Nata a Villa Collemandina (Lucca) nel 1954, la professoressa Claudia Martini ha conseguito la laurea nel 1977 presso l’Università di Pisa. È stata perfezionanda nella Classe di Scienze e poi ricercatrice in Biochimica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa fino al 1983. Dal 1984 al 1988 è stata ricercatrice in Biochimica presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Pisa, poi professore associato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. Dal 1991 insegna presso l’Ateneo pisano, prima come professore associato e dal 2000 come professore ordinario di Biochimica.
Dal 2016 ricopre il ruolo di Prorettore alla Ricerca in ambito nazionale e dal 2010 al 2016 è stata membro del Senato Accademico e della Commissione Ricerca di Ateneo. Dal 2010 al 2012 è stata Preside della Facoltà di Farmacia, poi Direttrice del Dipartimento di Farmacia dal 2012 al 2016. Infine, da due anni è la coordinatrice nazionale della Giunta del Collegio dei professori ordinari di Biochimica. L’attività didattica della professoressa Claudia Martini ha riguardato principalmente gli insegnamenti fondamentali di Biochimica dei corsi di laurea in Chimica e Tecnologia farmaceutiche e Farmacia, ma anche di altri corsi di laurea, quali Medicina veterinaria e Medicina e Chirurgia, di dottorati, di master sanitari di primo e secondo livello e di scuole di specializzazione di area biomedica.
È stata inoltre Direttrice della Scuola di Dottorato in Scienza del Farmaco e delle Sostanze Bioattive; Vicedirettore della Scuola di Specializzazione in “Biochimica Clinica”; e Presidente del corso di laurea in Chimica e Tecnologia farmaceutiche presso l’Ateneo Pisano. L’attività scientifica ha riguardato, fin dal 1978, la biochimica delle proteine recettoriali, in particolare i meccanismi sottesi alle interazioni recettore-ligando. I primi anni della sua attività, a partire dal perfezionamento presso la Scuola Normale Superiore e successivamente all’Università di Pisa, sono stati incentrati sullo studio del recettore del neurotrasmettitore acido gamma aminobutirrico (GABA), una proteina di membrana che presenta vari siti di legame allosterici, fra cui quello di molecole ad azione farmacologica, quali le benzodiazepine, il cui uso era molto diffuso nei disturbi di ansia e del sonno. La purificazione del recettore è stata possibile tramite la sintesi di un supporto specifico, basato sul riconoscimento della proteina per il proprio ligando. Per questa scoperta, ancora giovanissima, è stata selezionata per presentare i dati al Congresso Internazionale di Neurochimica in Gran Bretagna. Ha svolto nel 1994 un periodo di ricerca al Department of Neurological Surgery dell’Harborview Medical Center all’Università di Washington a Seattle. Gli studi sulle proteine recettoriali sono continuati, sia per chiarire i requisiti struttura-attività di nuove molecole capaci di interagire con specifici recettori, sia per seguire il destino intracellulare dei recettori stessi. Ha contribuito a chiarire alcuni meccanismi alla base della disponibilità dei recettori su membrana, quali la desensitizzazione, l’internalizzazione e la down-regulation, in particolare dei recettori accoppiati a proteine G.
Le numerose collaborazioni nazionali e internazionali le hanno permesso di approfondire i collegamenti e le ricadute dei suoi studi in ambito farmaceutico, neurologico e psichiatrico. Più recentemente, insieme al suo gruppo di ricerca, la professoressa Martini sta approfondendo, da una parte i meccanismi molecolari delle vie cellulari di segnale vita, morte e ri-programmazione, anche in cellule staminali, dall’altra il misfolding di proteine patologiche implicate nell’invecchiamento e in patologie degenerative e tumorali. Gli argomenti dei suoi studi sono oggetto di progetti di ricerca a livello nazionale e internazionale e i risultati sono stati oggetto di oltre 400 pubblicazioni scientifiche internazionali peer-reviewed. Ad oggi la professoressa Claudia Martini presenta da Scopus un h-index pari a 41 e oltre 7600 citazioni. Ha inoltre partecipato alla realizzazione ed è proprietaria di sette brevetti e ha contribuito alla creazione di una società a carattere nanobiotecnologico (Nano4bio srl). La professoressa Claudia Martini è membro di numerose società scientifiche nazionali e internazionali. È inoltre membro dei referee panel di ACS publication, Elsevier, PLOS Journals, MDPI and Nature groups, nonché membro dell’Editorial Board di Biochemical Pharmacology e dell’International Journal of Molecular Science.
Per queste motivazioni il Senato Accademico ha insignito dell’Ordine del Cherubino la professoressa Claudia Martini.