Sabato 8 dicembre alle 12 al Museo della Grafica (Palazzo Lanfranchi, lungarno Galilei 9, Pisa) si inaugura la mostra "A spasso lungo l'Arno. Redingote, cilindri e trine nella Pisa dell'Ottocento". L'esposizione, che resterà aperta sino al 2 aprile, presenta un inedito e affascinante nucleo di disegni che consente di ricostruire l'intreccio delle personalità della società colta e cosmopolita che si avvicendarono nelle amicizie della contessa pisana Maddalena Serristori Agostini Venerosi della Seta e del marito Andrea. Il tutto in una cornice unica anche grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cerratelli che ha messo a disposizione gli abiti per l'allestimento.
Le raccolte di disegni, databili dal 1846 al 1851/2, rientrano nel genere degli "album amicorum", diffusi negli ambienti aristocratici ottocenteschi, specialmente fra le dame per raccogliere souvenirs e fissare nella memoria visite e incontri. Gli schizzi di Maddalena assolvono questo compito attraverso la via della caricatura e della satira. Gli ospiti di palazzo della Seta sono fermati sulla carta con un pennello beffardo ma capace, nella deformazione dei tratti, di perspicaci accenti introspettivi: ne emerge un vero e proprio spaccato della società granducale e italiana di metà dell'Ottocento e nel contempo riaffiora alla memoria una galleria variegata di personaggi che vissero a Pisa, spesso da protagonisti, alla vigilia dello Stato Unitario.
Accanto ai disegni di Maddalena Serristori, sono in mostra anche alcuni album di Francesco Ruschi (1807-1875), esponente di una famiglia pisana di antica nobiltà ghibellina. In questo caso i disegni costituiscono una sorta di storia domestica a fumetti che testimoniano lo stile di vita dell'aristocrazia toscana dell'Ottocento scandita da riunioni di famiglia, soggiorni nelle proprietà terriere, teatro, cure termali a Montecatini e "bagnature" viareggine al bagno Nettuno.