Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Il rapporto tra imprese e diritti umani nella visione della professoressa Andrea Shemberg

Esperta nell’implementazione dei Principi Guida delle Nazioni Unite, punta a valorizzare l’attenzione per gli impatti sociali e ambientali delle operazioni aziendali

  • Condividi l'articolo su Facebook
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Google Plus

Il rapporto tra imprese e diritti umani, come viene esplicitato nei Principi Guida delle Nazioni Unite su Impresa e Diritti Umani, sarà il tema al centro dell’incontro che si terrà giovedì 13 aprile, alle ore 14, al Polo didattico delle Piagge. Relatrice è la professoressa Andrea Shemberg, presidente del Global Business Initiative on Human Rights (GBI) ed esperta di rilievo internazionale su questi argomenti, da anni impegnata a seguire i percorsi delle imprese nell’implementazione dei Principi Guida delle Nazioni Unite.

Il suo seminario, dal titolo “Facilitating firms to implement the UN Guiding Principles on Business and Human Rights: Views from practice”, fa parte della serie “Talks on rebalancing democracy and capitalism” (“Colloqui sul riequilibrio tra democrazia e capitalismo”), organizzata dalla professoressa Elisa Giuliani, direttrice del Responsible Management Research Center (REMARC) e docente del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa, in qualità di coordinatrice del progetto Horizon Europe REBALANCE.

I Principi Guida delle Nazioni Unite, adottati nel 2011 e diventati lo standard di riferimento globale in relazione al rapporto tra imprese e diritti umani, sanciscono la responsabilità delle imprese nel rispetto dei diritti umani. Per adempiere a questo dovere, le imprese sono chiamate a dotarsi tanto di politiche quanto di processi adeguati, tra cui fare uso di due diligence per identificare, prevenire e mitigare i propri impatti negativi e per rendere conto di come tali impatti vengono affrontati.

Ma cosa significa esattamente due diligence sui diritti umani? Sebbene il principio operativo di due diligence sia familiare alle imprese come strumento di gestione del rischio, soprattutto di natura finanziaria, un recente studio della Commissione Europea ha rilevato che all’interno dell’Unione Europea solo un’impresa su tre attualmente effettua una due diligence che tiene conto degli impatti sociali e sull’ambiente causati dalle operazioni aziendali.

Nel 2022 la Commissione Europea ha presentato la proposta di una direttiva sulla due diligence d'impresa in materia di sostenibilità, la Corporate Sustainability Due Diligence, che mira a promuovere un comportamento aziendale sostenibile e responsabile lungo le catene del valore globali, e sulla base della quale le imprese saranno tenute a identificare e, ove necessario, prevenire, porre fine o mitigare gli impatti negativi delle loro attività sui diritti umani, come il lavoro minorile e lo sfruttamento dei lavoratori, e sull'ambiente. Per le imprese queste nuove norme porteranno certezza del diritto e parità di condizioni. Per i consumatori e gli investitori forniranno maggiore trasparenza.

Durante il seminario, Andrea Shemberg illustrerà l’approccio peer-learning tra imprese portato avanti da GBI. Questo approccio cattura bene l’ambizione del professor John Ruggie, il principale artefice dei Principi Guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, di fare della due diligence uno strumento di apprendimento continuo e continuativo per le imprese e, per questo, dai contenuti in continua evoluzione. Nell’ambito del lavoro della professoressa Shemberg, per esempio, l’attenzione tanto ai processi normativi in corso, quanto all’attualità e ai cambiamenti nelle operazioni delle imprese ha condotto recentemente a focalizzarsi su un’area nuova: i processi di due diligence lungo l’intera catena del valore, piuttosto che esclusivamente nella catena di approvvigionamento.

“Concretamente – dice la professoressa Elisa Giuliani - ciò significa interessarsi al rischio in materia di diritti umani legato alla vendita di servizi e prodotti: basti pensare, per esempio, alla vendita di tecnologie digitali usate per fini lesivi delle libertà individuali. Su questi temi, l’approccio di peer learning consente di oltrepassare il problema della opacità delle pratiche delle imprese, nonché della competizione tra esse rispetto alla divulgazione di processi interni e rischi con potenziali impatti in termini reputazionali”.

Andrea Shemberg condividerà la sua esperienza concreta in questo ambito, accennando anche alle difficoltà poste dalle molteplici crisi degli ultimi anni – dalla pandemia alla guerra in Ucraina, alla emergenza climatica. Il seminario offrirà l’occasione di riflettere su come investire in due diligence sui diritti umani e ambientali risponda non soltanto a un dovere etico e giuridico delle imprese, ma anche ad una scelta strategica volta a garantire competitività e sostenibilità nel lungo termine.

Il seminario sarà in lingua inglese e sarà possibile seguirlo anche online. Maggiori informazioni sono disponibili alla pagina: https://rebalanceproject.org/events/facilitating-firms-to-implement-the-un-guiding-principles/

 

07-04-2023

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa