Il progetto della ciclabile per il nuovo dipartimento di Scienze veterinarie a San Piero a Grado in partnership col Comune di Pisa, le convenzioni per il car sharing, i 15 erogatori d’acqua installati in Ateneo in collaborazione con Acque spa a cui se ne aggiungeranno altri 16. E ancora: dal gennaio 2021 l’Università di Pisa assorbe energia elettrica prodotta esclusivamente con Certificazione di Garanzia di Origine da fonte rinnovabile (GO), questo a fronte di un consumo annuo medio di 26 GWh, equivalente a circa 10.000 appartamenti di medie dimensioni.
Sono queste alcune delle azioni sostenibili che hanno un impatto diretto sul territorio e la città, che venerdì 18 marzo alle 10 saranno raccontate dalla Commissione per lo Sviluppo sostenibile di Ateneo (CoSA) di fronte al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione in seduta congiunta.
L'incontro, dal titolo "La sostenibilità è una CoSA seria", è aperto alla città e a tutti gli interessati grazie alla diretta streaming sul canale YouTube di Ateneo (http://call.unipi.it/sostenibile).
Dopo i saluti del Rettore Paolo Mancarella, il presidente della Commissione Marco Raugi coordinerà gli interventi dei componenti della commissione referenti delle varie aree: Daniele Antichi parlerà di spazi verdi ed ecosistemi, Carlo Carminati di mobilità sostenibile, Elisa Giuliani di gestione di acqua e rifiuti Luca Lanini di architettura sostenibile, Maria Luisa Cialdella di energia e Giovanna Pizzanelli di cultura della sostenibilità.
"Le Università, sia per il loro ruolo sociale, sia in quanto collettività numerose, svolgono un ruolo fondamentale per l’affermazione della cultura della sostenibilità e la messa in pratica di nuovi modelli di sviluppo e di comportamento - ha commentato il Rettore, Paolo Mancarella - Partendo da questa consapevolezza, l'Università di Pisa, ormai da anni, sta compiendo azioni concrete in questa direzione che, grazie al lavoro svolto dalla Commissione per lo Sviluppo sostenibile di Ateneo, mirano a dare un contributo incisivo allo sviluppo sostenibile. Si tratta di un atto di responsabilità sociale che ci tenevamo a condividere con i nostri concittadini, affinché sapessero cosa stiamo facendo, consci che la nostra comunità universitaria, dati i suoi numeri, può avere un impatto importante sulla qualità della vita di tutta Pisa".