“Anni di sacrifici, ma anche di grandi amicizie”. Con queste parole Giorgio Saccoccia, il nuovo presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana nominato lo scorso 9 aprile, ricorda gli anni di studio all’Università di Pisa. Era il marzo del 1988 quando Giorgio Saccoccia si laureò con lode in Ingegneria aerospaziale discutendo una tesi intitolata "Proprietà termodinamiche e di trasporto del tetrossido di azoto in condizioni ipercritiche per il raffreddamento rigenerativo di un motore a razzo" con i professori Claudio Casarosa e Mariano Andrenucci come relatori.
“Al momento di cominciare l’università, abitavo a Taranto (a causa del lavoro di mio padre ho vissuto in molte città) – continua Saccoccia - il mio sogno era lavorare nel settore spaziale e all’epoca esistevano solo cinque atenei che offrivano studi in questo ramo. Conoscevo Pisa per il suo buon nome e l’ho scelta anche per la sua dimensione che ritenevo più vicina alle mie esigenze”.
56 anni, un incarico precedente all’Agenzia Spaziale Europea dove ha svolto gran parte della sua carriera, Giorgio Saccoccia nel tempo ha mantenuto i contatti con la scuola di ingegneria aerospaziale dell’Ateneo pisano.
”Al di là dei rapporti formali nell'ambito delle attività di ricerca e sviluppo che ha sempre intrattenuto con la comunità pisana di propulsione aerospaziale – ha detto il professore Fabrizio Paganucci del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale - Giorgio è rimasto sempre affettivamente legatissimo a noi tutti e alla nostra università, a lui da parte nostra e di tutto l’Ateneo vanno gli auguri per il suo nuovo incarico”.