In relazione alla chiusura del Palazzo della Sapienza e agli articoli pubblicati dalla stampa nella giornata di martedì 11 settembre, l'Università di Pisa fa presente di aver ricevuto una lettera dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a firma della dottoressa Rossana Rummo, Direttore Generale per gli Archivi, protocollata in entrata il venerdì 7 settembre e arrivata sulla scrivania del rettore nella giornata di lunedì 10 settembre.
La lettera riepiloga le iniziative prese dall'amministrazione del Ministero al fine di affrontare l'emergenza determinata dall'ordinanza del sindaco di Pisa del 29 maggio 2012, con cui è stata disposta la chiusura del Palazzo della Sapienza. Riprendendo quanto scritto dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, a seguito del sopralluogo in Sapienza del 24 maggio scorso, il testo evidenzia "l'assoluta necessità di acquisire circostanziati e completi elementi che definiscano l'inagibilità totale o parziale dei locali in cui ha sede la Biblioteca".
La lettera termina affermando che, "tenuto conto delle caratteristiche storiche e monumentali dell'edificio della Sapienza, questa Amministrazione si rende disponibile a fornire un utile contributo con le proprie strutture tecniche alle indagini che saranno svolte da codesta Università".
A questo proposito, l'Università di Pisa fa presente che il monitoraggio dell'edificio della Sapienza da parte di un gruppo composto da ingegneri e tecnici dell'Ateneo, della Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Culturali di Pisa e dal Coordinamento Prevenzione Sismica della Regione Toscana ha avuto inizio a partire dal 2010, nell'ambito di un progetto finalizzato a fornire indicazioni sul livello di vulnerabilità sismica di edifici di importanza strategica o comunque rilevanti. Tali indagini, la cui relazione è già stata consegnata negli scorsi mesi al ministro Ornaghi, avevano accertato una situazione preoccupante del Palazzo della Sapienza. Le scosse di terremoto dello scorso maggio hanno imposto ulteriori verifiche sulle strutture murarie, le pareti e i solai, da cui è poi derivata la richiesta da parte dell'Università di un sopralluogo al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. L'esito di tale sopralluogo ha portato all'ordinanza del Sindaco di chiusura dell'edificio.
Le indagini svolte dagli ingegneri e dai tecnici dell'Ateneo sono state intensificate dopo la chiusura del Palazzo, anche con l'utilizzo di tecniche che permettono analisi di dettaglio, quali il laser-scan e il georadar, e con il monitoraggio costante sulle principali lesioni evidenziate. Già un'ispezione sulle parti libere del Palazzo evidenzia comunque un'inclinazione del pavimento nella zona di ingresso della Biblioteca Universitaria mentre le verifiche statiche preliminari eseguite sugli orizzontamenti in corrispondenza della Biblioteca Universitaria hanno manifestato altresì una palese situazione critica riguardo il livello di sicurezza delle travi rompitratta e delle orditure secondarie. Il mancato soddisfacimento delle verifiche per i solai analizzati, almeno in alcuni casi, consigliano un più stringente controllo considerando i carichi effettivamente agenti su ciascuna trave secondaria e principale nonché l'esecuzione di saggi e verifiche più approfondite anche sugli altri solai soggetti a carichi permanenti e sovraccarichi di elevata entità.
Continuando con la linea di massima disponibilità e collaborazione istituzionale avuta fin dall'inizio, l'Università di Pisa è pronta a mettere a disposizione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, come già fatto in questi mesi in diverse occasioni, tutta la rilevante documentazione tecnica prodotta sul Palazzo della Sapienza e a coordinarsi con i tecnici individuati dal Ministero per programmare ulteriori e più approfondite verifiche.