Nato a Pisa nel 1950, il professor Mario Petrini si è laureato in Medicina e Chirurgia nel luglio 1975 e nel 1977 si è specializzato in Malattie del tubo digerente, sangue e ricambio. Dalla laurea al 1978 è stato assistente ad horas in Ematologia all’Università di Pisa e negli anni ’82-’86 professore a contratto.
Dal conseguimento della laurea al 1981è stato medico interno presso la Clinica medica 1 di Pisa. Dal 1986 è stato ricercatore universitario in Ematologia; dal 1998 è stato professore associato nella stessa disciplina presso l’Ateneo pisano e dal 2001 ricopre il ruolo di professore ordinario di Ematologia. Il professor Petrini ha ricoperto numerosi incarichi universitari e assistenziali: Vicedirettore del Dipartimento di Oncologia nel 1999; più volte membro del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa; negli anni 2010 e 2011 è stato Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia; fino al 2016 è stato Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale e dal 2017 è Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia.
Dal 2011 ad oggi è stato Direttore di Dipartimenti integrati assistenziali dell’Azienda Ospedaliero- Universitaria Pisana. È membro della Commissione Nazionale LEA. È stato presidente della Commissione per l’abilitazione scientifica nazionale nel settore MED 06 D3 (2016-2018); è rappresentante delle università toscane nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione ITT, ed è rappresentante dell’Università di Pisa nel Consiglio di Amministrazione di Stella Maris. Il professor Petrini ha tenuto insegnamenti in numerosi corsi e scuole di specializzazione; è titolare dell’insegnamento di Ematologia nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia dal 1995.
È stato Direttore della Scuola di Specializzazione in Ematologia dal 1998 al 2017. Il professor Petrini ha svolto attività assistenziale presso l’Unità operativa di Ematologia che dirige dal 1998; ha contribuito in modo determinante alla realizzazione del reparto e dei laboratori e al loro sviluppo; ha realizzato il Centro Trapianti accreditato Jacie del quale è anche responsabile. Il professor Petrini ha una particolare dedizione alla ricerca sulla diagnosi e lo sviluppo di terapie innovative e ha messo a punto terapie originali per il linfoma marginale, la sindrome iper-eosinofila e le localizzazioni cutanee della leucemia acuta a cellule dendritiche, oltre che per la terapia personalizzata dei linfomi dell’anziano. Ha sviluppato soluzioni di arsenico per il trattamento della leucemia acuta promielocitica impiegandolo per la prima volta in Italia. Questo trattamento ha permesso di guarire pazienti diversamente incurabili. Ha avuto un ruolo determinante nella realizzazione del Polo Oncologico. Il professor Petrini ha pubblicato 420 lavori internazionali ed è anche autore di molti lavori e capitoli di libro a livello nazionale.
Ha sviluppato tre brevetti internazionali. Ha trascorso periodi di ricerca presso istituzioni estere, tra le quali l’Università di Charleston, negli USA, in qualità di post-doctoral fellow prima e di visiting professor successivamente. I temi di ricerca del professor Petrini sono tutti orientati all’Ematologia e alle implicazioni immunologiche, iniziando con la valutazione del ruolo dell’adenosina e purina nucleoside fosforilasi nelle malattie linfoproliferative, che è stata studiata pionieristicamente prima dello sviluppo di farmaci attivi su questo bersaglio molecolare.
Negli USA ha condotto studi sul ruolo della vitamina D nel sistema immunitario, realizzando per la prima volta alcune metodiche molecolari e individuando un ruolo funzionale per il carrier della vitamina D: questi studi hanno permesso di riconsiderare la divisione tra proteine strutturali e funzionali. Rientrato in Italia ha fondato il primo laboratorio pisano con attività molecolari in medicina. Da questa iniziativa sono nate le linee di ricerca tuttora attive sui meccanismi di chemio-resistenza e sul ruolo della malattia minima residua, oltre che la realizzazione di numerosi test diagnostici molecolari. Il primo lavoro in assoluto, pubblicato sul New England Journal of Medicine, rivolto allo studio del ruolo della chemio-resistenza nelle leucemie, è stato svolto in questi ambienti. Successivamente, essendo stato nominato Direttore del Centro Unico per lo studio delle cellule staminali, il professor Petrini ha realizzato il Laboratorio “Michele Cavaliere”, eseguendo studi sulle cellule staminali mesenchimali che hanno consentito impieghi clinici pionieristici in campo ortopedico e importanti avanzamenti nella comprensione della struttura e del ruolo del microambiente midollare nella patogenesi delle malattie ematologiche.
Per queste motivazioni il Senato Accademico ha insignito dell’Ordine del Cherubino il professor Mario Petrini.