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Maria Cecilia Parra nominata membro del CdA del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria

Docente di Archeologia della Magna Grecia, dirige da molti anni indagini archeologiche nei siti siciliani di Segesta e di Entella e in quello magnogreco di Kaulonia

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Con il decreto ministeriale dello scorso 22 ottobre, Maria Cecilia Parra, docente di Archeologia della Magna Grecia dell’Università di Pisa, è stata nominata membro del Consiglio di amministrazione del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Il CdA è composto dal direttore del museo, che lo presiede, e da quattro membri designati dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, di cui uno d’intesa con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e uno d’intesa con il Ministro dell’economia e delle finanze, scelti tra esperti di chiara fama nel settore del patrimonio culturale. La professoressa resterà in carica per i prossimi cinque anni.
Maria Cecilia Parra dirige da molti anni indagini archeologiche nei siti siciliani di Segesta e di Entella e in quello magnogreco di Kaulonia (Monasterace M.na, Reggio Calabria), dove si stanno mettendo in luce sistematicamente l’agorà e il santuario di Punta Stilo. In quest’ultimo è stata scoperta la Tabula Cauloniensis, un’eccezionale iscrizione greca del V sec.a.C. in alfabeto acheo – la più lunga nota dall’Occidente greco, con le sue 18 linee - contenente una dedica in versi a Zeus: un testo che ci fa conoscere una storia popolata di dèi, di membri dell’aristocrazia cittadina, di complessi monumentali, di opere d’arte, di artisti/artigiani.
Laureata in Lettere all'Università di Pisa nel 1974, perfezionanda e poi ricercatrice presso la Scuola Normale Superiore, dal 2001 Maria Cecilia Parra è stata docente presso la facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Pisa, prima come professore associato, poi come professore ordinario, titolare della cattedra di Archeologia della Magna Grecia. La sua attività di ricerca si è sviluppata in vari ambiti: ha svolto ricerche archeologiche e topografiche in Magna Grecia e Sicilia, in particolare nell’agorà di Segesta (TP) e nel santuario di Punta Stilo a Kaulonia (RC); ha curato ricerche di archeologia e storia dell'arte greca e romana e ricerche di storia dell'archeologia, in particolare studi sul reimpiego dei materiali antichi in età medievale e sul dibattito relativo alla policromia nei monumenti antichi.
Inoltre si è occupata delle problematiche di catalogazione automatica di Beni Culturali e di ricostruzione 3D di monumenti delle aree d’indagine archeologica a Segesta e Kaulonia e di problematiche inerenti attività espositive e didattiche in musei, parchi archeologici e mostre (Galleria Estense e Museo Civico di Modena, Hipponion, Entella e Reggio Calabria). La professoressa è stata anche curatrice di mostre in varie sedi italiane, tra cui “Magna Graecia. Archeologia di un sapere” nel 2005.

03-11-2015

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