Lo scorso ottobre 2021, il nostro Ateneo si è sottoposto alla selezione avviata dal Ministero della Giustizia per il finanziamento di progetti di collaborazione tra Università e Tribunali finalizzati a realizzare uno degli obiettivi più ambiziosi e decisivi del PNRR: una migliore organizzazione della macchina giudiziaria, con tempi più rapidi di decisione da parte dei tribunali civili e penali.
Come risulta dal decreto del 5 gennaio 2022 della Direzione Generale per il Coordinamento delle politiche di coesione del ministero della Giustizia, tra i progetti finanziati vi è appunto quello presentato da una cordata di università dell’Italia centrale, coordinata dall’Università della Tuscia e composta da cinque Università della Toscana (la nostra, quella di Firenze, di Siena e le Scuole Sant’Anna di Pisa e IMT di Lucca), da altri quattro atenei del Lazio (le Università di Roma Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre e Cassino) e da uno dell’Umbria (Università di Perugia).
«Alla luce dell’importanza e della centralità di questo Progetto – che si colloca perfettamente al centro di relazioni che da tempo il nostro Ateneo ha instaurato col mondo della giustizia – » ha osservato il Rettore Prof. Mancarella «non posso che esprimere grande soddisfazione per l’esito della valutazione ministeriale. Un sentito ringraziamento va alla nostra preziosa componente accademica per il contributo che si è resa disponibile a dare onde conseguire l’obiettivo di rendere la giustizia italiana più efficiente e, al contempo, più attenta ai bisogni dei cittadini. Sono infine felice del coinvolgimento del Tribunale di Pisa, con il quale molte sono le iniziative condivise».
Il progetto ha ricevuto un finanziamento ministeriale complessivo di 8 milioni di euro per contribuire a rendere la macchina della giustizia più moderna ed efficiente. Le università partner metteranno a disposizione dei distretti giudiziari di Roma, Firenze e Perugia le loro competenze in area giuridica, economica e ingegneristica, per realizzare tre obiettivi:
- istituire e potenziare presso i tribunali l’Ufficio per il processo, destinato a supportare il lavoro dei giudici e dei cancellieri;
- ridurre drasticamente gli arretrati giudiziari, così da garantire la ragionevole durata dei processi;
- aggiornare la formazione universitaria, orientandola alle nuove esigenze delle figure professionali del comparto giustizia, incluse quelle legate all’innovazione tecnologica, alla individuazione di soluzioni green (con il superamento definitivo del cartaceo) e alla adozione di modalità intelligenti di riorganizzazione del lavoro.