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“GreenBuilding”, il sistema che fa risparmiare energia

Progettato all’Università di Pisa e testato in un appartamento di studenti, permette di monitorare e controllare a distanza i consumi energetici negli edifici

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Non lasciare la televisione in standby, regolare opportunamente la temperatura del condizionatore, spegnere le lampade quando non c'è nessuno nella stanza: tutti noi abbiamo imparato che con piccoli gesti quotidiani possiamo evitare inutili sprechi di energia, ma spesso la pigrizia e la fretta fanno apparire questi accorgimenti come inutili seccature. Partendo da questa osservazione, il dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa ha avviato una ricerca per studiare come le moderne tecnologie informatiche possano aiutarci a fare un uso più intelligente dei dispositivi elettrici, grazie anche all'utilizzo di Internet. Il risultato è "GreenBuilding", un prototipo di sistema automatico per la gestione efficiente dell'energia che permette di ridurre il consumo energetico negli edifici residenziali, dove è stato stimato si potrebbe risparmiare fino al 30% dei consumi senza diminuire il livello di comfort.

Il sistema - sviluppato da Giuseppe Anastasi, docente di Reti informatiche presso la facoltà di Ingegneria, insieme ad altre persone fra cui lo studente Francesco Corucci - è composto di sensori che, collegati alle prese della corrente, permettono il monitoraggio in tempo reale dei consumi relativi ai singoli elettrodomestici. "I dati dei consumi vengono raccolti ed elaborati in un server che provvede a inviare opportuni feedback agli utenti, via e-mail o sms", spiega il professor Anastasi. "La particolarità di questi sensori è che sono allo stesso tempo degli attuatori, possono cioè spegnere, accendere e controllare opportunamente il comportamento dell'elettrodomestico e aiutarci così a usare in modo più efficiente le risorse energetiche".

Con un controllo a distanza o l'impostazione di semplici regole tramite il server, "GreenBuilding" permette di spegnere una lampada lasciata accesa, azionare la lavatrice in orari notturni, regolare lo spegnimento di elettrodomestici lasciati in standby, adattare automaticamente la luminosità di una lampada alle condizioni ambientali, e così via. "Il sistema è stato sperimentato in un tipico appartamento di studenti universitari", racconta Anastasi. "Abbiamo collegato il nostro sistema a un lampadario, un computer fisso, un portatile, due media station (tv e videoregistratore) e un frigorifero, e abbiamo osservato e registrato i consumi nell'arco di 15 giorni. "GreenBuilding" ne ha monitorato il funzionamento, regolato l'accensione e lo spegnimento, registrando dati e dando consigli per un corretto utilizzo degli stessi".

Alla facoltà di Ingegneria di Pisa, dunque, sta prendendo vita uno strumento potenzialmente molto utile, che potrebbe essere facilmente installato nelle nostre case. Lo stesso vale per gli uffici, dove spesso luci e altri dispositivi vengono lasciati accesi, o in standby, anche in orari notturni o durante il week-end: "Secondo una ricerca che la National Energy Foundation britannica ha condotto nel 2007, il 43.5% della popolazione lavorativa inglese usa il PC per il proprio lavoro e ben il 18% non lo spegne mai", aggiunge Anastasi. "È stato calcolato che la quantità di energia sprecata è pari a 153 milioni di euro ed è equivalente all'emissione di 700mila tonnellate di CO2 nell'atmosfera. Per il nostro paese possiamo assumere percentuali simili. Se vogliamo rientrare nella direttiva europea chiamata "20-20-20" (entro il 2020 ridurre del 20% il consumo di energia e dei gas di scarico, aumentare del 20% l'utilizzo di energie rinnovabili) dobbiamo mettere in atto azioni correttive che ci permettano di abbattere i consumi elettrici".

Per ora "GreenBuilding" è solo un prototipo, perfettamente funzionante, ma che ha costi ancora non commercialmente sostenibili: "L'auspicio è poter produrre un sistema che non arrivi a costare più di 200 euro e che ogni famiglia potrebbe installare a casa con una modalità simile a quella dell'allarme antifurto", conclude Anastasi. "Per adesso l'idea è usarlo con ditte di certificazione energetica chiamate da grandi compagnie e aziende a fare monitoraggi e report sui consumi energetici interni. Siamo stati già contattati da una ditta canadese che utilizza sistemi simili a "GreenBuilding", forse sarà il primo esperimento concreto per utilizzare il nostro dispositivo".

19-07-2011

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