L’analisi di contesto interno ha lo scopo di porre in osservazione le caratteristiche rilevanti dell’ambiente, sia interno che esterno, in cui opera l’organizzazione, ma anche elementi quantitativi e qualitativi che lo caratterizzano e che saranno utili per un adeguato svolgimento delle attività di autoanalisi dell’esposizione al rischio corruttivo.
Ai fini dell’analisi del contesto, in virtù delle caratteristiche organizzative dell’Ateneo è opportuno evidenziare come si possano distinguere due livelli.
A) Nel suo primo livello, l’analisi è effettuata a livello di struttura, intendendosi con tale termine la Direzione, il Dipartimento, Centro, Sistema, Scuola.
L’analisi di contesto:
• Può riguardare il complesso delle attività della struttura oppure focalizzarsi su ambiti di missione (esp. Il contesto di riferimento della didattica del dipartimento) o su temi (la gestione di bandi di gara e contratti);
• Può riepilogare il sistema generale delle relazioni e degli scambi; quali tipologie di attori sono coinvolti ed a chi sono attribuite le responsabilità; se esistono partenariati per lo svolgimento delle attività.
• Può evidenziare situazioni organizzative dotate di particolare autonomia, oppure relazioni di dipendenza diretta da strutture con competenze più generali o contigue.
• È opportuno tenga conto di specifici fattori di rischio ambientale: fatti di cronaca relativi a casi di corruzione, illeciti o casi di cattiva amministrazione; presenza di gruppi di interesse (anche politici o economici), possibili interferenze della criminalità organizzata.
Può prendere in considerazione informazioni prodotte in altri contesti per verificare la presenza di criticità e malfunzionamenti (questionario studenti, dati sugli impieghi dei laureati, dati circa l’impatto dei risultati della ricerca sul mondo industriale, valutazioni espresse circa la qualità dei servizi, elementi osservati al fine di predisporre altri documenti di pianificazione).
B) Nel suo secondo livello l’attività di analisi svolta dalle strutture è coordinata e contestualizzata con osservazioni relative all’organizzazione più in generale, identificate dall’ANAC nel nuovo PNA 2019:
o organi di indirizzo,
o struttura organizzativa (organigramma),
o ruoli e responsabilità;
o politiche, obiettivi e strategie;
o risorse;
o conoscenze, sistemi e tecnologie;
o qualità e quantità del personale;
o cultura organizzativa, con particolare riferimento alla cultura dell’etica;
o sistemi e flussi informativi, processi decisionali (sia formali sia informali);
o relazioni interne ed esterne.