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Robot alla ricerca di tesori in fondo al mare

Informatica, robotica, meccanica, ingegneria, storia e archeologia a confronto sulle nuove tecniche di rilievo e valutazione del nostro patrimonio sommerso

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L'11 dicembre alle 9.30, nella Sala degli Stemmi della Scuola Normale Superiore, si terrà il convegno "Conoscenza e tutela del patrimonio sommerso", in cui ricerca storica e tecnologica si confronteranno sulle più recenti esperienze per il rilievo e la tutela del nostro patrimonio culturale sommerso.

Il convegno è stato organizzato nell'ambito del progetto THESAURUS (TecnicHe per l'Esplorazione Sottomarina Archeologica mediante l'Utilizzo di Robot aUtonomi in Sciami), coordinato dal Centro "E. Piaggio" dell'Università di Pisa e finanziato dalla Regione Toscana. THESAURUS prevede la progettazione di mini robot sottomarini capaci di esplorare fondali inaccessibili ai sub, fino a 300 metri di profondità, capaci di navigare in modo autonomo e di comunicare tra loro grazie ad una rete informatica. Oltre al Centro "E.Piaggio" compongono il partenariato del progetto l'Istituto di Scienze e Tecnologie dell'Informazione del CNR di Pisa, la Scuola Normale Superiore e il dipartimento di Energetica "Sergio Stecco" dell'Università di Firenze.

Il convegno si articolerà in tre sessioni: la prima, dal titolo "Mappare il mondo sommerso", su alcuni metodi di censimento del patrimonio culturale sommerso; la seconda, "Innovazione tecnologica e ricerca archeologica", moderata da Andrea Caiti, docente del Centro di Ricerca "E. Piaggio" dell'Università di Pisa e coordinatore del progetto THESAURUS, dedicata all'interazione tra tecnologia e nuove possibilità di scoperta; la terza, di chiusura, intitolata "Nuove conoscenze fra archeologia e storia", moderata da Andrea Camilli della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, relativa alle novità archeologiche e storiche del settore.

I robot sviluppati da THESAURUS saranno in grado di esplorare i fondali con strumenti ottici, acustici e magnetici, e potranno costituire in futuro un utile strumento per la conoscenza e la tutela del patrimonio ancora presente sui fondali marini. Il primo veicolo è quasi ultimato e verrà testato nei mari dell'isola d'Elba a fine gennaio.

Il convegno vuole offrire un'opportunità di incontro tra storia e tecnologia nella prospettiva di una miglior conoscenza e tutela del patrimonio culturale sommerso.

10-12-2012

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