Nato a Ferrara nel 1965, Giovanni Alberti è professore ordinario di Analisi matematica presso l’Università di Pisa. Tra il 1984 e il 1991 è stato allievo della Scuola Normale Superiore, prima del corso ordinario poi del corso di perfezionamento, dove ha studiato le proprietà fini delle funzioni a variazione limitata e delle misure rettificabili sotto la guida di Ennio De Giorgi, Giuseppe Buttazzo, Luciano Modica e Stefano Mortola. Successivamente è stato ricercatore universitario di Analisi matematica presso l'Università di Pisa dal 1992 al 1998, poi professore associato dal 1998 al 2002 e infine professore ordinario a partire dal 2002.
All’Università di Pisa ha ricoperto le cariche di presidente dei corsi di studio in Matematica dal 2005 al 2008 e di coordinatore del Dottorato in Matematica dal 2017 al 2022.
È un analista di ampia e consolidata fama internazionale. Ha ottenuto risultati fondamentali nel campo del calcolo delle variazioni e della teoria geometrica della misura. Tra i suoi contributi più significativi ricordiamo il Teorema di Lusin per i gradienti e il Teorema del rango-uno, che risolve una famosa congettura di Ennio De Giorgi sulla struttura delle funzioni a variazione limitata, oltre ad alcuni teoremi sulle singolarità delle funzioni convesse. Più recentemente ha ottenuto risultati cruciali nella teoria delle correnti e delle equazioni di tipo iperbolico, in particolare a riguardo dell’equazione di continuità associata a campi vettoriali non regolari con divergenza nulla.
Nella sua carriera ha avuto numerosi studenti di laurea e di dottorato, tra i quali anche Alessio Figalli (per la laurea triennale), Medaglia Fields nel 2018.
Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per i suoi risultati scientifici quali il Premio Caccioppoli dell’Unione Matematica Italiana nel 2002 e il Premio Amerio dell'Istituto Lombardo nel 2019.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Giovanni Alberti.