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Giornata di grande commozione, quella di oggi, per la comunità dell’Università di Pisa che questa mattina ha intitolato la sede del suo Contamination Lab (CLab Pisa) alla professoressa Giovanna Mariani, docente di finanza aziendale e presidente del corso di laurea magistrale in Banca, finanza aziendale e mercati finanziari, scomparsa il 4 novembre scorso a soli 60 anni.

Intitolazione CLab Giovanna Mariani cerimonia

Una cerimonia sentitissima a cui hanno preso parte i familiari della professoressa; numerosi amici e colleghi; il prorettore vicario, Giuseppe Iannaccone; gli ex rettori Massimo Mario Augello e Paolo Maria Mancarella e l’ex direttore generale dell’Ateneo, Riccardo Grasso. Oltre al delegato del rettore per la promozione della cultura imprenditoriale e dell'innovazione, Alessio Cavicchi; al presidente del Comitato Spin Off dell'Ateneo pisano, Stefano Chessa, e a tre docenti titolari di altrettante spin-off dell'Ateneo Pisano: Luca Fanucci (Ingeniars S.r.L.), Ugo Faraguna (Sleepacta S.r.L.) e Filippo Graziani (Bee Queen 33 S.r.L.).

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“La ‘Gloria’ ha vinto la sua battaglia chiamando in anticipo la professoressa Giovanna Mariani, alla quale è valsa interpretare la vita quale perduranza di significato al ‘Valore’ della Persona – ha detto la professoressa Elena Bruno, attuale presidente del Corso di Laurea Magistrale in Banca, Finanza Aziendale e Mercati Finanziari dell’Università di Pisa e legata da una profonda amicizia a Mariani - Di lei permangono in me contributi di linearità comportamentale e generosità affettiva e professionale che la innalzano a modello da imitare”.

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Caratteri, questi, che tornano, forti, anche nel ritratto che di Giovanna Mariani ha tratteggiato il professor Luca Spataro, direttore del Dipartimento Economia e Management dell'Ateneo Pisano. “Giovanna era una persona schietta, generosa, appassionata e, proprio per questo, in grado di coinvolgere chi le stava intorno - ha ricordato durante la cerimonia di intitolazione – L’ho conosciuta nei primi anni 2000 e ben presto potei apprezzarne la dedizione nell'insegnamento, la capacità di coinvolgersi in nuovi e numerosi progetti, di instaurare rapporti improntati al rigore e al rispetto con colleghi e studenti”.

“Le sue ultime fatiche - ha aggiunto Spataro - sono state il curriculum internazionale del corso di laurea di Banca, finanza aziendale e mercati finanziari, con cui ha arricchito l'offerta didattica del Dipartimento, nonché il progetto PRIN di cui era capofila e che verrà portato avanti dai suoi collaboratori sparsi in diversi Atenei italiani. Ma l’eredità lasciata da Giovanna è anche caratterizzata dal coraggio e dall’attaccamento alla vita che ci ha testimoniato nel combattere la malattia”.

Intitolazione CLab Giovanna Mariani targa low

Per tutto questo l'Università di Pisa ha voluto ricordarla; "per la sua eccellenza e autenticità di modello culturale, correlate a capacità rappresentativa di “Arte” formativa imprenditoriale", come recita la targa commemorativa scoperta oggi nel cortile interno del Centro Congressi "Le Benedettine", dove si trova la sede di quel CLab alla cui nascita, la professoressa Mariani, ha dato un contributo fondamentale, come hanno ricordato i colleghi e gli amici dell’Unità Servizi Trasferimento Tecnologico dell’Università di Pisa: “L'attività del Comitato Spin off ed il conseguente supporto alle start up, il Contamination Lab Pisa, così come molte altre attività in seno all’unità del trasferimento tecnologico, sono nate e cresciute con Giovanna. Ci ha insegnato che la dimensione sociale di un’impresa rappresenta sia una premessa sia un ingrediente per riuscire ad inserirsi e costruire legami con il territorio. Il suo pensiero divergente e l’approccio inclusivo sono stati per noi il valore aggiunto alle molte giornate di lavoro trascorse insieme, che vogliamo appunto ricordare con l’intitolazione a suo nome della sede del Contamination Lab Pisa”.

Creare nuove opportunità per avere un ruolo proattivo all’interno della comunità e contribuire ad innovare il sistema economico locale, anche attraverso nuove collaborazioni e connessioni a livello internazionale. Per questo obiettivo dell’Università di Pisa, si è svolto oggi un incontro con i rappresentanti dello Strascheg Center for Entrepreneurship della University of Applied Sciences di Monaco, ente coordinatore del programma e della piattaforma Start for Future a cui l’Ateneo pisano ha aderito con il suo Contamination Lab (CLab).

All’incontro, organizzato nelle sale del Palazzo alla Giornata dal delegato per la promozione della cultura imprenditoriale e dell’innovazione, Alessio Cavicchi, hanno preso parte Pavlina Vujovic e Klaus Sailer del Strascheg Center for Entrepreneurship di Monaco; il delegato per la Transizione digitale, Giuseppe Anastasi, il presidente di CNA Servizi, Stefano Pampaloni, la ricercatrice post-doc Sabrina Tomasi, gli studenti Ira Sulejmeni e Emanuele Torrisi – della startup Clearchain e ambassadors del CLab e testimonial delle sue attività e di quelle di Start For Future all’interno dell’Ateneo -, Paolo Cannata, dell’Ufficio di trasferimento tecnologico, e Arianna Biancani dell’Ufficio per la cooperazione internazionale.

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“La nostra Università è coinvolta in vari network e progetti internazionali che possono aiutarci a sostenere la nascita di una nuova imprenditorialità giovanile, ma è necessario riuscire a raccordare i vari livelli così da rendere più incisiva la nostra azione - ha spiegato il professor Alessio Cavicchi – L’incontro di oggi tra il nostro CLab e i rappresentanti del Centro dell’Università di Monaco nasce anche da questa esigenza. I colleghi tedeschi, d’altronde, hanno un’esperienza ventennale sul fronte dell’educazione all’imprenditorialità e collaborare con loro può dare forza alle nostre idee e ai nostri progetti”.

Progetti che dall’Ateneo si estendono a tutto l’ecosistema locale pisano, come dimostra la presenza all’incontro anche dei rappresentanti del CNA Pisa che l’Università vorrebbe includere, insieme ad altri attori del territorio, in Start for Future in modo che possano avere parte attiva nel partenariato e, prendendo le mosse dalle esigenze delle aziende locali, poter partecipare a scambi internazionali e a visite studio in altri paesi partner.

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“L’incontro di oggi in rettorato è stato un passo importante nella direzione di una maggior integrazione delle nostre attività locali con quelle che portiamo avanti a livello internazionale – ha aggiunto Cavicchi – Penso ai CrossLab dell’Ateneo che coprono tutte le aree chiave di industria 4.0 e i cui ricercatori potrebbero svolgere un importante ruolo di mentoring per gli studenti internazionali, aiutandoli a sviluppare i propri prodotti. Ma anche alle nuove iniziative di promozione di iniziative imprenditoriali e di relazioni con le imprese a cui l’Ateneo sta lavorando o al network dell’alleanza universitaria europea Circle U di cui facciamo parte dallo scorso anno”.

Proprio con l’intento di una sempre maggior integrazione locale e internazionale, la riunione nelle sale di Palazzo alla Giornata, si è poi allargata ai referenti del trasferimento tecnologico della Scuola Superiore Sant’Anna e della Normale di Pisa, per favorire e rafforzare le sinergie tra le diverse istituzioni pisane e garantire sostenibilità nel tempo alle tante iniziative in campo.

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Le attività promosse dal Contamination Lab (PhD+ e il CYB+), sono difatti aperte anche agli studenti dei tre Atenei che possono quindi cogliere le opportunità di scambio internazionale offerte dal progetto Start For Future. Inoltre, sia Start For Future che il progetto EELISA UNFOLDS, che coinvolge il Sant’Anna e la Normale, sono stati finanziati dall’EIT (European Institute of Innovation and Technology) e hanno dato vita ad una serie di incontri che, negli ultimi due anni, ha creato diverse occasioni di incontro e collaborazione tra i tre Atenei cittadini.

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