Il 74% dei laureati magistrali biennali dell’Università di Pisa, compresi coloro che sono in formazione retribuita, ha trovato occupazione, a un anno dal conseguimento del titolo, con un guadagno mensile netto che è in media di 1.224 euro. Sono questi i dati principali che emergono dal XVIII Rapporto sul profilo dei laureati e sulla condizione occupazionale, presentato nelle scorse settimane da AlmaLaurea, il consorzio interuniversitario a cui dallo scorso anno ha aderito anche l'Ateneo pisano.
“Le attività di monitoraggio condotte annualmente da AlmaLaurea – dichiara la professoressa Monica Pratesi, delegata del rettore alle attività di Job Placement - sono il punto di riferimento per la valutazione della situazione occupazionale dei laureati e, grazie al fatto che ormai il consorzio comprende 73 università, cioè la quasi totalità degli atenei italiani, essi consentono di confrontare i dati di Pisa con quelli nazionali.
Da questo confronto emerge, ad esempio, che i dati che riguardano i laureati pisani sono migliori sia rispetto alla media toscana che a quella nazionale, dove si registrano rispettivamente il 72 e il 70% di laureati magistrali che hanno trovato lavoro a un anno dal titolo, mentre il guadagno netto mensile si attesta rispettivamente sui 1.144 e 1.132 euro, contro la media di 1.224 euro dei laureati pisani”.
A cinque anni dalla laurea nell'Ateneo pisano, la percentuale di occupati sale all'85%, di cui il 72% ha un posto stabile, con una retribuzione che tocca i 1.473 euro mensili netti. I laureati magistrali pisani sono inseriti per il 77% nel settore privato e per il 20% nel pubblico, mentre il restante 3% lavora nel non-profit. L'ambito dei servizi assorbe il 71% degli occupati, contro il 27% dell'industria.
Per quanto riguarda il profilo dei laureati, l'indagine AlmaLaurea conferma soprattutto la forte attrattività dell'Ateneo pisano, con il 34% di laureati che proviene da fuori regione, una percentuale che sale al 46% per i soli laureati delle magistrali. Per il resto, il 42% dei laureati ha svolto durante il proprio percorso formativo dei tirocini riconosciuti, il 9% vanta esperienze di studio all'estero, in primo luogo l'Erasmus, e il 57% ha avuto almeno un'esperienza lavorativa.
Per quanto riguarda, infine, il gradimento del proprio percorso formativo, l'83% dei laureati dell'Ateneo è soddisfatta del proprio rapporto con i docenti, il 79% valuta positivamente i servizi bibliotecari e il 67% considera adeguate le aule di studio, mentre, nota meno positiva, solo il 28% ritiene adeguate le postazioni informatiche. Complessivamente, l'80% dei laureati si riscriverebbe all'Università di Pisa, anche se l'11% di questi sceglierebbe un altro corso di laurea.
La fotografia dei laureati dell'Università di Pisa è scaturita dalle interviste con 6.770 laureati, dei quali 3.740 di primo livello, 2.154 magistrali biennali e 836 a ciclo unico, mentre per l'indagine sulla condizione occupazionale sono stati coinvolti 11.940 laureati, di primo e secondo livello, degli anni 2014, 2012 e 2010, intervistati rispettivamente a uno, tre e cinque anni dal raggiungimento del titolo.
La scheda completa con il Rapporto 2016 sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati dell'Università di Pisa è disponibile sul sito del Job Placement: http://goo.gl/UCRuPe
Tre laureati magistrali dell'Università di Pisa su quattro sono occupati a un anno dal titolo
Secondo il XVIII Rapporto AlmaLaurea, i laureati pisani sono impiegati in percentuali più alte e con maggiori guadagni rispetto alla media toscana e a quella nazionale
24-05-2016