Uno studio condotto da ricercatori del GFZ di Potsdam in collaborazione con istituti spagnoli, italiani e americani, ha permesso una migliore comprensione dei meccanismi fisici che hanno generato il terremoto di magnitudo 4.1 avvenuto nel 2013 in prossimità della piattaforma di stoccaggio di gas naturale Castor, in Spagna. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, è frutto di una intensa cooperazione internazionale a cui ha partecipato attivamente il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, con il ricercatore Francesco Grigoli.
Sebbene la sequenza sismica di Castor sia sicuramente il caso più importante di sismicità indotta associato a questo tipo di attività, i processi fisici e le strutture tettoniche che hanno causato il terremoto di magnitudo 4.1 sono state fino ad oggi oggetto di dibattito scientifico. Grazie a una combinazione di tecniche sismologiche avanzate e ad una ampia collezione di dati sismologici, il nuovo studio aiuta a capire la relazione tra la sequenza sismica e l’attività industriale e la geometria della faglia attivata.
È importante sottolineare che operazioni di stoccaggio di gas naturale avvengono su scala globale, generalmente senza produrre sismicità. La sequenza sismica di Castor costituisce pertanto uno dei pochi casi di sismicità indotta associata a questo tipo di attività industriale.
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