dente. Recenti studi hanno dimostrato che il fattore principale è l’assunzione di zuccheri, ma la patologia insorge anche per la presenza di microrganismi cariogeni presenti nella placca batterica.
Lo studio ha lo scopo di valutare in maniera epidemiologica la presenza di lesioni cariose nelle tre fasce di età e valuterà se, attraverso le procedure terapeutiche preventive da parte dell’igienista dentale, si assiste a un miglioramento per quanto riguarda la comparsa e l’evoluzione della carie dentale.
Fanno parte del gruppo di ricerca premiato anche il dott. Marco Pasini, borsista, il dott. Marco Miceli e il dott. Giancarlo Cosseddu, igienisti dentali presso la U.O di Odontostomatologia e Chirurgia del Cavo Orale Universitaria diretta dal professor Mario Gabriele.
Al via all'Università di Pisa il nuovo master in Gestione dell'amministrazione digitale
Negli scorsi giorni si è tenuta in Rettorato la presentazione del master in Gestione dell’amministrazione digitale – GAD, alla presenza del direttore generale dell’Ateneo, Riccardo Grasso, e della dottoressa Maria Pia Giovannini, responsabile dell’Area "Pubblica amministrazione" dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID).
Il nuovo master del dipartimento di Giurisprudenza, che ha come partner le società Anci Innovazione, Infocert, Iur.Ap e il Circolo dei Giuristi telematici, propone un percorso formativo che affronta, attraverso lezioni frontali e case study pratici, tutti gli aspetti normativi e tecnologici che stanno trasformando le amministrazioni italiane in amministrazioni digitali. Questa trasformazione avrà un importante impatto sulla vita dei cittadini e delle imprese e potrebbe costituire una leva per lo sviluppo economico della nazione. Per rendere concreta tale trasformazione, c’è bisogno di nuove competenze e di una formazione specifica: quello che il master GAD intende dare.
Il master, come evidenziato dal suo direttore, il professor Alfredo Fioritto, intende formare figure professionali che potranno operare come responsabili dei sistemi informativi e della sicurezza informatica delle pubbliche amministrazioni e delle imprese; responsabili della gestione documentale e della conservazione dei dati e documenti; responsabili della trasparenza e responsabili della privacy. Sarà utile anche per le figure professionali più tradizionali che devono sempre più operare in contesti tecnologicamente molto avanzati: si pensi ad avvocati, commercialisti, ingegneri e architetti esperti in PA digitale o agli esperti e operatori del settore sanitario.
Come evidenziato dalla professoressa Monica Palmirani, docente dell’Università di Bologna, c’è sempre più bisogno che la PA abbia funzionari in grado di gestire i procedimenti in un quadro interdisciplinare dal momento che, come ha affermato il professor Andrea Pertici, docente dell’Università di Pisa, il tema dell'innovazione e dell'informatizzazione nella pubblica amministrazione, di cui pure si parla da lungo tempo, è, oggi, quanto mai centrale. "Esso - ha affermato il professore pisano - deve essere ulteriormente implementato: alcuni dei provvedimenti adottati risultano infatti non propriamente soddisfacenti – penso ad esempio al FOIA – che è comunque importante sviluppare nel modo più efficace possibile in sede applicativa".
Nei loro interventi sia i rappresentanti dei partner (Marco Di Luzio per Infocert, Silvia Rigacci per Anci Innovazione e Fernanda Faini per il Circolo Giuristi Telemetici) sia i docenti responsabili dei moduli formativi (i professori Francesco Barachini e Tommaso Greco dell’Ateneo pisano, e il dottor Giuseppe Corasaniti, magistrato della Corte di Cassazione) hanno evidenziato come sia oramai imprescindibile la conoscenza degli strumenti informatici della PA da parte degli operatori non solo pubblici, ma anche privati. In tale ottica il master GAD, primo master in Italia ad affrontare con un approccio interdisciplinare tali tematiche, mira a fornire specifiche e approfondite competenze e conoscenze per la gestione del cosiddetto e-Government. Strettamente collegato all’avvio del master è il prossimo lancio di una rivista scientifica sui temi dell’innovazione, pubblicata dalla Pisa University Press, che raccoglierà autorevoli contributi di studiosi nazionali e internazionali oltre ai paper elaborati dagli studenti nel corso del master.
Nelle sue conclusioni il dottor Grasso ha sottolineato il contributo che l’Università di Pisa, attraverso il master GAD, può offrire per dare attuazione alle sfide innovative lanciate dal legislatore per una nuova e più vicina pubblica amministrazione.
Per una storia sociale dell’antico Egitto
Porre le basi di una nuova storia sociale dall’Antico Egitto dove non siano al centro i faraoni e le regine ma la gente comune. E’ questa la sfida della conferenza internazionale Voices, images, and artefacts of ancient craftsmen/women: encountering the material producers of Middle Bronze Age Egypt (2000- 1500 BC)” che si svolge a Parigi il 23 e 24 giugno con il patrocinio dell’Università di Pisa e il contributo della sezione di Scienze Storiche e Filologiche dell’École Pratique des Hautes Études.
Il convegno rappresenta il momento conclusivo di “S.H.A.P.E. – Seeing and Hearing the Ancient Producers of Egypt” (www.egypt-shape.com) progetto di ricerca internazionale “Marie Curie” del dottor Gianluca Miniaci, ricercatore senior dell’Ateneo pisano, che dopo aver conseguito il dottorato a Pisa, ha maturato il suo percorso accademico presso l’University College di Londra, il British Museum, l’École Pratique des Hautes Études di Parigi e il museo del Louvre.
“Per la prima volta, studiosi da tutta Europa si concentreranno sui modi di rappresentazione degli artigiani e sulla percezione che essi avevano del loro stessi – racconta Gianluca Miniaci - portando al centro del dibattito la società egiziana attraverso un approccio multidisciplinare: oltre a egittologi, infatti, saranno presenti anche archeometri, storici del mondo greco e del vicino oriente antico, e antropologi”.
Scopo principale della conferenza è, innanzitutto, definire il profilo degli artigiani antico-egiziani a partire dal lessico e l’iconografia usati, assieme agli artefatti prodotti da essi stessi, così da poter stilare un vero e proprio identikit dell’artigiano egiziano del Medio Regno in termini di competenze, scelte tecniche e stilistiche, posizione sociale, età e persino genere. In secondo luogo, l’intento sarà quello di tracciare le possibili forme di circolazione di idee tra gli artigiani e definire le relazioni sociali e tecnologiche nate nei centri di produzione.
Nuovi dispositivi per ipovedenti alla Biblioteca di matematica, informatica e fisica
Il Distretto Leo 108 La, associazione giovanile dei Lions Clubs, ha donato alla Biblioteca di matematica, informatica e fisica dell'Ateneo dei nuovi dispositivi per ipovedenti, che permetteranno da un lato di ingrandire secondo necessità le parole scritte e dall'altro di tradurre in modo sintetico i testi scritti in testi vocali. La donazione del Leo Club rientra nel progetto "Unileo4light", che mira a incentivare il proseguimento del percorso di studi dei ragazzi disabili, in modo da facilitare il loro inserimento nel mondo del lavoro. Già negli anni scorsi, l’associazione aveva donato dispositivi simili all’Università di Pisa.
La cerimonia di inaugurazione dei nuovi dispostivi si è svolta lunedì 20 giugno, alla presenza del professor Paolo Mancarella, neoeletto come prossimo rettore dell'Università di Pisa e che in passato aveva seguito tali iniziative in qualità di responsabile dell'Unità di Servizi per l'Integrazione degli studenti con Disabilità (USID), del professor Giuseppe Buttazzo, presidente del Sistema Bibliotecario di Ateneo (SBA), dei rappresentanti del Leo Club, dell'USID e dello SBA.
Il Premio SMAU Innovazione 2016 a Letomec, spin off dell’Università di Pisa
Grazie a un dispositivo che permette di eseguire test di qualità sull’acciaio prima della smaltatura, il gruppo di ricerca formato dalla Electrolux e dall’azienda spin off dell’Università di Pisa Letomec si è aggiudicata il premio SMAU per l’Innovazione 2016. Si chiama HELIOS II ed è uno strumento molto utile per le industrie produttrici di elettrodomestici che si devono occupare della prevenzione dei fenomeni di “fish-scaling”, consistenti nella formazione di piccole “bolle” di idrogeno sotto la smaltatura esterna delle parti in acciaio costituenti lo “chassis”, con conseguente distacco di “scaglie” che produce un inaccettabile effetto antiestetico ed espone l’elettrodomestico alla corrosione. Letomec è stata fondata dai professori Marco Beghini, Leonardo Bertini e Renzo Valentini, tutti docenti del dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa.
«Il nostro dispositivo – spiega Renzo Valentini, ideatore di HELIOS II – si è rivelato in grado di fornire preventivamente informazioni affidabili circa la effettiva suscettibilità di una specifica fornitura di acciaio al “fish-scaling”. Il fenomeno è particolarmente insidioso in quanto l’idrogeno, che viene inevitabilmente introdotto nel materiale dai processi tecnologici di produzione, impiega tempo per diffondere nel metallo e formare le bolle, per cui il “fish-scaling” è suscettibile di presentarsi a distanza di giorni o addirittura mesi dalla costruzione dell’elettrodomestico».
L’affidabilità di HELIOS II è stata verificata attraverso una collaborazione, cui ha partecipato anche il dipartimento di Ingegneria civile e industriale, con una delle più importanti aziende produttrici di elettrodomestici, la Electrolux, nel corso della quale è stata riscontrata la eccellente capacità del dispositivo di individuare preventivamente e in tempi brevissimi le forniture di acciaio potenzialmente suscettibili di dare problemi, che in questo modo possono essere scartate prima della effettiva introduzione nel ciclo produttivo.
L’attività di ricerca condotta in collaborazione tra Electrolux e Letomec ha ricevuto il premio SMAU 2016 per l’innovazione come esempio di proficua sinergia tra grandi aziende produttrici e piccole imprese ad alto contenuto scientifico e tecnologico, operanti nella ricerca applicata. “Lo strumento messo a punto e alcune sue varianti già in avanzata fase di sviluppo – conclude Renzo Valentini – appaiono suscettibili di rilevanti applicazioni anche in numerosi altri settori industriali, quali l’industria 'automotive', quella aerospaziale, quella petrolifera e quella energetica, in cui si è osservato un crescente interesse all’impiego dell’idrogeno come vettore”.
A Pisa due giornate dedicate ai disturbi del sonno
Il 24 e 25 giugno, si terranno a Pisa due giornate dedicate alla medicina del sonno organizzate dal dottor Ugo Faraguna e dal professor Angelo Gemignani dell’Università di Pisa e dal dottor Michelangelo Maestri e dalla dottoressa Laura Palagini dell’AOUP. La presidenza del convegno è della dottoressa Enrica Bonanni e del professor Ubaldo Bonuccelli. Argomento delle due giornate saranno i disturbi del sonno, ormai sempre più frequenti nella società moderna, tanto da interessare più di un terzo della popolazione generale.
Nella giornata di venerdì 24, con ingresso libero nell’Aula Magna del Polo Carmignani, si terrà il simposio “11 minutes of Sleep in Pisa. Hot topics in Sleep Psycology and Health Care”. Il formato unico della giornata prevede interventi di 11 minuti, cui seguiranno 9 minuti di domande da parte degli altri relatori ed eventualmente del pubblico presente. L’evento è organizzato in due parti: una prima sezione sulle questioni di base della ricerca sul sonno, in cui si parlerà del sonno delle lucertole, degli effetti del sonno sulle sinapsi, della stretta relazione tra sonno e alimentazione con interventi dei migliori giovani ricercatori nel campo, provenienti da Oxford, Londra, Milano, Lione, Guilford. Nella seconda parte saranno invece affrontati temi dalla grande rilevanza clinica, quali i rapporti tra disturbi del sonno e patologia psichiatrica, il rapporto tra i disturbi respiratori durante il sonno e il declino cognitivo, la nuova legge relativa all’abilitazione alla guida dei soggetti affetti da apnee notturne. A seguire la consegna del prestigioso “Pisa Sleep Award”, che dal 1994 viene consegnato ogni due anni a medici e ricercatori che si sono contraddistinti per particolari meriti nel campo della ricerca sul sonno. Quest’anno il premio verrà consegnato a Pierre Maquet, docente presso il Cyclotron Research Centre, University of Liège.
Sabato 25 giugno i lavori si spostano nell’Aula Massart della Scuola Medica dell’Università di Pisa, in via Roma 55, dove si terrà il corso “Up to date in medicina del sonno. Disturbi del sonno come fattori transdiagnostici e loro implicazioni terapeutiche”. L’obiettivo del corso è aggiornare i medici sulle nuove evidenze riguardo ai rapporti tra disturbi del sonno e patologie neurologiche, metaboliche, cardiovascolari e psichiatriche e riguardo alle nuove indicazioni in ambito terapeutico.
L’Università di Pisa ha una lunga tradizione nella ricerca sul sonno che si identifica principalmente con la figura di Giuseppe Moruzzi, professore di Fisiologia umana dal 1946 al 1980. Gli allievi della sua Scuola hanno continuato a coltivare l’interesse per il sonno e i suoi misteri. «Il sonno rimane uno stato di vigilanza misterioso: nonostante tutti gli animali dormano e noi trascorriamo in media un terzo della nostra vita addormentati la sua funzione rimane sconosciuta - afferma la dottoressa Enrica Bonanni, responsabile del Centro per i disturbi del Sonno presso l’U.O. di Neurologia dell'AOUP diretta dal professor Ubaldo Bonuccelli – Se il sonno viene disturbato, come accade in patologie tanto preoccupanti quanto comuni quali l’insonnia e le apnee notturne, gli effetti sono devastanti. Inizialmente la vigilanza diurna viene compromessa, e a lungo termine la mancanza cronica di sonno ristoratore può far precipitare condizioni cliniche quali l’ipertensione, il diabete ma soprattutto portare a un deterioramento delle capacità cognitive fino a condizioni di demenza».