Nato a Castelnuovo Garfagnana (Lucca) nel 1950, il professor Amelio Dolfi si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1976. Subito dopo la laurea ha assunto il ruolo di tecnico laureato presso l’Istituto di Anatomia umana normale dell’Università di Pisa fino al 1980 anno in cui è diventato professore associato di Istologia e Embriologia. Nel 1990 è stato chiamato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia a ricoprire il ruolo di professore ordinario nella stessa disciplina. Durante la sua carriera, il professor Dolfi ha ricoperto diversi incarichi istituzionali e accademici in Ateneo.
È stato Vicepresidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, Vicedirettore del Dipartimento di Morfologia Umana e Biologia Applicata, coordinatore del dottorato di ricerca in Morfologia e funzione normale e patologica di cellule e tessuti, Direttore del Dipartimento di Morfologia Umana e Biologia Applicata, Direttore della biblioteca di Medicina e Chirurgia dal 2007 al 2012, coordinatore scientifico del Polo Bibliotecario 4 di Medicina e Farmacia dal 2012 al 2016 e contemporaneamente membro del Comitato di indirizzo del Sistema bibliotecario, coordinatore del dottorato di ricerca in Scienze Cliniche e Traslazionali. Attualmente è Presidente del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e Presidente del Comitato bioetico.
Nel corso degli anni il professor Dolfi ha inoltre svolto incarichi nell’ambito del Collegio dei Docenti di Istologia e della Società Italiana di Anatomia e Istologia: è stato membro del Direttivo del Collegio dei Docenti di Istologia dal 2004 al 2014 e tesoriere della Società Italiana di Anatomia e Istologia dal 2012 al 2018. Attualmente è membro del direttivo della Società Italiana di Anatomia e Istologia e membro del Comitato scientifico della Pisa University Press. L’attività scientifica del professor Amelio Dolfi è iniziata alla fine degli anni 70 e si è articolata in diverse linee di ricerca, di cui fra le più significative: differenziamento dei linfociti B; fattori di crescita, molecole della matrice e segnali cellulari nella organogenesi renale; crescita di cellule mesenchimali su supporti bioattivi tridimensionali per la riparazione di tessuti; caratterizzazione morfo-funzionale delle componenti cellulari adibite al controllo della motilità dell’intestino in condizioni fisiologiche, sperimentali e patologiche.
A tutt’oggi, il professor Amelio Dolfi risulta autore di 150 pubblicazioni di cui 73 articoli in extenso su riviste internazionali. Nel corso della sua carriera il professor Dolfi ha coordinato la costituzione e la crescita del gruppo di docenti e ricercatori della sezione di Istologia ed Embriologia Medica che oggi comprende due professori ordinari, un professore associato, due ricercatori e tre tecnici. Sotto la sua guida, il gruppo di ricerca della Sezione di Istologia ed Embriologia medica ha avviato numerose collaborazioni con altri gruppi di ricerca dell’Ateneo, di altre sedi nazionali e con alcuni ricercatori esteri. Il professor Dolfi ha curato, personalmente e con l’aiuto dei suoi collaboratori, la messa a punto di metodiche istologiche, immunoistochimiche e di analisi di immagine che hanno reso il gruppo di ricerca un riferimento per studi avanzati nel settore morfologico.
Durante la sua attività scientifica il professor Dolfi è stato titolare di diversi finanziamenti di Ateneo e ministeriali che gli hanno consentito di realizzare i laboratori di microscopia elettronica e di colture cellulari; più recentemente, grazie al finanziamento del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, ha curato l’acquisto di una grande attrezzatura come il microscopio confocale laser e conseguentemente ha diretto la realizzazione di un laboratorio dedicato a tale apparecchiatura. Questo laboratorio è attualmente a disposizione dei ricercatori dell’Ateneo e di istituzioni convenzionate come CNR, Scuola Superiore Sant’Anna e Scuola Normale Superiore, che lo utilizzano con risultati già oggetto di pubblicazioni di alto livello.
Per queste motivazioni il Senato Accademico ha insignito dell’Ordine del Cherubino il professor Amelio Dolfi.