Come cambiano le città in riferimento al fenomeno della migrazione e come muta di giorno in giorno il "paesaggio linguistico" che ci circonda? Per approfondire questi aspetti, con particolare riferimento al panorama sociolinguistico della migrazione ispanofona, il Centro Linguistico di Ateneo e i dipartimenti di Scienze Politiche e di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa hanno organizzato il workshop "Lingue immigrate e paesaggio urbano" che si svolgerà venerdì 13 febbraio dalle 9,30 al Polo didattico delle Piagge in via Matteotti.
Dopo i saluti istituzionali di Alessandra Guidi, prorettrice all'internazionalizzazione dell'Università di Pisa e di Marcella Bertuccelli, direttore del Centro Linguistico d'Ateneo, seguiranno gli interventi di docenti delle università per Stranieri di Siena, di Modena e Reggio Emilia, di Milano, di Urbino, di Pisa e di Bologna.
"Le nostre città – spiega la professoressa Elena Carpi dell'Università di Pisa, una delle organizzatrici della giornata - si presentano attualmente come uno spazio multilingue e l'insieme delle cosiddette 'scritture esposte' nello spazio pubblico, come ad esempio le insegne dei negozi o le scritte sui muri, permettono di valutare in che modo un gruppo linguistico si segnala nel territorio. Da questo punto di vista, a Pisa risulta particolarmente interessante il quartiere intorno alla Stazione, in cui si concentrano attività commerciali e abitazioni di cittadini cinesi, senegalesi e nordafricani".
Ma come sottolineano gli organizzatori del workshop, il processo di cambiamento riguarda anche gli stessi migranti che abitano e interagiscono nello spazio delle città, cambiando a loro volta il proprio repertorio comunicativo.
"Su questo tema, la ricerca che abbiamo condotto – ha concluso Elena Carpi – riguarda un particolare tipo di migranti, ovvero g studenti latino americani che arrivano a Pisa per frequentare l'università grazie al programma di scambio internazionale 'Inclinados': si tratta un di un caso studio molto particolare che ci racconta come questi ragazzi rispondono all'apprendimento dell'italiano e quali sono le loro reazioni e aspettative rispetto al campus urbano dell'Università di Pisa".