La qualità della ricerca e la sua valutazione sono al centro del dibattito attuale, ma poca attenzione viene data a come ottenere migliori risultati. Le carriere femminili sono "un tubo che perde" e molti talenti sono sprecati mentre andrebbero valorizzate le differenze. A questo tema è dedicato il convegno "Genere e Scienza. Saperi e carriere femminili nell'orizzonte europeo 2020" che si svolgerà lunedì 29 e martedì 30 settembre nella sala del Consiglio dei XII in Piazza dei Cavalieri a Pisa. L'incontro, che si inserisce all'internodel progetto europeo Trigger (TRansforming Institutions by Gendering contents and Gaining Equality in Research) a cui partecipano le Università di Pisa, Londra, Parigi, Madrid e Praga, servirà per discutere del superamento delle diseguaglianze tra i generi come elemento strategico per la crescita economica e il miglioramento della competitività dell'intera Europa.
"Il cosiddetto 'soffitto di cristallo' è ormai diventato un'atmosfera opprimente se non si eliminano quei fattori che ostacolano le carriere e pongono il problema solo in termini individuali, per cui le donne sono costrette ancora a scegliere tra realizzazione professionale o famiglia e figli", ha spiegato la professoressa Rita Biancheri, coordinatrice di TRIGGER per l'Ateneo pisano.
Grazie all'apporto di esperte/i provenienti da diverse discipline ed organizzazioni, il convegno "Genere e Scienza" costituisce un importante momento di riflessione e le quattro sessioni tematiche in cui è suddiviso affrontano altrettanti nodi problematici necessari per approfondire la discussione: dalla conquista dei diritti alle carriere scientifiche: il lungo cammino delle donne; genere e salute tra prevenzione e cura; un approccio di genere per la ricerca multidisciplinare e l'innovazione; reclutamento, criteri di valutazione e carriere scientifiche. La partecipazione al convegno è libera e gratuita e verrà rilasciato attestato di partecipazione a coloro che ne faranno richiesta.