La tesi dottorale di Andrea Cerica, discussa all’Università di Pisa con il professor Alessandro Grilli, ha vinto la trentacinquesima edizione del Premio Pier Paolo Pasolini, che ogni anno la Cineteca di Bologna, in collaborazione con il Centro Studi Pasolini di Casarsa, dedica alle tesi di laurea magistrale e di dottorato sulla vita e sull'opera del poeta e regista bolognese.
La tesi, intitolata “Pasolini e i poeti antichi. Scuola, poesia, teatri”, è stata selezionata da una commissione composta da Marco Antonio Bazzocchi (presidente), Luciano de Giusti, Massimo Fusillo, Hervé Joubert-Laurencin e Niva Lorenzini. I motivi della scelta sono dovuti all’ampiezza del lavoro, al profondo scavo filologico e teorico condotto, al taglio originale con cui Cerica dispone i risultati attraverso un ampio arco cronologico che va dalla formazione scolastica dell’autore fino all’ultima opera, “Petrolio”.
Nella motivazione si legge: “La tesi presenta una grande competenza intorno ai testi classici ma anche la capacità di incrociare le letture dell’antico con le suggestioni moderne, entrando nello specifico del metodo di lavoro dell’autore. Si segnalano per esempio le letture dei lirici greci e la loro influenza sui primi testi casarsesi, oppure il tema del tragico e il rapporto con le analisi di De Martino, e infine il capitolo finale in cui la ripresa di Luciano si dimostra fondamentale nella costruzione tonale di “Petrolio” e nell’individuazione del codice serio-comico”.
Andrea Cerica, nato a Venezia nel 1990, si è laureato in Scienze dell’Antichità presso l’Università Ca’ Foscari discutendo una tesi sul “Vangelo” di Pasolini, premiata con una menzione speciale dalla giuria del XXX Premio internazionale per tesi di laurea magistrale e di dottorato sull’opera e sulla vita di Pier Paolo Pasolini nel 2014. Vincitore nel 2015 della borsa Pegaso della Regione Toscana, nel 2019 si è addottorato in Scienze dell'Antichità (curriculum filologico) presso l'Università di Pisa, con la tesi “Pasolini e i poeti antichi. Scuola, poesia, teatri” con cui ha vinto il Premio Pasolini. Si è occupato di storia della filologia classica, letterature comparate, cinema (pasoliniano) e pubblicità, pubblicandone gli esiti sulle riviste specialistiche e in volumi collettanei. Attualmente insegna italiano, storia e geografia in un liceo di Venezia-Mestre, latino e greco presso un'associazione culturale mestrina, ed è assistente alla didattica presso il Dipartimento di Filosofia e Beni culturali dell'Università Ca' Foscari (per i corsi di Introduzione alla cultura classica).
L'Università di Pisa ha formato nel corso degli ultimi decenni diversi studiosi e studiose che hanno dato importanti contributi allo studio critico di Pier Paolo Pasolini. Già nel 2017 il Premio Pier Paolo Pasolini era stato attribuito alla tesi magistrale di Lavinia Mannelli, laureatasi all’Università di Pisa con un lavoro dedicato al rapporto tra Pasolini e Dostoevskij.