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In occasione del Fibonacci Day, la giornata internazionale dedicata al matematico pisano che per primo introdusse in Occidente i numeri arabi e lo zero, il 23 novembre alle 20 all’Archivio di Stato a Palazzo Toscanelli (Lungarno Mediceo, 17) apre al pubblico la mostra a ingresso gratuito “Pisa e il mondo Arabo” che sarà visitabile sino al 23 gennaio 2024. Il programma della sera prevede un annullo filatelico speciale dalle 20 alle 21 e quindi alle 21 il concerto a ingresso gratuito sino a esaurimento posti “La musica del mondo arabo”, a cura di Toscana Produzione Musica, con Francesco Martinelli, Ziad Trabelsi (oud) e Simone Pulvano (percussioni).

L’esposizione, che coinvolge anche al Museo Nazionale di San Matteo (Piazza San Matteo In Soarta, 1), è incentrata sugli intensi rapporti tra Pisa e il Nord-Africa dal XII a tutto il XIV secolo e presenta gli originali dei più significativi trattati di pace e commercio stipulati tra le autorità pisane e le autorità di città come Tunisi, Bona e Bugia, Fez. Questi documenti sono densi di informazioni ma anche eccezionali per le dimensioni e per la qualità: gli originali arabi mostrano capolavori di calligrafia, capaci di stupire e affascinare, e la lunghezza dei supporti di carta o pergamena può arrivare ai 10 metri.

“Sarà esposto un unicum assoluto – racconta il professore Fabrizio Franceschini dell’Università di Pisa nel comitato scientifico delle iniziative - la traduzione in pisano, ma scritta in caratteri arabi, della lettera-trattato inviata il 10 giugno 1366 dal signore di Bona e Bugia al doge di Pisa Giovanni de’ Conti Dell’Agnello, traduzione che serviva forse da lasciapassare per i mercanti arabi i quali potevano così godere, nei domini pisani, delle stesse garanzie offerte ai mercanti pisani in Africa settentrionale”.

“L’Archivio di Stato per l’occasione espone un patrimonio unico per la storia dei rapporti commerciali nel Mediterraneo nel periodo medievale che vede Pisa protagonista delle politiche di scambio – spiega Jaleh Bahrabadi, direttrice dell’Archivio di Stato di Pisa – si tratta di un genere di documenti che con la Spagna siamo gli unici a possederli in tutto il Mediterraneo, una testimonianza storica da questo punto di vista straordinaria”.

"In occasione della mostra, al Museo nazionale di San Matteo, sarà esposto un bacino islamico di manifattura spagnola decorato a lustro metallico color rame su smalto bianco, secondo quarto XIII secolo, conservato nei depositi del museo. La preziosa scodella, sul fondo della quale si staglia il vocabolo as-salama, la sicurezza, la serenità, in un elegante thuluth, andrà ad arricchire l'esposizione permanente delle ceramiche arabe invetriate che nel Medioevo decoravano i prospetti esterni delle chiese romaniche di Pisa", dice Pierluigi Nieri, direttore del Museo Nazionale di San Matteo.

"La musica araba – racconta Francesco Martinelli professore e critico musicale a proposito del concerto inaugurale - ha esercitato un'influenza fondativa sulla musica europea rinascimentale e barocca a partire dall'introduzione del liuto, e viene oggi riscoperta dagli esecutori di musica antica per ricreare strumenti e prassi originali. Le sue fondamenta teoriche, a sua pratica e le sue varie tradizioni saranno sinteticamente illustrate grazie alla partecipazione di Ziad Trabelsi, musicista tunisino residente in Italia e specialista dell'oud, da cui il liuto deriva."

All’esposizione è collegato un ciclo di iniziative che coinvolgono Museo Nazionale di San Matteo, l’Università di Pisa e Palazzo Blu. Gli altri appuntamenti sono la presentazione del volume “Italia e islam. Culture, persone e merci dal Medioevo all'età contemporanea” il 30 novembre a Palazzo Blu, il 7 dicembre un seminario all’Archivio di Stato di Pisa sui documenti medievali arabo pisani che vi sono conservati e infine il 7 gennaio una conferenza al Museo Nazionale di S. Matteo sulle iscrizioni arabe nelle opere esposte.

Tutte le iniziative sono realizzate nell’ambito della rassegna Pisa is Fibonacci 2023 del Comune di Pisa. Il comitato scientifico è composto da Jaleh Bahrabadi, direttrice dell’Archivio di Stato di Pisa, Pierluigi Nieri, direttore Museo Nazionale di S. Matteo, Valentina Pannini, Università La Sapienza di Roma, e per l’Università di Pisa Renata Pepicelli, Issam Marjani e Fabrizio Franceschini.



In occasione del Fibonacci Day, la giornata internazionale dedicata al matematico pisano che per primo introdusse in Occidente i numeri arabi e lo zero, il 23 novembre alle 20 all’Archivio di Stato a Palazzo Toscanelli (Lungarno Mediceo, 17) apre al pubblico la mostra a ingresso gratuito “Pisa e il mondo Arabo” che sarà visitabile sino al 23 gennaio 2024. Il programma della sera prevede un annullo filatelico speciale dalle 20 alle 21 e quindi alle 21 il concerto a ingresso gratuito sino a esaurimento posti “La musica del mondo arabo”, a cura di Toscana Produzione Musica, con Francesco Martinelli, Ziad Trabelsi (oud) e Simone Pulvano (percussioni).

L’esposizione, che coinvolge anche al Museo Nazionale di San Matteo (Piazza San Matteo In Soarta, 1), è incentrata sugli intensi rapporti tra Pisa e il Nord-Africa dal XII a tutto il XIV secolo e presenta gli originali dei più significativi trattati di pace e commercio stipulati tra le autorità pisane e le autorità di città come Tunisi, Bona e Bugia, Fez. Questi documenti sono densi di informazioni ma anche eccezionali per le dimensioni e per la qualità: gli originali arabi mostrano capolavori di calligrafia, capaci di stupire e affascinare, e la lunghezza dei supporti di carta o pergamena può arrivare ai 10 metri.

 

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“Sarà esposto un unicum assoluto – racconta il professore Fabrizio Franceschini dell’Università di Pisa nel comitato scientifico delle iniziative - la traduzione in pisano, ma scritta in caratteri arabi, della lettera-trattato inviata il 10 giugno 1366 dal signore di Bona e Bugia al doge di Pisa Giovanni de’ Conti Dell’Agnello, traduzione che serviva forse da lasciapassare per i mercanti arabi i quali potevano così godere, nei domini pisani, delle stesse garanzie offerte ai mercanti pisani in Africa settentrionale”.

“L’Archivio di Stato per l’occasione espone un patrimonio unico per la storia dei rapporti commerciali nel Mediterraneo nel periodo medievale che vede Pisa protagonista delle politiche di scambio – spiega Jaleh Bahrabadi, direttrice dell’Archivio di Stato di Pisa – si tratta di un genere di documenti che con la Spagna siamo gli unici a possederli in tutto il Mediterraneo, una testimonianza storica da questo punto di vista straordinaria”.

"In occasione della mostra, al Museo nazionale di San Matteo, sarà esposto un bacino islamico di manifattura spagnola decorato a lustro metallico color rame su smalto bianco, secondo quarto XIII secolo, conservato nei depositi del museo. La preziosa scodella, sul fondo della quale si staglia il vocabolo as-salama, la sicurezza, la serenità, in un elegante thuluth, andrà ad arricchire l'esposizione permanente delle ceramiche arabe invetriate che nel Medioevo decoravano i prospetti esterni delle chiese romaniche di Pisa", dice Pierluigi Nieri, direttore del Museo Nazionale di San Matteo.

"La musica araba – racconta Francesco Martinelli professore e critico musicale a proposito del concerto inaugurale - ha esercitato un'influenza fondativa sulla musica europea rinascimentale e barocca a partire dall'introduzione del liuto, e viene oggi riscoperta dagli esecutori di musica antica per ricreare strumenti e prassi originali. Le sue fondamenta teoriche, a sua pratica e le sue varie tradizioni saranno sinteticamente illustrate grazie alla partecipazione di Ziad Trabelsi, musicista tunisino residente in Italia e specialista dell'oud, da cui il liuto deriva."

All’esposizione è collegato un ciclo di iniziative che coinvolgono Museo Nazionale di San Matteo, l’Università di Pisa e Palazzo Blu. Gli altri appuntamenti sono la presentazione del volume “Italia e islam. Culture, persone e merci dal Medioevo all'età contemporanea” il 30 novembre a Palazzo Blu, il 7 dicembre un seminario all’Archivio di Stato di Pisa sui documenti medievali arabo pisani che vi sono conservati e infine il 7 gennaio una conferenza al Museo Nazionale di S. Matteo sulle iscrizioni arabe nelle opere esposte.

Tutte le iniziative sono realizzate nell’ambito della rassegna Pisa is Fibonacci 2023 del Comune di Pisa. Il comitato scientifico è composto da Jaleh Bahrabadi, direttrice dell’Archivio di Stato di Pisa, Pierluigi Nieri, direttore Museo Nazionale di S. Matteo, Valentina Pannini, Università La Sapienza di Roma, e per l’Università di Pisa Renata Pepicelli, Issam Marjani e Fabrizio Franceschini.



Towers is the exhibition of drawings by architect Sergei Tchoban that will open on 10th November at Palazzo Lanfranchi.

With this initiative the Museo della Grafica participates in the celebrations of the 850th anniversary of the start of the construction of the Leaning Tower of Pisa. Tchoban in his work as an architect and in his drawings has constantly treated the tower as an architectural typology

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Paris. Eiffel Tower Pastels, grey paper 323 × 403 mm

There have never been so many towers as there are today. Tower building has become a challenge for architects all over the world and even those who do not find the task particularly appealing must come to terms with tower construction. For it is precisely in the architecture of towers that the latest techniques and materials are tested in order to reach and exceed aesthetic as well as physical limits.

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View of the tower from the eastern district Carboncino, gessetto bianco, carta grigia Charcoal, white chalk, grey paper 457 × 605 mm

Thanks to his studies at the Petersburg Academy, Sergei Tchoban is familiar with the history of architecture, which is reflected in his design work and drawings. Divided into six chapters, the exhibition brings together around 90 drawings that Tchoban made during his numerous trips, especially to Italy. Through views of various towers, visitors are invited to reflect on this architectural type, its political role and the dangers to which it is exposed.

Tchoban's interest in the multifaceted phenomenon of tower construction is evident in the abundance of drawings in which the architect depicts these buildings, imaginary and real towers or a combination of both. Drawing, with its ability to make the imaginary as vivid as the real, proves to be the most suitable medium for the artist to express his thoughts on architecture.

The exhibition will be accompanied by a catalogue in Italian and English.

Towers è il titolo della mostra di disegni dell'architetto Sergei Tchoban che sarà inaugurata il 10 novembre alle 18 a Pisa al Museo della Grafica a Palazzo Lanfranchi (Lungarno Galilei, 9, Pisa) e resterà aperta aperta sino al 25 febbraio. Con questa iniziativa il Museo della Grafica partecipa alle celebrazioni dell'850° anniversario dall'inizio della costruzione della Torre di Pisa. Nel suo lavoro di architetto e nei suoi disegni, Tchoban ha costantemente trattato la torre come tipologia architettonica.
“Non ci sono mai state così tante torri come oggi – spiegano gli organizzatori - La costruzione di torri è diventata una sfida per gli architetti di tutto il mondo e anche chi non trova questo compito particolarmente attraente deve comunque confrontarsi con essa. Infatti, è proprio nell'architettura delle torri che si sperimentano le tecniche e i materiali più recenti per raggiungere e superare i limiti estetici e fisici”.
Attraverso le vedute di varie torri, i visitatori sono invitati a riflettere su questa tipologia architettonica, sul suo ruolo politico e sui pericoli ai quali è esposta. L'interesse di Tchoban per il fenomeno multiforme della costruzione di torri è evidente nell'abbondanza di disegni in cui l'architetto raffigura questi edifici, torri immaginarie e reali o una combinazione di entrambe. Il disegno, con la sua capacità di rendere l'immaginario vivido come il reale, si rivela per l’artista il mezzo più adatto per esprimere i suoi pensieri sull’architettura.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo in italiano e in inglese.

Towers è il titolo della mostra di disegni dell'architetto Sergei Tchoban che sarà inaugurata il 10 novembre alle 18 a Pisa al Museo della Grafica a Palazzo Lanfranchi (Lungarno Galilei, 9, Pisa) e resterà aperta aperta sino al 25 febbraio. Con questa iniziativa il Museo della Grafica partecipa alle celebrazioni dell'850° anniversario dall'inizio della costruzione della Torre di Pisa. Nel suo lavoro di architetto e nei suoi disegni, Tchoban ha costantemente trattato la torre come tipologia architettonica.

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Paris. Eiffel Tower Pastels, grey paper 323 × 403 mm

“Non ci sono mai state così tante torri come oggi – spiegano gli organizzatori - La costruzione di torri è diventata una sfida per gli architetti di tutto il mondo e anche chi non trova questo compito particolarmente attraente deve comunque confrontarsi con essa. Infatti, è proprio nell'architettura delle torri che si sperimentano le tecniche e i materiali più recenti per raggiungere e superare i limiti estetici e fisici”.

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View of the tower from the eastern district Carboncino, gessetto bianco, carta grigia Charcoal, white chalk, grey paper 457 × 605 mm

Attraverso le vedute di varie torri, i visitatori sono invitati a riflettere su questa tipologia architettonica, sul suo ruolo politico e sui pericoli ai quali è esposta. L'interesse di Tchoban per il fenomeno multiforme della costruzione di torri è evidente nell'abbondanza di disegni in cui l'architetto raffigura questi edifici, torri immaginarie e reali o una combinazione di entrambe. Il disegno, con la sua capacità di rendere l'immaginario vivido come il reale, si rivela per l’artista il mezzo più adatto per esprimere i suoi pensieri sull’architettura.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo in italiano e in inglese.

 In occasione del Fibonacci Day del 23 novembre, la giornata internazionale dedicata al matematico pisano che per primo introdusse in Occidente i numeri arabi e lo zero, si inaugura all’Archivio di Stato di Pisa la mostra a ingresso gratuito “Pisa e il mondo Arabo” che resterà aperta sino al 23 gennaio 2024. All’esposizione è collegato un ciclo di iniziative che coinvolgono Museo Nazionale di San Matteo, l’Università di Pisa e Palazzo Blu.

La mostra è incentrata sugli intensi rapporti tra Pisa e il Nord-Africa dal XII a tutto il XIV secolo e presenta gli originali dei più significativi trattati di pace e commercio stipulati tra le autorità pisane e le autorità di città come Tunisi, Bona e Bugia, Fez. Questi documenti sono densi di informazioni ma anche strepitosi per le dimensioni e per la qualità: gli originali arabi mostrano capolavori di calligrafia, capaci di stupire e affascinare, e la lunghezza dei supporti di carta o pergamena può arrivare ai 10 metri.
“Sarà esposto un unicum assoluto – racconta il professore Fabrizio Franceschini dell’Università di Pisa nel comitato scientifico delle iniziative - la traduzione in pisano, ma scritta in caratteri arabi, della lettera-trattato inviata il 10 giugno 1366 dal signore di Bona e Bugia al doge di Pisa Giovanni de’ Conti Dell’Agnello, traduzione che serviva forse da lasciapassare per i mercanti arabi i quali potevano così godere, nei domini pisani, delle stesse garanzie offerte ai mercanti pisani in Africa settentrionale”.
“L’Archivio di Stato per l’occasione espone un patrimonio unico per la storia dei rapporti commerciali nel Mediterraneo nel periodo medievale che vede Pisa protagonista delle politiche di scambio – spiega Jaleh Bahrabadi, direttrice dell’Archivio di Stato di Pisa – si tratta di un genere di documenti che con la Spagna siamo gli unici a possederli in tutto il Mediterraneo, una testimonianza storica da questo punto di vista straordinaria”.
"In occasione della mostra, al Museo nazionale di San Matteo, sarà esposto un bacino islamico di manifattura spagnola decorato a lustro metallico color rame su smalto bianco, secondo quarto XIII secolo, conservato nei depositi del museo. La preziosa scodella, sul fondo della quale si staglia il vocabolo as-salama, la sicurezza, la serenità, in un elegante thuluth, andrà ad arricchire l'esposizione permanente delle ceramiche arabe invetriate che nel Medioevo decoravano i prospetti esterni delle chiese romaniche di Pisa", dice Pierluigi Nieri, direttore del Museo Nazionale di San Matteo.

Gli altri appuntamenti sono il 23 novembre un concerto di musica araba in Archivio in occasione dell’inaugurazione della mostra, la presentazione del volume “Italia e islam. Culture, persone e merci dal Medioevo all'età contemporanea” il 30 novembre a Palazzo Blu, il 7 dicembre un seminario all’Archivio di Stato di Pisa sui documenti medievali arabo pisani che vi sono conservati e infine il 7 gennaio una conferenza al Museo Nazionale di S. Matteo sulle iscrizioni arabe nelle opere esposte.
"La musica araba – racconta Francesco Martinelli professore e critico musicale a proposito del concerto inaugurale - ha esercitato un'influenza fondativa sulla musica europea rinascimentale e barocca a partire dall'introduzione del liuto, e viene oggi riscoperta dagli esecutori di musica antica per ricreare strumenti e prassi originali. Le sue fondamenta teoriche, a sua pratica e le sue varie tradizioni saranno sinteticamente illustrate grazie alla partecipazione di Ziad Trabelsi, musicista tunisino residente in Italia e specialista dell'oud, da cui il liuto deriva."

Tutte le iniziative sono realizzate nell’ambito della rassegna Pisa is Fibonacci 2023 del Comune di Pisa presentate in conferenza stampa a Palazzo Gambacorti l’8 novembre.
Il comitato scientifico è composto da Jaleh Bahrabadi, direttrice dell’Archivio di Stato di Pisa, Pierluigi Nieri, direttore Museo Nazionale di S. Matteo, Valentina Pannini, Università La Sapienza di Roma, e per l’Università di Pisa Renata Pepicelli e Fabrizio Franceschini.

 In occasione del Fibonacci Day del 23 novembre, la giornata internazionale dedicata al matematico pisano che per primo introdusse in Occidente i numeri arabi e lo zero, si inaugura all’Archivio di Stato di Pisa la mostra a ingresso gratuito “Pisa e il mondo Arabo” che resterà aperta sino al 23 gennaio 2024. All’esposizione è collegato un ciclo di iniziative che coinvolgono Museo Nazionale di San Matteo, l’Università di Pisa e Palazzo Blu.

La mostra è incentrata sugli intensi rapporti tra Pisa e il Nord-Africa dal XII a tutto il XIV secolo e presenta gli originali dei più significativi trattati di pace e commercio stipulati tra le autorità pisane e le autorità di città come Tunisi, Bona e Bugia, Fez. Questi documenti sono densi di informazioni ma anche strepitosi per le dimensioni e per la qualità: gli originali arabi mostrano capolavori di calligrafia, capaci di stupire e affascinare, e la lunghezza dei supporti di carta o pergamena può arrivare ai 10 metri.
“Sarà esposto un unicum assoluto – racconta il professore Fabrizio Franceschini dell’Università di Pisa nel comitato scientifico delle iniziative - la traduzione in pisano, ma scritta in caratteri arabi, della lettera-trattato inviata il 10 giugno 1366 dal signore di Bona e Bugia al doge di Pisa Giovanni de’ Conti Dell’Agnello, traduzione che serviva forse da lasciapassare per i mercanti arabi i quali potevano così godere, nei domini pisani, delle stesse garanzie offerte ai mercanti pisani in Africa settentrionale”.
“L’Archivio di Stato per l’occasione espone un patrimonio unico per la storia dei rapporti commerciali nel Mediterraneo nel periodo medievale che vede Pisa protagonista delle politiche di scambio – spiega Jaleh Bahrabadi, direttrice dell’Archivio di Stato di Pisa – si tratta di un genere di documenti che con la Spagna siamo gli unici a possederli in tutto il Mediterraneo, una testimonianza storica da questo punto di vista straordinaria”.
"In occasione della mostra, al Museo nazionale di San Matteo, sarà esposto un bacino islamico di manifattura spagnola decorato a lustro metallico color rame su smalto bianco, secondo quarto XIII secolo, conservato nei depositi del museo. La preziosa scodella, sul fondo della quale si staglia il vocabolo as-salama, la sicurezza, la serenità, in un elegante thuluth, andrà ad arricchire l'esposizione permanente delle ceramiche arabe invetriate che nel Medioevo decoravano i prospetti esterni delle chiese romaniche di Pisa", dice Pierluigi Nieri, direttore del Museo Nazionale di San Matteo.

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Gli altri appuntamenti sono il 23 novembre un concerto di musica araba in Archivio in occasione dell’inaugurazione della mostra, la presentazione del volume “Italia e islam. Culture, persone e merci dal Medioevo all'età contemporanea” (ed. Carocci 2023) a cura di Daniele Mascitelli e Renata Pepicelli il 30 novembre a Palazzo Blu, il 7 dicembre un seminario all’Archivio di Stato di Pisa sui documenti medievali arabo pisani che vi sono conservati e infine il 7 gennaio una conferenza al Museo Nazionale di S. Matteo sulle iscrizioni arabe nelle opere esposte.
"La musica araba – racconta Francesco Martinelli professore e critico musicale a proposito del concerto inaugurale - ha esercitato un'influenza fondativa sulla musica europea rinascimentale e barocca a partire dall'introduzione del liuto, e viene oggi riscoperta dagli esecutori di musica antica per ricreare strumenti e prassi originali. Le sue fondamenta teoriche, a sua pratica e le sue varie tradizioni saranno sinteticamente illustrate grazie alla partecipazione di Ziad Trabelsi, musicista tunisino residente in Italia e specialista dell'oud, da cui il liuto deriva."

Tutte le iniziative sono realizzate nell’ambito della rassegna Pisa is Fibonacci 2023 del Comune di Pisa presentate in conferenza stampa a Palazzo Gambacorti l’8 novembre.
Il comitato scientifico è composto da Jaleh Bahrabadi, direttrice dell’Archivio di Stato di Pisa, Pierluigi Nieri, direttore Museo Nazionale di S. Matteo, Valentina Pannini, Università La Sapienza di Roma, e per l’Università di Pisa Renata Pepicelli e Fabrizio Franceschini.

Visitare l’Orto e Museo Botanico di Pisa significa incontrare piante di provenienti da tutto il mondo, uno spettacolo in continuo divenire che muta ad ogni stagione: le piante che si possono osservare al loro meglio non sono sempre le stesse durante tutto l’anno. Si tratta di un patrimonio da rispettare e tutelare, anche con particolari avvertenze e informazioni utili per la visita nei mesi più caldi, a cominciare dal nuovo orario estivo. Dal 13 luglio al 5 settembre l’Orto e Museo Botanico di Pisa sarà aperto tutti i giorni dalle 8,30 alle 20 con l’ultimo ingresso consentito alle 19, fermo restando possibili chiusure parziali o totali per fenomeni meteorologici intensi (forti precipitazioni, forti raffiche di vento).
Durante la visita è bene inoltre tenere presente che se molte piante appaiono secche o mancanti è per motivi naturali legati al loro ciclo vitale. Rispettarli fa parte della specifica missione dell’Orto botanico, così come un uso consapevole delle risorse idriche.

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“Per il clima mediterraneo, esasperato ogni anno dai cambiamenti climatici in corso, ci troviamo di fronte ogni estate a una grave carenza di acqua, sia in termini di qualità che di qualità – fanno sapere dall’Orto – La nostra missione è utilizzare questa fondamentale risorsa nel modo più parsimonioso, anche per ragioni di etica sociale. Pertanto, nonostante l’impegno del nostro staff orticolturale, durante i mesi estivi le nostre piante in coltivazione sono sottoposte a maggiore stress”.

Coscienti di queste avvertenze, se nelle giornate estive si vuole sfuggire alla folla di Piazza dei Miracoli, una visita all’Orto Botanico rappresenta un respiro nel verde. A pochi passi dalla Torre pendente, passando da via Santa Maria e via Luca Ghini, si trova così un luogo in mezzo alla città pieno di bellezza calma e sospesa dove passeggiare lontano dai rumori fra il fruscio delle foglie degli alberi secolari.

 

Una lettura originale di quelli che sono tre “contenitori” importanti della nostra contemporaneità: moda, sport e turismo. E’ questa la cifra di “Fashion, Sport, Tourism”, la nuova mostra al Museo della Grafica curata dai professori Alessandro Tosi dell’Università di Pisa e Lorenzo Cantoni dell’Università della Svizzera italiana (Lugano, Svizzera).



Il percorso di visita si snoda attraverso immagini ed emozioni che uniscono sport, inteso come attività sociale all’area aperta e divertimento, moda, tema decisivo della società attuale, e turismo inteso come viaggio alla scoperta degli altri e di noi stessi. Opere grafiche, manifesti, abiti e video dal primo ‘900 a oggi, dove spiccano campioni sportivi, luoghi iconici di villeggiatura e nomi di stilisti come Elsa Schiaparelli, Emilio Pucci, Bally, Caruso, Purest e Miu Miu. Il risultato è una commistione di linguaggi che preconizza un nuovo modo di fare comunicazione come nel video in cui il tennista svizzero Roger Federer pubblicizza il suo Paese come meta di un nuovo Grand Tour.
La mostra, inaugurata il 5 luglio resterà aperta sino al 29 ottobre 2023. Per orari e biglietti https://museodellagrafica.sma.unipi.it/.

Il Settore Patrimonio Culturale, Siti UNESCO, Arte Contemporanea e Memoria della Direzione Cultura e Ricerca della Regione Toscana ha assegnato i contributi ai musei ed ecomusei di rilevanza regionale. Tra questi, risultano tra i primissimi posti della graduatoria di merito tre musei del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa: il Museo di Storia Naturale di Calci (PI) e il Museo della Grafica che si collocano rispettivamente al terzo e quarto posto, mentre l’Orto e Museo Botanico al sesto aggiudicandosi 14.785,72 euro ciascuno.

Nella valutazione sono stati presi in considerazione vari parametri tra cui: le dotazioni fisse dei musei, i servizi di accoglienza, le ore di apertura al pubblico, il numero di visitatori, le attività educative, gli eventi rivolti al pubblico e le attività di studio e ricerca.

"L'ottimo risultato ottenuto con l'assegnazione dei contributi regionali testimonia la bontà del lavoro fin qui svolto e la qualità dell'offerta fornita – dichiara la professoressa Chiara Bodei presidentessa del Sistema Museale di Ateneo - Uno stimolo per proseguire su questa strada sia per me che per tutto il Sistema Museale”.

Nello specifico, ecco nel dettaglio i dati relativi al Museo della Grafica, all’Orto e Museo Botanico e al Museo di Storia Naturale, che con un punteggio molto alto si sono collocati subito dopo il Museo di Palazzo Vecchio di Firenze e il Museo Leonardiano di Vinci (FI), dando rilievo al contesto museale pisano.

 

Museo della Grafica


Per un totale complessivo di 3600 ore di apertura al pubblico nell’anno 2017, il Museo della Grafica ha accolto un totale di 13994 visitatori, che hanno partecipato a 16 mostre temporanee, 12 tra conferenze, seminari, convegni e congressi e 28 diversi eventi collaterali. Hanno partecipato inoltre alle attività educative organizzate dal Museo, tra cui laboratori e visite guidate, un totale di 491 utenti, dove il dato più rilevante sono le 107 classi che hanno partecipato a 11 attività educative e i 374 tra bambini, ragazzi e adulti che hanno partecipato alle attività programmate al di fuori dell’ambito scolastico, come i campus al museo, i laboratori per famiglie o le attività per pubblici con necessità speciali.

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Mostre e esposizioni
• Il tempo e le opere, 22.12.2017-11.3.2018
• La città d’acciaio. Mosca costruttivista 1917-37, 24.11.2017-10.12.2017, nell’ambito della seconda edizione della Biennale di Architettura di Pisa
• Anatomia. Realtà e rappresentazione, 20.5.2017-3.12.2017
• Massimo Bergamasco, A View From Within (Endophysical Robotic Perception), 5.10.2017-19.11.2017, nell’ambito della settima edizione dell’Internet Festival
• Artes mechanicae – Macchine sceniche di Luciano Minestrella, 7.9.2017-19.11.2017, nell’ambito del Festival Internazionale della Robotica
• Imagine robots. Video, modelli e immagini da Leonardo al Terzo Millenio, 7.9.2017-1.10.2017, nell’ambito del Festival Internazionale della Robotica
• Un luogo di bellezza: la Sagrada Familia, 7-30.7.2017
• Etegami. Come i bambini giapponesi vedono l’Italia, 16.6.2017-10.9.2017
• Luoghi (s)velati. Fotografie di Rudy Pessina, 9.6.2017-30.8.2017
• I colori di un mosaico. Acquerelli di Elisa Possenti, 28.4.2017-11.6.2017
• Oltre la Muraglia. La Cina e le Città del futuro, 27.1.2017-26.2.2017
• Viviani, 23.12.2016-30.3.2017
• Quotidiane rarefazioni. Acqueforti di Fabrizio Pizzanelli, 17.12.2016-19.2.2017
• L’Arno racconta Pisa. Navigando tra i musei dell’Ateneo, 26.11.2016-22.1.2017
• Roberto Mariani architetto, senza clamore e dissonanze, 30.9.2016-15.1.2017, nell’ambito di Bright 2016-La notte dei ricercatori in Toscana

Conferenze, seminari, convegni, congressi
• Celebrazione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne con esposizione sulla facciata del Museo della Grafica del simbolico drappo rosso, 10.11.2017
• PisaBook Festival. Presentazione del libro Balene, 14.10.2017
• Tredicesima Giornata del Contemporaneo, 14.9.2017
• In occasione del bicentenario della morte di Jane Austen, performance de “I Sacchi di sabbia” e “The English Theatre Company”, 11.7.2017
• Convegno Antoni Gaudì e la Sagrada Familia (Fabrizio Sainati), 25.5.2017
• Danteprima, presentazione del DVD della Societas Raffaello Sanzio PARADISO di Romeo Castellucci, 20.5.2017
• Notte Europea dei Musei, 20.5.2017

 

Orto e Museo Botanico


L’Orto e Museo Botanico è stato visitato complessivamente da 60027 visitatori per un totale di 3960 ore di apertura. Di questi visitatori, 6900 hanno partecipato a mostre, conferenze, seminari, convegni, congressi e altre attività, mentre 754 hanno svolto attività educative e visite guidate tra i quali le 106 classi che hanno partecipato a 13 attività educative emergono come dato rilevante, così come i 588 tra bambini, ragazzi e adulti che hanno partecipato alle attività programmate al di fuori dell’ambito scolastico, come i campus al museo, i laboratori per famiglie e le attività per pubblici con necessità speciali.

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L’attività didattico-divulgativa e di ricerca dell’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa si è svolta su molteplici fronti durante il 2017. Le attività educative hanno incluso tre corsi di illustrazioni scientifico-botanica rivolta alla cittadinanza ed è stato lanciato a partire da giugno l’evento periodico “Domeniche al verde”, che ha visto l’apertura gratuita tutte le prime domeniche del mese. Altre iniziative sono state: il Concorso pubblico per la realizzazione del logo ufficiale dell’Ente, per il quale sono arrivate 198 proposte da tutta Italia, l’aver ospitato il punto segreteria/registrazione della maratona benefica “Cetilar Pisa Half Maraton” e la partecipazione al 112º Congresso della Società Botanica Italiana, svoltosi a Parma in settembre, dove l’Orto ha presentato la relazione “Il crescente impegno dell’Orto e Museo Botanico di Pisa nelle attività della terza missione, a seguito dell’inserimento nel Sistema Museale di Ateneo”.

Infine, l’Orto ha dedicato una parte importante dei suoi sforzi all’attività di ricerca, concentrandosi sulla valorizzazione degli antichi erbari, tramite l’informatizzazione dei campioni di Gaetano Savi.

 

Museo di Storia Naturale


Il Museo di Storia Naturale con sede nella Certosa di Calci (PI) ha accolto durante l’anno 2017 un totale di 54293 visitatori, per 3635 ore complessive di apertura (il Museo è aperto tutti i giorni dell’anno con orario continuato, ad eccezione del 25 dicembre).

Il 2017 è stato per il Museo di Storia Naturale un anno intenso di lavori, ristrutturazioni e rinnovamento delle esposizioni. Infatti il 26 maggio 2017 è stato aperto al pubblico un nuovo allestimento permanente, la Galleria storica, mentre durante tutto l’anno si sono svolti i lavori per l’allestimento della nuova Galleria dei mammiferi (inaugurata il 20 febbraio 2018), per la quale sono stati restaurati numerosi esemplari della collezione storica del Museo, ora in esposizione insieme agli esemplari della collezione Barbero acquisita alla fine del 2016.

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Durante il 2017 il Museo ha inoltre ospitato due importanti esposizioni temporanee di rilevanza nazionale, “Felini, eleganza letale (in prima mondiale) e “Dinosauri, predatori e prede”, oltre ad altre 15 mostre temporanee nello spazio dedicato della biglietteria. Molto vasta anche l’offerta culturale dedicata al pubblico adulto con convegni, seminari, cicli di conferenze a tema scientifico ed eventi culturali di vario tipo tra cui spettacoli, teatrali, concerti, aperture serali e il primo Instameet. Il progetto “I Musei incontrano il territorio”, in particolare, è stato dedicato alle strutture ricettive del territorio con la finalità di far conoscere le risorse che il Museo mette a disposizione e lavorare insieme per creare un sistema coordinato di accoglienza per i turisti. Le scuole si confermano uno dei pubblici privilegiati del Museo, che tutti gli anni propone un’offerta educativa vasta e diversificata.

Nel 2017 sono state circa 1000 le classi che hanno preso parte ad attività didattiche e visite guidate. Molto apprezzate anche le attività extrascolastiche come i campus al museo e i laboratori per famiglie a cui hanno preso parte oltre 800 persone. Inoltre anche per il 2017 si sono confermate le attività dedicate a pubblici con esigenze speciali come il programma dedicato a persone con Alzheimer, e la Scuola estiva per Insegnanti alla terza edizione. Il Museo si conferma infine un importante centro di ricerca, grazie agli studi che vengono svolti sulle collezioni e su tematiche attinenti e alle numerose pubblicazioni su riviste scientifiche ma anche di tipo divulgativo.

 

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