Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

L’Università di Pisa incontra i suoi studenti ucraini

L’iniziativa, voluta dal rettore Paolo Mancarella e dal prorettore Francesco Marcelloni, si è tenuta in Sapienza

  • Condividi l'articolo su Facebook
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Google Plus

Una rappresentanza di studenti ucraini iscritti all’Ateneo pisano ha partecipato a un incontro convocato dal rettore Paolo Mancarella e dal prorettore alla cooperazione e relazioni internazionali Francesco Marcelloni la mattina di venerdì 4 marzo nell’Aula Magna Storica del Palazzo della Sapienza. Scopo dell’iniziativa era prima di tutto testimoniare la vicinanza di tutto l’Ateneo agli studenti e alle loro famiglie e quindi ascoltare le storie dei ragazzi e delle ragazze, conoscere la loro attuale situazione e i problemi che stanno attraversando loro e le loro famiglie, al fine di poter indirizzare nel modo più proficuo le azioni e le strategie di supporto che l’Ateneo sta già programmando e mettendo in atto. A testimonianza della vicinanza di tutta l’intera comunità accademica pisana con gli studenti ucraini, all’incontro ha partecipato anche Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale Superiore, e ha mandato i suoi saluti anche la rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, Sabina Nuti.

In totale sono 71 gli studenti ucraini iscritti all’Università di Pisa e sono 18 quelli che hanno risposto all’invito diffuso dall’Unità Cooperazione Internazionale presentandosi all’incontro con il rettore e il prorettore. Parte di loro proviene da famiglie che ormai vivono da tempo in Italia, altri hanno i loro cari in Ucraina pur risiedendo qua da molti anni, altri ancora sono venuti a Pisa con programmi di mobilità come l’Erasmus.

All’inizio dell’incontro, sono state illustrate le iniziative messe in campo in questi giorni in collaborazione con la Regione Toscana e con l’ARDSU, prima tra tutte l’accoglienza nelle sedi universitarie regionali di studenti in fuga dall’Ucraina: in questa prima fase a Pisa sono previsti 45 posti, 25 a Firenze e 50 a Siena (maggiori informazioni sono disponibili a questo link). L’Ateneo sta parallelamente lavorando per capire come accoglierli all’interno dei corsi di laurea, cercando soluzioni rapide che agevolino l’inserimento nei corsi di studio.

A seguire, i ragazzi e le ragazze presenti all’incontro hanno esposto le loro problematiche e richieste, per cui il rettore si è reso subito disponibile a trovare soluzioni pratiche: per fare qualche esempio, è emersa l’esigenza di avere registrazioni delle lezioni che, in questo periodo di grande tensione, non riescono a seguire con continuità; è stato richiesto il posticipo di scadenze per la presentazione di domande di borse di studio o per il pagamento tasse; è stata espressa la necessità di avere un supporto psicologico in questo particolare momento. All’incontro è stato inoltre deciso di costruire una rete tra gli studenti ucraini, in modo che possano rimanere in contatto tra loro e comunicare con l’Ateneo in modo diretto. Non sono mancate le testimonianze dirette della guerra, alcuni tra loro hanno raccontato che i familiari stanno cercando di fuggire dall’Ucraina per arrivare in Italia e l’Università di Pisa si è resa disponibile a fornire contatti con istituzioni e associazioni che possano aiutarli concretamente.

“In un momento così drammatico la nostra comunità non poteva far mancare il suo sostegno ai tanti studenti ucraini che ne fanno parte – ha commentato il rettore, Paolo Mancarella – L’incontro di oggi è servito a capire quali siano i loro bisogni, così da poterli aiutare in modo concreto. Proprio in queste ore, infatti, stiamo definendo gli aspetti operativi del nostro intervento assieme alla Regione Toscana e all'Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, come stiamo anche collaborando con Comune, Prefettura e volontariato pisano nella gestione dell'emergenza. È il nostro contributo alla difesa di quei valori di pace, solidarietà e fratellanza in cui la nostra comunità crede profondamente”.

”Ascoltare le testimonianze di queste ragazze e questi ragazzi, percepire le loro paure per le loro famiglie e per il loro futuro ci ha colpito veramente molto, ricordandoci ancora una volta quanta sofferenza possa portare una guerra – aggiunge Francesco Marcelloni –  Con questo incontro, l’Università di Pisa che li ha accolti per i loro studi e a cui queste studentesse e questi studenti hanno affidato le loro speranze per il loro futuro, ha voluto confermare la sua presenza e ribadire i suoi valori di accoglienza, inclusione, pace e democrazia”.

Proprio in nome di questi valori l’Università di Pisa ha inviato un messaggio a tutti i suoi studenti russi (circa 140), che sono anche loro stati colpiti dalla guerra e dalle sanzioni economiche, per dimostrare anche a loro la propria vicinanza in questa difficile congiuntura che li vede coinvolti nel conflitto.

04-03-2022

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa