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Arriva Converging Skills: l’Università di Pisa apre le porte al mondo imprenditoriale

Dopo la preview del 12, dal 26 al 29 giugno si entra nel vivo: quattro giorni per 80 relatori per discutere e condividere idee per creare un ecosistema favorevole al trasferimento dalla ricerca alla produzione

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Cosa serve per trasformare una idea o una nuova scoperta in qualcosa di utile per l’intera società?

Ne discuteranno insieme ricercatori e top manager, finanziatori e giovani startupper dal 26 al 29 giugno nel Palazzo della Sapienza dell’Università di Pisa per Converging Skills: un incontro dedicato al tema chiave del trasferimento tecnologico e alla discussione su come l’accademia possa diventare un vero traino per l’economia del paese. Nel corso dell’evento, una prima assoluta per l’ateneo pisano, il rettore annuncerà una grande novità, unica in Italia, all’incrocio tra ricerca scientifica e innovazione.

“Compito fondamentale delle università - dichiara il rettore dell’ateneo pisano Riccardo Zucchi - è anche quello di favorire la crescita del tessuto sociale in cui opera attraverso il trasferimento e la condivisione di conoscenza. Converging Skills vuole mostrare la strada”. Una strada che nasce da una convergenza tra competenze diverse, come spiega Corrado Priami, delegato per la valorizzazione della ricerca e per le nuove iniziative imprenditoriali dell’Università di Pisa: “per favorire l’innovazione occorre coordinare gli sforzi di tutti gli attori coinvolti. Converging skills sarà un primo momento di confronto che ci permetterà di trovare un nuovo modo di cooperare tra università, finanza e impresa, per innovare e far crescere il paese”.

I relatori di Converging Skills saranno un’ottantina, tutti nomi di grande rilievo nel mondo delle startup e della finanza, dell’industria e della ricerca scientifica, e molti saranno gli esperti di trasferimento tecnologico e di open innovation.

Alcuni dei loro nomi:

Anne Dobree, Director of Programming, Cambridge Enterprise
Andrea Chiesi, Head of Special Projects, Chiesi Farmaceutici
Giacomo Benedetto Silvestri, Chairman Eniverse Venture e Goup Head Innovation Ecosystem, ENI Paolo Noccioni, President Nuovo Pignone – Baker Hughes
Carlo Purassanta, Executive Vice President, Strategy and Corporate Development, ION Group
Fabio Roberto Mora, Senior Vice President Open Innovation Ferrero
Nicola Rossi, Head of Innovation, Enel Green Power
Laura Orestano, CEO SocialFare
Claudia Pingue, Senior Partner, Head of Technology Transfer Fund, CDP Venture Capital
Luca Foschini, President and CEO, SAGE Bionetwork
Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR

“L’università di Pisa vuole contribuire a trasformare l’Italia in un paese per Start Up - ha dichiarato il prorettore vicario Giuseppe Iannaccone nel corso della preview - L’iniziativa Global Entrepreneurship Monitor, un progetto di ricerca usato come riferimento dal World Economic Forum, dalla World Bank e dalle Nazioni Unite, ha definito dodici parametri che definiscono un buon ambiente per la crescita imprenditoriale. In Italia risultiamo sufficienti solo in due. A Pisa e nel sistema universitario nazionale abbiamo tutte le carte in regola per permettere il recupero della sufficienza in altri cinque parametri, allineando il nostro paese agli standard europei”. Il riferimento è al Report 2022/2023: l’Italia, insieme alla Spagna, risulta essere oggi l’unico paese ad alto reddito con una valutazione complessiva largamente insufficiente.

Quattro giorni di evento, ognuno dedicato a un tema:
26 giugno - Startup e imprese
Gli startupper presenteranno la loro esperienza condividendo storie di successo. E spiegheranno quale ritengono sia stato il supporto più importante che hanno ricevuto durante i primi giorni delle loro aziende per raggiungere lo stadio attuale. Cosa conta davvero quando si avvia un'azienda? Come sopravvivere? Una giornata arricchita anche dall’incontro con le agenzie governative che hanno l’obiettivo di sostenere l'innovazione e le nuove iniziative imprenditoriali, come una start-up può aiutare altre start-up che offrono servizi, come la deep-tech può aiutare la sostenibilità.
27 giugno - Investitori, banche, aziende
Il successo di un ecosistema che vuole alimentare nuove iniziative imprenditoriali dipende anche dalla disponibilità di capitali di rischio per sostenere la crescita delle giovani imprese. Come lavorano venture professionali, fondi pubblici e banche? Cosa cercano nelle giovani imprese in cui investire? Cosa si aspettano dopo l'investimento e quale supporto forniscono oltre al denaro? La discussione verterà su come una start-up debba modellarsi per diventare appetibile agli occhi degli investitori e di come l'ecosistema possa aiutarla a raggiungere l'obiettivo.
28 giugno - Le aziende
Le aziende multinazionali hanno un ruolo nello sviluppo degli ecosistemi dell'innovazione: possono agire come investitori, primi acquirenti o entrambi per le giovani imprese. Possono fornire una prospettiva di mercato ai fondatori e aiutarli a creare la giusta cultura aziendale. Cosa cercano le grandi aziende quando interagiscono con le università e le giovani imprese?
29 giugno - Incubatori, acceleratori, aziende
Molti incubatori e acceleratori di successo dalle principali università del mondo (Imperial College, Cambridge, Helsinki) presenteranno la loro ricetta per coltivare le giovani imprese e renderle pronte per il mercato o per l’acquisizione. Quali sono le migliori pratiche a livello mondiale in termini di servizi e supporto alle start-up?
Il programma completo all’indirizzo https://convergingskills.unipi.it/

22-06-2023

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