Ha vissuto sei mesi a Hong Kong, ha studiato il cinese e fatto ricerche per la sua tesi, visitando luoghi lontani e imparando a conoscere la cultura dell'Estremo Oriente. Enrico Santus, 25 anni, laureando in Linguistica dell'Università di Pisa, è appena tornato dalla Cina e, entusiasta dell'esperienza, racconta i suoi mesi trascorsi all'estero grazie al progetto MULTI "Multilingualism and Multiculturalism", il programma di scambio che ha come obiettivo la mobilità Europa-Asia. "Quando ho presentato la domanda per la borsa, ricordo che a malapena sapevo dove si trovava Hong Kong", racconta Enrico Santus. "Una volta uscite le graduatorie, ho compreso che qualcosa sarebbe cambiato nella mia vita: un'esperienza all'estero, infatti, segna sempre profondamente, ma ancor più profondamente segna se l'estero è l'Estremo Oriente".
In un piccolo reportage pubblicato sul sito dell'Università di Pisa, Enrico Santus ha raccolto ricordi e impressioni su Hong Kong: "Un luogo distante non solo nello spazio, ma anche nel modo di pensare e nella lingua; un luogo che per essere compreso appieno necessita di una mente sgombra dei pregiudizi e preconcetti legati alla cultura d'origine". E poi c'è il contatto con la cultura popolare ricca di tradizioni e usanze lontane dalle nostre: "Ho avuto la fortuna di conoscere persone provenienti da tutto il mondo, sebbene abbia per lo più optato per la frequentazione di autoctoni, sia nel campo accademico che al di fuori di esso. Ciò mi ha aiutato a comprenderne il pensiero, imparando – ad esempio – che per i cinesi è fondamentale non agitare l'acqua prima di berla (perché, altrimenti, provocherebbe il mal di pancia) ed è di primaria importanza non sedersi laddove era seduto qualcun altro finché il posto non si sia completamente raffreddato".
Alla fine del suo racconto, che riporta anche impressioni sull'organizzazione accademica cinese e alcune considerazioni sulla politica e diritti civili dell'area di Hong Kong, Santus riassume così i suoi sei mesi all'estero: "È stata un'esperienza indimenticabile che, se è vero che ha rallentato in qualche modo la scrittura della mia tesi, ha certamente contribuito alla formazione della mia persona, se non addirittura alla definizione della mia identità, valendo perciò molto più del cosiddetto "tempo perso".
Il progetto MULTI permettere a studenti di laurea magistrale, dottorandi, post-doc e docenti di trascorrere un periodo di studio in una delle istituzioni del Sud-est asiatico che partecipano al progetto. Per il soggiorno si usufruisce di una borsa di studio, pagamento del viaggio, iscrizione gratuita presso l'Università ospitante, assicurazione sanitaria e corsi di lingua. Il responsabile a Pisa del progetto MULTI è il professor Alessandro Lenci, coadiuvato dalla professoressa Giovanna Marotta. "Oltre a numerosi atenei europei, al progetto partecipano le università di Hong Kong, Taipei, Macao, Singapore e Brunei", spiega il professor Lenci. "Questo anno accademico sono partiti da Pisa, tutti destinazione Hong Kong, tre studenti magistrali, un dottorando, due post-doc e un docente, mentre un altro dottorando si è recato a Singapore. Sono arrivati dall'Oriente quattro studenti e un docente da Taiwan, e un altro studente da Macao. Tutti gli studenti in arrivo sono stati regolarmente iscritti ai corsi di laurea dell'Ateneo, hanno frequentato lezioni e acquisito crediti agli esami. Anche gli studenti pisani hanno acquisito crediti formativi in Asia, poi riconosciuti al loro ritorno".
Per l'anno accademico 2012/2013 sono in partenza da Pisa tre studenti per Macao, Singapore e Taiwan, mentre arriveranno uno studente da Singapore e uno da Macao. Il prossimo bando verrà annunciato sul sito del progetto (www.em-multi.eu) nell'autunno del 2012.