La cultura come difesa contro le frodi alimentari, poiché per combattere le imitazioni è importante conoscere e sapere distinguere l'originale. Sembra una banalità, ma questo concetto, che dovrebbe essere applicato da tutte le aziende italiane del food, è stato sottovalutato da molti per troppo tempo.
Un esempio di come mantenere alta in Italia e nel mondo la cultura di uno dei prodotti più rappresentativi dell'italian style alimentare è l'Università del caffè di Illy, che venerdì 10 marzo incontra gli studenti del master Food Quality Management and Communication dell'Università di Pisa, in una giornata teorico-pratica che illustrerà le strategie di comunicazione aziendali fino a condividere la Illy experience.
Nel pomeriggio gli allievi affronteranno una nuova sfida, perché saranno tenuti a proporre all’azienda Illy il lancio di un nuovo prodotto, sotto la guida esperta dei docenti, con le nuove strategie di marketing.
A seguire gli allievi, ci saranno Moreno Faina, direttore dell’Università del caffè di Illy, e Giovanna Gregori, direttore della comunicazione e corporate reputation e chief sustainability officer di Illy Spa, un brand mondiale del caffè di qualità con 25 filiali nel mondo.
"Quello che Illy fa con il caffè andrebbe fatto per molti alimenti tipici del made in Italy: pasta, salumi, vini - afferma la professoressa Angela Tarabella, direttrice del master - Prima di qualsiasi strategia commerciale l'ingresso in un nuovo mercato estero, soprattutto se con abitudini alimentari diverse dalle nostre, deve passare da una campagna di educazione al gusto e di comunicazione delle caratteristiche del prodotto. È in questo modo che i francesi sono riusciti a far apprezzare i loro vini in Cina. L'Italia lo sta facendo solo da qualche anno".
La Illy illustra le sue strategie comunicative agli allievi del master Food Quality Management and Communication
09-03-2015