Il 19 e 20 dicembre, nell'Aula magna della facoltà di Scienze politiche in via Serafini 3, si terrà un convegno dal titolo "Il Positivismusstreit 50 anni dopo: riflessioni e prospettive per la teoria sociale". La due giornate di studi saranno articolate in quattro sessioni: la prima, in programma nella mattinata del 19 dalle ore 9.30, si occuperà di "Teoria critica e Positivismo tra passato e presente" e sarà presieduta dal professor Mario A. Toscano; nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, il professor Andrea Borghini, introdurrà la sessione dedicata a "Teoria critica e razionalismo critico e confronto". La mattinata del 20 dicembre, sempre alle 9.30, il professor Vincenzo Mele presiederà la sessione incentrata su "Prospettive e nuove metodologie per le scienze sociali". Alle 11 seguirà una tavola rotonda su "Dialettica e Positivismo nel XXI secolo". Partecipano: Klaus Lichtblau, Ersin Yildiz, John Wettersten, Alessandro Bruschi, Vincenzo Mele, Andrea Salvini, Andrea Borghini, Luca Corchia. Gabriele De Angelis, Peter Weber".
Nel 1961 a Tubinga in Germania ebbe luogo una celebre disputa filosofica tra Razionalismo critico (rappresentato da Karl Popper e Hans Albert) e Scuola di Francoforte (di cui fu esponente principale in quell'occasione Theodor W. Adomo). Tema centrale di discussione fu la metodologia delle scienze sociali e lo status dei valori in esse. Il dibattito proseguì negli anni successivi e vide aggiungersi altri protagonisti intellettuali del tempo, come Jürgen Habermas.
A distanza di 50 anni, il convegno di Pisa intende celebrare quell'evento, che rappresentò un momento di confronto tra due prestigiose tradizioni di pensiero, e sviluppare un dibattito, alla presenza di illustri relatori, per delineare le tendenze contemporanee nella teoria e metodologia delle scienze sociali.