"Il professor Maffei è stato un costante punto di riferimento per tutta la comunità scientifica pisana, ha contribuito a far circolare nella nostra Università ricercatori di respiro nazionale e internazionale, tra cui diversi Premi Nobel, realizzando quel processo di "disseminazione" di idee e intuizioni che, anche attraverso il lavoro dei suoi allievi, hanno avuto esiti significativi". È così che il rettore Massimo Augello ha presentato Lamberto Maffei, presidente dell'Accademia nazionale dei Lincei, a cui lunedì 12 dicembre, nel Palazzo della Sapienza di Pisa, è stato assegnato il "Campano d'oro" 2011, il prestigioso riconoscimento che l'Associazione laureati dell'Ateneo pisano (ALAP) assegna ogni anno a personalità di chiara fama internazionale che si sono laureate a Pisa. Ai saluti del rettore Massimo Augello e del vice sindaco Paolo Ghezzi, sono seguite la laudatio del professor Brunello Ghelarducci, direttore del dipartimento di Scienze fisiologiche, e la lettura delle motivazioni del conferimento da parte del presidente dell'ALAP, Attilio Salvetti. Al termine della cerimonia la violinista Chiara Morandi e il gruppo d'archi "I ragazzi di Strata" dell'Accademia musicale "Stefano Strata" ha tenuto un breve concerto in onore del premiato.
Dopo la premiazione, è intervenuto il professor Maffei che ha ripercorso gli anni trascorsi a Pisa, rievocando il fervore e l'atmosfera in cui si è formato negli anni Cinquanta e Sessanta, quando con lui studiavano personalità come i fratelli Cassese, Tiziano Terzani e Giuliano Amato. Nato a Grosseto nel 1936, Lamberto Maffei si è laureato in Medicina a Pisa, studiando sotto la guida del professor Giuseppe Moruzzi e iniziando con lui gli studi sul sistema nervoso centrale. Ha condotto gran parte delle sue ricerche all'Istituto di Neuroscienze del CNR, del quale è stato direttore dal 1980 al 2008. È stato professore di Neurobiologia alla Scuola Normale dal 1988 al 2008, oltre che direttore dell'omonimo laboratorio. Dal 2009 è presidente dell'Accademia nazionale dei Lincei ed è professore emerito della Scuola Normale.
Nel suo intervento anche Brunello Ghelarducci ha ricordato l'ambiente in cui Maffei ha lavorato sotto la guida di maestri illustri come Moruzzi, quando nelle aule universitarie si parlava inglese, in un clima internazionale e pieno di stimoli. "Il grande merito e vanto del professor Maffei è aver saputo cogliere tutte le opportunità che una università come Pisa offriva in quegli anni e aver avuto la capacità di esprimerle al massimo livello", ha detto Ghelarducci. "L'approccio multidiscipinare a un problema, la lungimiranza nell'usare tecniche di analisi mai sperimentate, l'utilizzo di macchinari per l'epoca all'avanguardia testimoniano il talento di giovane studioso diventato poi un grande scienziato".
Le ricerche del professor Maffei sono principalmente indirizzate allo studio del sistema nervoso centrale - con particolare riguardo al sistema visivo dei mammiferi - utilizzando tecniche sperimentali quali l'elettrofisiologia, la psicofisica, la biologia molecolare. Tra i suoi risultati più significativi, l'introduzione di metodi elettrofisiologici per la diagnosi precoce delle patologie del sistema nervoso, la registrazione dell'attività elettrica prenatale, il ruolo delle neurotrofine nella plasticità e lo sviluppo del sistema nervoso. Recentemente ha studiato metodi per riattivare la plasticità nel sistema nervoso dell'adulto, metodi che sta applicando nella prevenzione della demenza senile.