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Fisica: con l’emergenza il laboratorio si sposta a casa degli studenti

Inviato un kit ad ogni studente per non perdere la parte operativa

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Basta collegarlo al proprio pc per poter ricreare ovunque gli strumenti fisici presenti in un’aula di laboratorio. È il Digilent Analog Discovery 2, piccolo congegno multifunzione e cuore della strumentazione che il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa ha inviato in questi giorni ai suoi iscritti del terzo anno. Il tutto per un totale di 129 kit che permetteranno alle studentesse e studenti del corso di laurea triennale in Fisica di seguire, in questi mesi di didattica a distanza, le lezioni del Laboratorio di Fisica 3 e del Laboratorio di Tecnologie digitali.
«Ancora una volta non ci siamo fatti cogliere impreparati – ha commentato il rettore Paolo Mancarella – Fin dal primo giorno abbiamo lavorato per non subire l’emergenza, optando per una scelta sostenibile e oculata che tutela lavoratori, studenti e famiglie. Ecco perché oggi, nonostante l’evoluzione preoccupante del quadro epidemiologico, siamo in grado di gestire al meglio la situazione. La virtualizzazione dei laboratori, assieme all’uso di video-360°, di simulazioni e della realtà aumentata, è uno degli elementi chiave del modello innovativo che l’Università di Pisa ha messo a punto durante i mesi estivi per mantenere inalterata la qualità dell’offerta didattica».
Un investimento, quello fatto dall’Ateneo pisano, che avrà ricadute significative anche nel post pandemia. Questo aggiornamento tecnologico, infatti, permetterà agli studenti di cimentarsi con l’attività sperimentale in remoto, oggi adottata da molte realtà attive nel campo della ricerca.
«La fisica è di per sé una scienza sperimentale: di fronte alla necessità di svolgere una attività laboratoriale formativa valida, ma in modo sicuro per la salute di studenti e docenti, i colleghi hanno trovato questo approccio, decisamente interessante – spiega il professor Riccardo Mannella, presidente del corso di studi - Pensare di trasferire a casa di ciascun studente gli apparati che troverebbe nei laboratori è, anche didatticamente, particolarmente stimolante e apre interessanti scenari. Insomma, grazie al fondamentale contributo finanziario di UniPi, siamo riusciti a trasformare quella che è una necessità in un’opportunità per riprogettare una parte del nostro percorso formativo».
I kit, già utilizzati per una prima esercitazione il 13 ottobre scorso, sono stati assemblati, calibrati e testati durante l’estate e poi consegnati in comodato d’uso agli studenti che li potranno tenere fino a settembre 2021, in modo da poter svolgere anche l’esame (che richiederebbe, didatticamente, una attività di verifica da eseguire in pratica) in modalità remota.

28-10-2020

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