Picture a scientist
Incontro su stereotipi e gender gap nelle discipline STEM
Venerdì 3 febbraio, alle ore 17.30, presso la sede di Traent in Borgo Stretto 3 si terrà l'incontro dal titolo "Picture a scientist. Un dialogo su stereotipi e gender gap nelle discipline STEM" (Science, Technology, Engineering e Mathematics).
Il nome dell'evento, ripreso da un documentario su Netflix, vuole evidenziare i bias inconsci che esistono nella nostra società: infatti, malgrado il termine inglese "scientist" sia neutro, è più probabile che una persona invitata rappresentarne uno disegnerà uno scienziato piuttosto che una scienziata.
Questo piccolo esempio nasconde una profonda problematica della società moderna. “A che età si inizia a creare il gap di genere?“, “Quali sono i suoi effetti?”, “Come si fa ad identificarlo e come possiamo incoraggiare le donne a scegliere un percorso in ambito STEM?”. Queste sono solo alcune delle domande che cercheremo di dare risposta attraverso gli interventi di relatrici provenienti da tutta Italia.
L’evento è organizzato da Alessandro Berti, Eleonora Cappuccio, Andrea Guerra, Marta Marchiori Manerba, Chiara Pugliese e Laura State, dottorande e dottorandi del Dipartimento di Informatica e della SNS.
Prenotazione obbligatoria e gratuita. Prenota
Programma
17.30
Introduzione
17.50
Leaky Pipeline. Ricerca e parità di genere
Michela Natilli - Ricercatrice presso il KDDlab, CNR pisa
La presenza di un maggior numero di donne nell'IA e nella scienza dei dati, in particolare nei ruoli tecnici e di leadership, contribuirà a ridurre i pregiudizi di genere (World Economic Forum). È quindi necessario analizzare la situazione attuale per quantificare la presenza di donne in IA e nelle materie STEM in generale. La presentazione si focalizza su una prima analisi della parità di genere tra il personale della ricerca nel panorama universitario italiano.
18.00
Research like a Steminist
Jasmine Lanza e Alessia Terzano - Research like a steminist, Roma Tor Vergata
Il progetto Research Like a Steminist, vincitore del bando per le iniziative culturali studentesche indotto dall’Università di Roma Tor Vergata, ha permesso di scoprire e di capire più a fondo da dove nasce e come combattere il divario di genere nell’ambito delle discipline STEM. L'intervento si focalizzerà sul gender gap e sulla leaky pipeline, in particolare nel mondo delle scienze biologiche e biotecnologiche.
18.10
Esiste un gender gap nella competitività?
Francesca Randone, dottoranda presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca
Siciliana di nascita, Francesca Randone ha studiato Matematica prima all'università di Catania e poi a quella di Trieste. Pur non amando la competizione, si è spesso trovata a confrontarmi con essa nell'ambito delle discipline STEM, prima per manifestazioni come le Olimpiadi di Matematica, poi per accedere a borse di studio o di dottorato. Comune a tutte queste esperienze è la domanda che guiderà anche il suo intervento: esiste un gender gap anche nella competitività?
18.20
Anche le traduzioni hanno un pregiudizio?
Beatrice Savoldi, dottoranda in Linguistica presso l'Università di Trento.
Sebbene spesso considerate delle macchine obbiettive e neutrali, le tecnologie con cui interagiamo quotidianamente possono riflettere disparità e bias sociali. In questo intervento si discuterà in particolare di come i bias di genere impattino tecnologie del linguaggio quali la traduzione automatica, e in più in generale varie applicazioni d'Intelligenza Artificiale (AI). Tali bias invitano a riflessioni sul rapporto che esiste tra la partecipazione delle donne nell’ambito scientifico e tecnologico, e sul modo stesso di fare scienza e sviluppo tecnologico.
18.30
Discussione con il pubblico e i moderatori
19.30
Fine