In occasione del "Centenario della Geotermia", giovedì 14 novembre, alle ore 15, nell'Aula Magna "U. Dini" della Scuola di Ingegneria, in Largo Lucio Lazzarino 1, l'UGI - Unione Geotermica Italiana, in collaborazione con l'associazione Limonaia Scienza Viva, organizza il convegno "Il Centenario dell'industria geotermoelettrica. La Geotermia in Italia dal passato al futuro". L'incontro, che tratterà argomenti di interesse storico-culturale generale, è aperto al pubblico. Dopo i saluti e l'introduzione dei professori Walter Grassi, e Vincenzo Cavasinni, seguiranno gli interventi di Renata Grifoni Cremonesi (Università di Pisa), Raffaele Cataldi (UGI), Roberto Parri (Enel Green Power) e Giancarlo Passaleva (UGI).
I fenomeni geotermici nell'area mediterranea e, in particolare in Toscana, erano noti fin dalla preistoria e furono utilizzati per scopi termali sia dagli Etruschi sia dai Romani. Nel XIX secolo, in Toscana, a Larderello, partendo dalle manifestazioni geotermiche naturali, fu sviluppata una fiorente industria chimica e nel secolo successivo nacque, prima nel mondo, l'industria geotermoelettrica, essendo entrata in funzione la prima centrale elettrica azionata da vapore geotermico, nell'anno 1913, esattamente un secolo fa.
Lo sviluppo della geotermia fino ai nostri giorni, rappresenta un vanto per la nostra Regione, che da essa ottiene oggi quasi il 30% del proprio fabbisogno di energia elettrica, da una fonte naturale, rinnovabile ed ecologica. Inoltre la geotermia ha attualmente una valenza di grande pregio anche per l'uso diretto del calore terrestre, con varie applicazioni agricole, serricole e industriali, ma soprattutto nell'ambito della climatizzazione delle case con pompe di calore geotermiche, la cui diffusione è in continua crescita.