L'Associazione Pisa Folk, in collaborazione con "Sinistra Per..." organizza dal 12 al 16 dicembre la tredicesima edizione del Pisa Folk Festival.
Programma
SABATO 12
Aula 1 Polo Carmignani – Piazza Dei Cavalieri, Pisa
h. 21:30
“IO LA TRIPPA LA MANGIO SOLO IN CASA”
Compagnia degli Scarti
Spettacolo comico di teatro-canzone con canzoni e recitativi carraresi-lunigianesi ingentiliti, ma brutali.
Detti e storielle raccolte da personaggi e macchiette di un “piccolo mondo contemporaneo triviale e piegato”. Un microcosmo che va da Massa a La Spezia, ma nel quale si può rispecchiare tutto il Belpaese e che si rivela, in tutta la sua saggezza popolare, nei suoi primordiali pregiudizi e nella sua innata e inconsapevole comicità. Un “piccolo mondo antico” che si scontra con il “grande mondo moderno” generando inesorabilmente un tragicomico cortocircuito.
Michele Bedini (pianoforte e voce), Enrico Casale (canto e voce recitante, effetti agresti), Giovanni Franceschini (tromba e voce recitante), Michele Vannucci (percussioni), Marco Cattani (chitarra),Testi e musica di Michele Bedini, Regia di Enrico Casale
DOMENICA 13
Lumiere (Pisa) – Vicolo del Tidi 6
h. 20:00
Aperitivo Tosco Emiliano
h. 21:00
ASPETTANDO BELLA CIAO
A un anno di distanza dalla serata di riflessione che nell’autunno dello scorso anno proponemmo sull’importanza storica del primo grande spettacolo del folk revival italiano del Dopoguerra, nel corso della quale lanciammo l’idea della sua messa in scena Pisa, finalmente il Nuovo Bella Ciao arriva in città. Prima della rappresentazione, sul palco dell’ex cinema Lumière, introdurremo lo spettacolo riallestito dall’ensemble diretto da Riccardo Tesi con la testimonianza di alcuni dei suoi protagonisti
Ospiti: Riccardo Tesi, Alessio Lega,h. 22:00
BELLA CIAO
Il più grande spettacolo del folk revival italiano riallestito cinquanta anni dopo con:Lucilla Galeazzi – voce, Elena Ledda – voce, Luisa Cottifogli – voce, Alessio Lega – voce, chitarra, Andrea Salvadori – chitarra, tzouras e armonium, Gigi Biolcati – percussioni, voce, Riccardo Tesi – organetto
Direzione Musicale: Riccardo Tesi
Ideazione e Direzione Artistica: Franco Fabbri
BELLA CIAO è storicamente lo spettacolo che ha segnato l’inizio del folk revival italiano. Dalla sua prima rappresentazione nel 1964 al Festival dei Due Mondi di Spoleto, accompagnata da furiose polemiche, deriva il lavoro di tutti i musicisti che con grande successo lavorano oggi portando la musica popolare italiana nelle piazze di tutto il mondo. Riallestirlo a distanza di 50 anni dalla prima (21 giugno 1964) vuol dire proporre uno spettacolo la cui eco originaria non s’è mai spenta, anche per le migliaia di appassionati venuti dopo, ma significa anche, pur mantenendo inalterate le intenzioni e la scaletta originarie, aggiornarlo sulla base delle evoluzioni e dei più recenti sviluppi del folk revival.
Le canzoni di BELLA CIAO oggi non solo conservano tutta la loro potenza espressiva, ma hanno acquisito una nuova urgenza nel mondo globalizzato per i loro valori libertari, pacifisti e civili.
L’innovazione di questo riallestimento sta nel trattamento musicale affidato a un ensemble diretto e concertato dall’organettista Riccardo Tesi. Non più dunque l’accompagnamento della sola chitarra, ma un lavoro di arrangiamento che instaura un dialogo più sofisticato fra suoni e significati, per una sinfonia popolare ricca con l’aiuto del chitarrista Andrea Salvadori e del percussionista Gigi Biolcati.
Con il contributo straordinario del Comune di Pisa e dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Univeritario.
In collaborazione con Lumiere
MARTEDì 15
Lumiere (Pisa), Vicolo del Tidi 6
h. 22:00
DARIO MUCI, RUTULì E CANTI DEL SALENTO
Rutulì rappresenta solo una piccolissima parte del complesso e variegato patrimonio popolare e contadino. Una forma di riproposta in cui gli arrangiamenti originali e i testi tradizionali convivono perfettamente e rendono lo spettacolo dal vivo un’esperienza nuova e coinvolgente, lontana dallo stereotipo musicale estivo e spettacolarizzato. Oltre ai canti hanno una loro forte presenza gli strumenti a corda, come un fado portoghese o un classico napoletano. Sono fondamentali, nel contesto di questo nuovo progetto musicale, la chitarra e il mandolino, strumenti principi della barberìa, la musica delle sale da barba.
Le sale da barba (detti saloni) diventavano dei veri e propri salotti dove si potevano anche ascoltare le novità della musica colta nella forma di notturni, barcarole, leggende, oltre al repertorio classico di ballabili e serenate. Lo spettacolo è un vero e proprio viaggio nella musica popolare dell’estremo sud pugliese, ricco di melodie e ritmi ancestrali come la “pizzica pizzica”, alternata ai ballabili delle “sale da barba” e ai canti che venivano eseguiti spontaneamente nelle campagne salentine.