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Dall'Università di Pisa ai vertici dell'Intelligenza Artificiale

Francesca Rossi eletta Presidente dell’associazione internazionale sull’Intelligenza Artificiale più prestigiosa al mondo

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Tracciare il perimetro “etico” del futuro. È quanto vuole fare Francesca Rossi, esperta internazionale di Intelligenza Artificiale con un passato all’Università di Pisa, da poco nominata presidente della Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI): l’associazione di settore più prestigiosa, i cui soci sono circa 4.000 ricercatori di AI sparsi in tutto il mondo.

«Nel mio lavoro mi occupo principalmente degli aspetti etici dell’Intelligenza Artificiale – ha commentato Francesca Rossi – e la nomina a presidente dell’AAAI mi offre adesso l’opportunità di poter influenzare e supportare le strategie future della ricerca in questo particolare ambito». «Uno degli obiettivi principali del mio mandato – prosegue la ricercatrice italiana - sarà quello di far sì che tutti coloro che sono impegnati nello sviluppo dell’IA siano inseriti in un ecosistema etico, fondamentale per essere consci dei limiti che è necessario porsi». «Le soluzioni tecnologiche sono solo un aspetto, anche se molto importante. – precisa - Per arrivare ad un’etica dell’IA è fondamentale un approccio multi-disciplinare e che coinvolga tutti gli stakeholders, per garantire una consapevolezza condivisa tra le varie parti in causa: sviluppatori, utenti, policy makers e società civile».

Per Rossi si apre tra poco un primo biennio da President-Elected dell’AAAI, che la vedrà al fianco del presidente dell’Associazione, il Prof. Bart Selman della Carnegie Mellon University. Dal 2022 inizierà, invece, il suo mandato vero e proprio che durerà fino al 2024, per poi proseguire con un ultimo biennio da Past-President. Sei anni in cui attuare il suo programma e un riconoscimento prestigioso, che corona una carriera di successo, iniziata nelle aule di Scienze dell'informazione dell’Università di Pisa, dove si è laureata nel 1986 per poi conseguirvi nel 1993 il dottorato di ricerca in Informatica e continuare poi come ricercatrice.

«La formazione avuta a Pisa è stata fondamentale. – ricorda a tal proposito Francesca Rossi – In particolare devo molto al professor Ugo Montanari il cui metodo di lavoro, rigoroso e disciplinato sia dal punto di vista scientifico che organizzativo, mi ha influenzato e aiutato in questi anni, donandomi un approccio alla ricerca vista anche come servizio alla comunità».

Dopo sei anni da ricercatrice presso l’ateneo pisano (1992-1998), l’addio alla città della Torre nel 1998, per diventare professore associato, e poi ordinario, di informatica presso l’Università di Padova, e da qui volare negli Stati Uniti dove, dopo un sabbatico alla Harvard University, è da 5 anni AI Ethics Global Leader di IBM e ricercatrice di punta dell’IBM Research AI Thomas J. Watson Research Center di Yorktown Heights nello Stato di New York (USA).

Qui, conduce ricerche sull’Intelligenza Artificiale, con particolare attenzione all’uso delle preferenze per personalizzare i sistemi di raccomandazione e di supporto alle decisioni collettive. Ma il suo interesse è rivolto oggi, in primo luogo, alle questioni etiche dello sviluppo e del comportamento dei sistemi di IA, in particolare per quelli di supporto ai processi decisionali di gruppo. Temi sui quali ha pubblicato più di 200 articoli scientifici in riviste, atti di convegni e libri. Lo scorso anno, peraltro, Feltrinelli ha pubblicato il suo primo libro divulgativo: Il confine del Futuro.

Oltre che dell’AAAI – di cui è stata anche consigliere esecutivo – Francesca Rossi fa parte dell’associazione europea di AI (EurAI) e negli anni ha ricoperto la carica di presidente dell'IJCAI (International Joint Conference on AI) e di editore del Journal of AI Research.

Attualmente è membro del comitato consultivo scientifico del Future of Life Institute (Cambridge, USA) e vicedirettrice del Leverhulme Center for the Future of Intelligence (Cambridge, Regno Unito). Fa parte, inoltre, del comitato esecutivo dell'iniziativa globale di IEEE sull'etica dello sviluppo dei sistemi di AI ed è membro del consiglio di amministrazione della Partnership sull’AI, dove rappresenta IBM come uno dei soci fondatori. Infine, dal 2018 è membro dell’ High Level Expert Group on AI (HLEG) della Commissione Europea e nel 2020 è stata presidente generale della conferenza AAAI 2020.

Come esperta di AI è stata anche relatrice in sedi quali il Parlamento Europeo, il World Economic Forum e le Nazioni Unite, oltre ad aver tenuto tre seminari TEDx su temi relativi al futuro dell’Intelligenza Artificiale.

In IBM, dirige progetti di ricerca - anche in collaborazione con MIT e RPI - su argomenti che vanno dall'incorporare principi etici nel processo decisionale dell'IA, sfruttando le teorie cognitive del processo decisionale umano per rendere più flessibili, robusti e ampi i sistemi di intelligenza artificiale. È inoltre condirettore del comitato IBM per l’etica, che coordina le iniziative sull'etica dell'intelligenza artificiale di tutta l'azienda.

6-7-2020

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