Dal 29 luglio al 2 agosto, 360 studenti toscani delle classi quarte e quinte delle scuole superiori 'proveranno' a frequentare l'università toscana per capire quale potrebbe essere il percorso più appropriato per le loro aspirazioni e capacità. L'Università di Pisa accoglierà 120 ragazzi all'interno della residenza "I Praticelli", dove potranno assistere a lezioni di illustri professori - tra cui il filosofo Remo Bodei – e lunedì sera cenare alla mensa con il rettore Massimo Augello. L'iniziativa fa parte del progetto regionale TUO@uni, giunto quest'anno alla seconda edizione. Lunedì alle 14.30 la vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti si videocollegherà con le quattro sedi del progetto (Firenze, Pisa e Siena e Siena Stranieri) per fare un saluto e un augurio di buon lavoro ai ragazzi che inizieranno la loro esperienza.
I 360 studenti delle superiori (120 a Firenze, 120 a Pisa, 120 a Siena) per una settimana, alloggeranno gratis nelle residenze universitarie, mangeranno alla mensa, parteciperanno a lezioni, dibattiti, seminari e alla vita universitaria per capire concretamente quella che potrebbe essere la scelta più opportuna da fare. Molto intenso il programma che aspetta i ragazzi a Pisa: docenti e ricercatori dell'Università, della Scuola Normale e della Scuola Sant'Anna terranno lezioni e seminari spaziando nei vari ambiti disciplinari, dalla letteratura alla filosofia, da internet alle energie rinnovabili, dall'agronomia, alla veterinaria, alla medicina. Potranno inoltre visitare il Centro "Avanzi", l'Ospedale didattico veterinario di San Piero a Grado e il Polo Logistica di Livorno. Un ricco programma organizzato dai referenti per l'orientamento dei dipartimenti che si aggiunge alle tante iniziative promosse dal Comitato orientamento dell'Ateneo per instaurare un dialogo proficuo con i futuri studenti dell'Università di Pisa.
"Crediamo molto in questo progetto – spiega Stella Targetti – perché è fondamentale mettere i ragazzi e le ragazze nelle condizioni migliori per scegliere il percorso universitario più congeniale. Infatti, la percentuale di studenti italiani che lascia gli studi universitari dopo il primo anno è del 17%, e una delle cause dell'abbandono è proprio una scelta iniziale sbagliata perché al momento di iscriversi i ragazzi erano poco o male informati. Oltretutto tra chi abbandona, gli studenti che rischiano di lasciare per sempre l'università sono i più svantaggiati dal punto di vista sociale, geografico e culturale. Nella selezione dei 360 – conclude la vicepresidente – abbiamo perciò pensato di agevolare chi ha genitori con titoli di studio più bassi, chi abita in Comuni più piccoli e più lontani dal capoluogo di Provincia, chi ha frequentato una scuola superiore che non si trova in una provincia dove c'è una sede di Ateneo".
All'organizzazione di TUO@uni hanno collaborato l'Ardsu, le Università di Firenze, Pisa e Siena, l'Università per stranieri di Siena, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant'Anna e l'Ufficio Scolastico Regionale.