Negli archivi digitali delle pubbliche amministrazioni ci sono milioni e milioni di documenti. Come rintracciare le informazioni che servono per rispondere alle domande dei cittadini o per programmare al meglio le attività degli enti? La risposta è SEMPLICE ovvero "SEMantic instruments for PubLIc administrators and CitizEns", un progetto di durata biennale partito nel 2013 in linea con i principi dell'agenda digitale italiana. SEMPLICE è stato finanziato con 1,2 milioni di euro dalla Regione Toscana. Partner scientifico dell'iniziativa è il Laboratorio di Linguistica Computazionale del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa che lavorerà insieme a tre aziende 01S srl, Seacom srl e Bnova Srl.
"In pratica SEMPLICE consentirà alle amministrazioni una gestione dei documenti molto più efficiente di quella attuale – ha spiegato Alessandro Lenci, professore di linguistica dell'Ateneo pisano e direttore del Laboratorio di Linguistica Computazionale - Gli archivi potranno essere interrogati su base 'semantica', con un programma in grado di comprendere i significati delle parole nei testi. Questo grazie a sistemi di ontology learning text mining e classificazione dell'informazione non strutturata".
E intanto già alcuni comuni toscani si sono candidati per sperimentare SEMPLICE. In prima fila ci sono Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Monterchi, San Sepolcro, Sesto Fiorentino e l'Unione dei Comuni della Valtiberina.