I dati sui progetti 2017 nell’ambito dei programmi quadro europei per la ricerca e l’innovazione, Horizon 2020, evidenziano infatti un trend in netta crescita: più che raddoppiato il numero dei finanziamenti ottenuti, con 34 progetti vinti nel 2017, contro i 14 nel 2016. Cresciuto anche il numero delle proposte presentate, rispetto allo standard degli anni precedenti: 178 nel 2017, contro le 129 nel 2016, 130 nel 2015 e 128 nel 2014.
Dal 2014 al 2017 i progetti finanziati da Horizon 2020 sono 76, per un finanziamento totale di circa 21 milioni di euro. Considerando anche il precedente programma europeo per la ricerca, sono 232 i progetti europei vinti da Unipi negli ultimi 10 anni (2007-2017), per un ammontare complessivo di 171 milioni di euro.
Tra i finanziamenti ottenuti vanno ricordati ben sei prestigiosi “ERC Grants” vinti dall’Università di Pisa, finanziamenti erogati dallo European Research Council (ERC) per la ricerca di frontiera misurata sul solo criterio dell’eccellenza. I sei finanziamenti ERC sono stati ricevuti per progetti in ambito umanistico, medico, fisico, chimico e di ingegneria dell'informazione, ricevendo un finanziamento complessivo di oltre 7 milioni di euro.
Il più recente ERC Consolidator Grant è stato vinto a dicembre 2017 da Gianluca Fiori, professore associato presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Ottenere finanziamenti ERC, e saperne attrarre, è per le Università motivo di indiscusso prestigio e incide significativamente nelle valutazioni e rating internazionali.
Non altrettanto positivi gli esiti per i dipartimenti di eccellenza selezionati dalla Commissione di valutazione nominata dal MIUR. Dell’Università di Pisa ne sono stati selezionati solo due, Civiltà e forme del sapere e Ingegneria dell'informazione: compresa una quota di cofinanziamento da parte dell'Ateneo, i progetti riceveranno circa 19 milioni di euro nel quinquennio.
“Come si vede otteniamo risultati diversi e apparentemente contraddittori – è il commento del rettore Mancarella. Non posso che compiacermi per gli esiti europei, felicitarmi con i due dipartimenti per il risultato ottenuto ma, per forma mentale, m’interessa partire dall’esito complessivo che è meno soddisfacente. Un risultato deludente, che deve però essere preso come stimolo per migliorare e per continuare nella direzione che, già in questo primo anno di mandato, ci ha visti particolarmente attivi nell’intento di elevare la qualità della ricerca il che, mi auguro, ci porterà presto a ottenere esiti migliori. Devo anche osservare che, in alcuni casi, i progetti presentati dai dipartimenti non ammessi al finanziamento sono stati comunque valutati positivamente dalla Commissione. Ringrazio tutti i direttori e i colleghi dei dipartimenti non ammessi al finanziamento per lo sforzo progettuale profuso. Sono altresì contento dell’ottimo risultato delle nostre scuole di eccellenza che confermano il valore dello studio pisano.”