Per Elisabetta Carpenzano, studentessa dell'Università di Pisa, "Questi libri non fanno una piega". È questo lo slogan con cui la ragazza iscritta al primo anno di Lingue e letterature straniere ha vinto il concorso di idee "è-book" promosso dall'Associazione italiana editori (Aie) con il sostengo della Pisa University Press, che ha contribuito a promuovere l'iniziativa tra gli studenti pisani. In totale sono stati 10 gli slogan selezionati tra le 2.196 idee inviate dagli studenti delle università di tutta Italia e che adesso andranno a pubblicizzare diverse collane di e-book universitari didattici di prossima uscita. I ragazzi hanno vinto un premio di mille euro in buoni spendibili per l'acquisto di libri (o e-book) e il copyright sulla frase che hanno creato.
"Ho cercato di rendere lo slogan il più incisivo e "scherzoso" possibile", spiega Elisabetta Carpenzano. "In una società in cui l'arte di pubblicizzare qualsiasi prodotto è diventata ormai normale routine, dobbiamo "colpire lo spettatore" che ha visto di tutto, o quasi, in modo semplice e ironico. E con un po' di fortuna si può fare la differenza". Oltre al concorso per la creazione dello slogan, l'iniziativa prevedeva anche la compilazione di un questionario sulle abitudini di studio, lettura e socializzazione degli universitari. Le risposte presentate hanno fornito uno spaccato interessante del microcosmo dei giovani alle prese con libri cartacei e nuove tecnologie: gli universitari leggono e studiano ancora sui libri di carta, hanno computer e dotazioni tecnologiche, ma le usano per socializzare più che per studiare o per leggere.
Oltre allo slogan delle studentessa pisana, hanno vinto anche "Quando i megabyte diventano poesia", "E-book: sapere solido in cristalli liquidi", "Dai caratteri mobili all'e-book: il libro muta, non muore!". "L'unico spazio che dovrai fare sarà nella tua testa" e l'essenziale "Sapere senza pesare". C'è chi ha puntato sull'ironia ("Solo adesso? Peccato... Leopardi avrebbe preso un po' d'aria") e chi su una frase ad effetto ("Perché per imparare dalla storia non serve voltare pagina"). Due slogan vincitori, infine, sono in inglese: una invita a servirsi delle tecnologie per studiare ("Less Facebook, more e-book"), l'altra a "navigare" tra i contenuti digitali ("Surf your life. Read e-books").
L'iniziativa ha avuto il patrocinio della Conferenza dei Rettori (CRUI), del Consiglio universitario Nazionale (CUN), dell'Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), con il supporto dell'Associazione italiana dei Comunicatori d'Università (AICUN).