Nove docenti dell'Università di Pisa sono stati nominati tra i 450 membri, molti dei quali provenienti da atenei e centri di ricerca stranieri, dei Gruppi di esperti della valutazione che avranno il compito di monitorare, per conto dell'ANVUR, la qualità della ricerca per il periodo 2004-2010. Sono rispettivamente i professori Marco Abate e Giuseppe Mario Buttazzo per quanto riguarda l'Area 1 delle Scienze matematiche e informatiche; il professor Ennio Arimondo per l'Area 2 delle Scienze fisiche; la professoressa Maria Perla Colombini per l'Area 3 delle Scienze chimiche; i professori Uberto Bortolotti e Paolo Miccoli per l'Area 6 delle Scienze mediche; il professor Leonardo Tognotti per l'Area 9 dell'Ingegneria industriale e dell'informazione; il professor Guido Paduano per l'Area 10 delle Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche; il professor Neri Salvadori per l'Area 13 delle Scienze economiche e statistiche.
A questi docenti va aggiunto un assegnista del dipartimento pisano di Ingegneria dell'informazione, Filippo Costa, che è stato selezionato tra i 13 collaboratori che si occuperanno di supportare il lavoro dei GEV e come unico referente per l'Area 9 dell'Ingegneria industriale e dell'informazione.
La nomina nei GEV, che è sganciata da criteri di appartenenza alle rispettive sedi universitarie, rappresenta di fatto un attestato dell'autorevolezza scientifica dei docenti selezionati, che vengono riconosciuti tra i massimi esperti della disciplina nel cui ambito operano. Per l'Università di Pisa è dunque motivo di grande soddisfazione, accresciuta dal fatto che un altro docente pisano, il professor Andrea Bonaccorsi, è stato nominato già da diversi mesi tra i sette membri del Consiglio direttivo dell'ANVUR e a lui è stato affidato il ruolo di vice coordinatore delle attività di Valutazione della qualità della ricerca (VQR) per il periodo 2004-2010.
I GEV, che costituiscono l'organismo di base del processo valutativo, sono già operativi e impegnati a completare la scelta dei criteri per sottoporre a valutazione i diversi "prodotti" della ricerca. Nei prossimi due mesi, in parallelo con le attività di selezione e di trasmissione da parte degli atenei di tre "prodotti" per ogni docente, i GEV andranno a definire il database dei revisori. A quel punto potrà partire il vero e proprio processo della valutazione, che sarà successivamente integrato con altri indicatori di qualità. Compito finale dei GEV sarà quello di predisporre il rapporto conclusivo, sulla cui base sarà elaborata la relazione finale dell'ANVUR. L'obiettivo è di completare questo iter in circa un anno.