Nato ad Agrigento nel 1949, il professor Alfonso Maurizio Iacono si è laureato nel 1972 a Pisa con Aldo Giorgio Gargani e Nicola Badaloni. Perfezionando della Scuola Normale Superiore, poi contrattista, nel 1980 è diventato ricercatore universitario, nel 1988 professore associato e nel 2000 ordinario di Storia della filosofia. Nel 2002-03 è stato professeur invité all'Università di Paris I (Sorbonne-Panthéon); ha insegnato anche Filosofia della scienza nelle facoltà di Farmacia e di Medicina e chirurgia di Roma-La Sapienza ed è stato coordinatore del dottorato di ricerca in Filosofia a Pisa.
Il professor Alfonso Maurizio Iacono si è occupato e si occupa dei rapporti tra filosofia e antropologia tra XVIII e XX secolo. Ha lavorato attorno alla nozione di zòon politikòn e sui rapporti tra storia e politica. Si è inoltre interessato di epistemologia, in particolare del problema dell'osservatore, dei concetti di "sistema", "complessità", "autopoiesi", della questione della rappresentazione visiva. È stato tra i primi in Italia ad avvertire l'importanza della nozione di "complessità" all'interno di una riflessione che, negli anni '70 e '80, cercava nuovi intrecci fra le scienze naturali e le scienze storico-sociali. Sul piano del metodo di ricerca ha sempre pensato che la storia della filosofia non sia riducibile alla storia dei filosofi e, in questo senso, ha operato soprattutto nel campo della storia e della teoria dei concetti filosofici.
Distante dallo storicismo tradizionale, sensibile ai temi della storia come problema filosofico e gnoseologico, negli ultimi tempi si è occupato, da un lato della questione filosofico-politica dell'autonomia nei suoi rapporti con i temi della libertà, della democrazia, dell'apprendimento, dall'altro con il problema della rappresentazione soprattutto da un punto di vista cognitivo. Nel rapporto fra ricerca e insegnamento ha sempre ritenuto centrale il senso della critica e il nesso tra filosofia e critica, non soltanto sul piano etico-politico, ma anche su quello gnoseologico.
Tra i suoi molteplici interessi e le sue attività di ricerca si segnalano anche lavori nell'ambito della filosofia con i bambini e in quello degli studi cognitivi sull'illusione teatrale. Una parte importante del suo impegno di studioso e di ricercatore è costituita dal campo sull'idea dei mondi intermedi hanno trovato spazio di riflessione, ma anche di applicazione pratica e terapeutica.
La sua bibliografia comprende una vastissima serie di pubblicazioni di natura scientifica e culturale fra cui 12 monografie. Alcuni suoi saggi e interventi sono tradotti nelle maggiori lingue europee. Nel 2001 il suo libro Autonomia, potere, minorità (2000) ha vinto il premio Pozzale-Luigi Russo per la saggistica. Tra i suoi scritti, si segnalano inoltre Il borghese e il selvaggio (1982), Teorie del feticismo (1984), L'evento e l'osservatore (1987), Le fètichisme. Histoire d'un concept (1992), The American Indians and the Ancients of Europe (1994), Tra individui e cose (1995); Paura e meraviglia. Storie filosofiche del XVIII secolo (1998), Caminhos de Saida do Estado de Menoridade (2000), Storia, verità, finzione (2006), L'illusione e il sostituto (2010). A ciò si deve aggiungere la sua attività di giornalista e editorialista che ha svolto per molti anni, pubblicando, tra l'altro e soprattutto, sul quotidiano il manifesto, e continua a svolgere in particolare sulla rivista Il Grandevetro (di cui è stato anche direttore) e più recentemente su Il Tirreno.
È stato preside della facoltà di Lettere e filosofia dal 2003 al 2012. Ha cercato di interpretare la presidenza non soltanto come organizzazione e coordinamento della didattica, ma anche come funzione di raccordo tra la ricerca in campo umanistico, il mondo universitario in generale e le attività e le produzioni culturali provenienti dall'esterno, promuovendo iniziative pubbliche in particolare nel campo del teatro, della letteratura, del cinema. È, tra l'altro, membro del Comitato scientifico della Fondazione San Carlo di Modena e della Scuola di formazione e ricerca sui conflitti Polemos, direttore di Ichnos (Laboratorio filosofico sulla complessità), presidente del Comitato scientifico di ICON e presidente della Fondazione Armunia-Castello Pasquini.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha insignito dell'Ordine del Cherubino il professor Alfonso Maurizio Iacono.