Lunedì 4 maggio alle 17.30, nell'Aula Magna del Palazzo Boilleau, in via Santa Maria 85, il Centro Linguistico d'Ateneo (CLi), organizza un seminario con Yuka Nishioka, professoressa all'Università di Nagasaki e autrice di fumetti, che presenterà il volume "I dragoni atomici di Fukushima", appena pubblicato in Italia con una traduzione a cura del Centro di documentazione «Semi sotto la neve» di Pisa.
Il volume è un manga per molti aspetti didattico, per la competenza con cui l'autrice spiega al lettore cosa è l'energia atomica e le conseguenze delle radiazioni (per questo l'autrice si è avvalsa di una supervisione scientifica). E per la ricostruzione storica: come un paese ancora sotto shock per gli attacchi atomici ascolta il discorso del presidente americano Eisenhower sugli «atomi per la pace» (nel 1953) e si getta nello sviluppo del nucleare civile.
L'autrice, nata a Nagasaki nel 1965 e cresciuta con i racconti degli hibakusha - coloro che sopravvissero al bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki - spiega come il mondo sia per lei cambiato l'11 marzo 2011, quando anche nella sua città è scattato l'allarme tsunami che ha colpito il Giappone nord-orientale. L'incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi le ha fatto rivivere il terrore delle radiazioni, l'angoscia, l'indignazione, la disperazione, scrive Yuka Nishioka. «Mi sembrava che il momento richiedesse un esame di coscienza a noi, nati e cresciuti nei luoghi colpiti dall'atomica» spiega: «Come potevo sottrarmi alla responsabilità per l'incidente se avevo tollerato l'energia nucleare, convinta che non potessero mai esserci incidenti nelle centrali?». Anche lei, come la piccola Ayumi protagonista del suo manga, ha cercato allora le informazioni che erano state nascoste a tutti i giapponesi ed è nata così la storia dei «dragoni atomici».