È stato pubblicato sulla rivista "World journal of surgery” un articolo sulla storia del termine “angiogenesi” a firma di docenti e ricercatori dell’Università di Pisa. Lo studio, intitolato "Looking for the Word “Angiogenesis” in the History of Health Sciences: From Ancient Times to the First Decades of the Twentieth Century”, è una review frutto della collaborazione di Gianfranco Natale e Paola Lenzi, rispettivamente direttore e rappresentante scientifico del Museo di Anatomia Umana “Filippo Civinini” e docenti di anatomia umana presso il dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia, e di Guido Bocci, studioso di oncologia medica e docente di farmacologia presso il dipartimento di Medicina clinica e sperimentale.
L’angiogenesi è un complesso meccanismo attraverso il quale si formano nuovi vasi sanguigni a partire da vasi preesistenti. Risulta dunque molto importante in molti processi fisiologici, come lo sviluppo embrionale e fetale, il ciclo mestruale o la cicatrizzazione di ferite, dove la componente vascolare è continuamente rimaneggiata. Tuttavia, un’alterata regolazione dell’angiogenesi è alla base di processi patologici, in particolare lo sviluppo di tumori che necessitano di nuovi vasi per sostenere la proliferazione cellulare. Gran parte della letteratura che tratta questo argomento fa spesso un richiamo storico all’origine del termine angiogenesi, con riferimento a un libro del chirurgo inglese John Hunter (nella foto in basso), "A treatise on the blood, inflammation, and gun-shot wounds", pubblicato nel 1794. Da un’attenta lettura del volume, però, questo termine non emerge. È nata, quindi, l’idea di approfondire questo argomento e tentare di ricercare la vera origine del termine angiogenesi.
"Dalla passione per la storia della medicina e la ricerca scientifica è venuto fuori un articolato lavoro che ha ricostruito la storia dello sviluppo dei vasi sanguigni, fin dai tempi più antichi - spiega il professor Natale - È infine emerso che Hunter ha in effetti sviluppato il concetto di angiogenesi, ma non il termine che sembra invece risalire all’inizio del Novecento, quando per la prima volta la parola angiogenesi compare nel titolo di un lavoro scientifico di Joseph Marshall Flint, professore di chirurgia alla Scuola di Medicina della Yale University, maturando in un periodo storico in cui la ricerca embriologica aveva preparato il terreno a questo neologismo".
Il lavoro ha suscitato molto interesse e la pubblicazione di un Invited Commentary da parte del professor Francis Charles Brunicardi (chirurgo e ricercatore presso l’University of Toledo College of Medicine and Life Sciences, USA) sulla stessa rivista (Brunicardi FC. Angiogenesis Review Commentary. World J Surg. 2017 Jun;41(6):1635. doi: 10.1007/s00268-017-3904-z) che inizia con le seguenti parole: "The authors of this erudite paper are to be congratulated on a beautifully written paper on the origins and conception of the neologism “angiogenesis”; the paper is particularly enjoyable to read as it attempts to uncover the truth behind who legitimately coined “angiogenesis”. Notably, the paper highlights the seminal contributions of surgeon-scientists to the field". "Questa attestazione di stima gratifica l’Università di Pisa e il suo spirito di collaborazione fra le varie discipline che, da un lato guarda alla ricerca storica che trova naturale collocazione nel contesto museale, e dall’altro si proietta alle innovative soluzioni proposte dalla ricerca in campo medico”, conclude il professor Natale.