Settima edizione per il PhD Day dell’Università di Pisa, il tradizionale appuntamento che apre l’anno dottorale dell’Ateneo Pisano. Ben 340 i nuovi immatricolati ai 25 corsi di dottorato disponibili che nella giornata di sabato 2 dicembre, assieme a 240 nuovi dottori, hanno affollato l’aula magna del Polo Carmignani per assistere alla cerimonia inaugurale.
“Il 3 settembre 1343, nel riconoscere allo Studio pisano lo status di Studio Generale, Papa Clemente VI si augurava che il nostro Ateneo potesse generare donne e uomini 'dotati di maturità di giudizio, incoronati di virtù ed esperti nelle dottrine delle diverse facoltà' e che a Pisa vi fosse così 'una fonte di conoscenza continuamente sgorgante'. Oggi, a distanza di 680 anni, quelle donne e quegli uomini, care dottorande e cari dottorandi, siete voi - ha detto il rettore dell'Università di Pisa, Riccardo Zucchi, nel suo saluto inaugurale – Al di là del suo significato istituzionale il dottorato rappresenta, ancora oggi, il passaporto per un mondo di ricerca e nuove conoscenze, un investimento e una certificazione dei vostri talenti che vi può dare un vantaggio sul mercato del lavoro. Non è un caso che il dottorato sia anche una delle principali vie di selezione e reclutamento dei nostri futuri docenti. Per questo, da sempre, l’Università di Pisa punta molto sui dottorati di ricerca, consapevole che questi rappresentano anche il modo migliore per far crescere l’eccellenza e il prestigio della nostra comunità universitaria”.
Dopo il Rettore, sul palco dell’aula magna, sono intervenuti la Prorettrice per la promozione della ricerca, Benedetta Mennucci; il Prorettore per l’organizzazione della ricerca, Alessandro Tredicucci, il Delegato per la promozione della cultura imprenditoriale e innovazione, Alessio Cavicchi; il Rappresentante dell’Associazione dottorandi e dottori ricerca ADI, Arianna Mele, e il Prorettore per il dottorato di ricerca, Bernardo Tellini, che hanno dato il loro benvenuto ai 340 nuovi dottorandi che hanno superato le selezioni di ammissione e salutato i 240 dottori di ricerca che hanno, invece, conseguito il titolo nell’ultimo anno accademico.
“A quarant’anni dalla loro istituzione in Italia, a valle del processo di Bologna iniziato nel 1999 e delle riflessioni emerse a seguito del seminario di Salisburgo nel 2005 sui programmi di dottorato per una Società̀ basata sulla conoscenza, i percorsi di dottorato costituiscono in Europa un anello essenziale di congiunzione tra il terzo livello dell’alta formazione e la ricerca avanzata – ha sottolineato nel suo intervento il Prorettore per il dottorato di ricerca, Bernardo Tellini - La componente principale della formazione dottorale è quindi volta all'avanzamento della conoscenza attraverso una ricerca innovativa e originale. La capacità di affrontare nuove sfide nella ricerca e rispondere a esigenze più̀ complesse di un mercato del lavoro sia pubblico sia privato, vede un passaggio cruciale attraverso il dottorato”.
“Il numero di iscritti e di corsi di dottorato indicano un’importante e articolata offerta dottorale da parte del nostro Ateneo a conferma dell’attenzione dell’Università̀ di Pisa verso questo strategico settore – ha proseguito Tellini - In particolare, gli allievi hanno l'opportunità di partecipare a un'ampia gamma di attività didattiche trasversali, volte a potenziare ulteriormente le loro competenze e a favorire lo scambio di idee con altri giovani provenienti da diverse discipline, promuovendo così l'interdisciplinarità e la multidisciplinarità nel loro percorso dottorale. Mi rivolgo quindi alle nostre allieve e ai nostri allievi augurando loro un buon inizio di questo nuovo anno dottorale e ai nuovi dottori di ricerca perché́ il raggiungimento di questo importante traguardo possa segnare l’inizio di un percorso professionale ricco di soddisfazioni.”
La giornata inaugurale si è conclusa con la Cerimonia di consegna dei diplomi ai nuovi dottori di ricerca e il conferimento dei premi per la miglior tesi dottorale di settore. Quattordici quelli consegnati quest’anno: Thomas Alderighi (Informatica), Emma Baglini (Scienza del farmaco e delle sostanze bioattive), Gregorio Carullo (Fisica), Giuseppe Nicolò Fanelli (Scienze cliniche e traslazionali), Luca Ferri (Scienze dell'antichità e archeologia), Gabriele Maria Fortunato (Ingegneria dell'Informazione), Alessandro Gabrielli (Economia aziendale e management), Era Gorica (Scienza del Farmaco e delle Sostanze bioattive), Michela Maestrini (Scienze veterinarie), Giacomo Palai (Scienze agrarie, alimentari e agro-alimentari), George Jose Pollayl (Smart Industry), Elena Rossi (Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio delle costruzioni), Gabriele Rugani (Scienze giuridiche) e Elena Vagnoni (Studi italianistici).