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Banca dati mondiale della biodiversità: il dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa è il maggior contributore per l’Italia

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Il maggior contributore per l’Italia della banca dati on line mondiale della biodiversità è il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. Il nome di questo enorme archivio digitale è GBIF, acronimo di Global Biodiversity Information Facility (www.gbif.org), e ad oggi contiene circa 876 milioni di segnalazioni georeferenziate accessibili da chiunque via web e relative alla presenza di quasi sei milioni di specie di animali, piante, alghe, funghi e microorganismi in tutto il mondo. Per l’Italia si contano circa un milione e 300mila segnalazioni fra animali e piante di cui 215mila fornite appunto dal Dipartimento di Biologia.
Un risultato, sottolineano dall’Ateno pisano, che è stato possibile grazie a Wikiplantbase, un progetto nato nel 2013 per iniziativa di Lorenzo Peruzzi e Gianni Bedini, docenti di botanica sistematica, con lo scopo di raccogliere, standardizzare e rendere pubblica la documentazione relativa alla distribuzione delle piante vascolari in Toscana (http://bot.biologia.unipi.it/wpb/toscana), altrimenti dispersa in migliaia di pubblicazioni, centinaia di migliaia di campioni d’erbario e un numero imprecisato di quaderni di campagna.
“In questi anni molti volontari hanno aderito con entusiasmo all’invito a collaborare a Wikiplantbase inserendo le loro segnalazioni floristiche o quelle già pubblicate da altri – racconta Gianni Bedini – e dopo poco più di un anno dalla nascita, il progetto ha ricevuto l’adesione dei colleghi di altre Università italiane, che si sono fatti carico delle segnalazioni floristiche delle rispettive regioni di appartenenza attraendo a loro volta altri volontari (http://bot.biologia.unipi.it/wpb/sardegna, http://bot.biologia.unipi.it/wpb/liguria, http://bot.biologia.unipi.it/wpb/sicilia)”.
Wikiplantbase si colloca quindi nell'ambito dei progetti di "Citizen Science", che contribuiscono a instaurare solidi collegamenti tra l'accademia e la società civile e sostengono la terza missione delle università. Oggi il progetto può contare su 122 collaboratori, in maggioranza di estrazione non accademica, che per la prima volta l’estate scorsa si si sono incontrati in occasione del primo Wikifestival che si è svolto all’Orto Botanico dell’Università di Pisa.

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