Nato a San Gimignano nel 1951, il professor Romano Giglioli si è laureato con lode in Ingegneria elettrotecnica nel 1976 presso l'Ateneo pisano e nello stesso anno ha ricevuto il premio di Economia e Tecnica dell'Energia "G. Levi Cases".
Il professor Giglioli ha sviluppato la sua carriera universitaria presso l'Università di Pisa prima come ricercatore, poi come professore di Sistemi elettrici per l'energia, diventando ordinario dello stesso settore disciplinare nel 1994.
Nel corso degli anni ha ampliato la propria attività di docenza tenendo corsi nei settori disciplinari dei Sistemi elettrici e dell'economia dell'energia agli allievi dei corsi di laurea di Ingegneria elettrica, di Ingegneria gestionale e di Ingegneria dell'energia e ha fatto parte del collegio dei docenti dei dottorati di ricerca in Energetica elettrica e termica e in Veicoli terrestri e sistemi di trasporto.
Nell'arco di circa quaranta anni di attività nel settore della ricerca, in collaborazione con strutture di ricerca pubbliche e private, sia nazionali che internazionali, ha contribuito, con studi teorici e sperimentali, all'innovazione e allo sviluppo di sistemi e dispositivi per la produzione, trasporto e accumulo dell'energia elettrica e della loro interazione ambientale, nonché dei sistemi di trasporto con propulsione elettrica e ibrida.
La sua attività è testimoniata da oltre cento pubblicazioni su riviste e convegni nazionali e internazionali, dalla titolarità di alcuni brevetti utilizzati nell'ambito dei sistemi elettrici per l'energia, in quelli di conversione energetica e dalla realizzazione di numerosi sistemi e dispositivi prototipali, tra i quali spiccano, in particolare, le prime applicazioni a livello mondiale della schermatura attiva dei campi magnetici degli elettrodotti in altissima tensione. Particolare importanza, sottolineata da citazioni e riconoscimenti dalla comunità scientifica del settore, hanno avuto le sue attività di ricerca sull'uso dei sistemi di accumulo dell'energia per l'ottimazione della gestione dei sistemi elettrici e più di recente nelle "Smart Grids".
Con impegno e dedizione, il professor Giglioli ha contribuito alla gestione dell'Ateneo pisano come direttore del dipartimento di Sistemi elettrici e automazione, come coordinatore degli esperti per la sicurezza e come membro del Consiglio di amministrazione. Ha contribuito alla costituzione del consorzio interuniversitario CRIBE per la ricerca sulle biomasse ad uso energetico e del consorzio nazionale interuniversitario ENSIEL per la ricerca sui sistemi per l'energia. Come membro dello Steering Commitee per l'ideazione e lo sviluppo del laboratorio nazionale per la ricerca sul trasporto ferroviario "Osmannoro" a Firenze, ha contribuito alla costituzione di ITALCERTIFER, società per la ricerca nell'ambito dei sistemi di trasporto e per l'omologazione dei mezzi di trasporto ferroviari, di cui è stato membro del Consiglio di amministrazione.
Per l'esperienza maturata come ricercatore nel settore dei sistemi elettrici, nei sistemi per l'accumulo dell'energia e nella propulsione elettrica e ibrida, ha promosso la ricerca sulle "Smart Grids" e le "Smart Cities" ed è stato delegato italiano nel Mirror Europeo per le "Smart Grids".
In relazione alla esperienza maturata come ricercatore, nel trasferimento tecnologico e nel management, è stato incaricato, dal Ministro della Ricerca, a ricoprire il ruolo di esperto italiano nel comitato di programma Horizon 2020, nell'ambito della configurazione denominata "Secure, Clean and Efficient Energy", e, conseguentemente, nel comitato CIAE del dipartimento delle Politiche europee della Presidenza del Consiglio. Inoltre è relatore per il settore energia per le Smart Specialization nazionali e di coordinamento regionale, su incarico della struttura del Ministero dell'Industria e dello Sviluppo Economico INVITALIA.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l'Ordine del Cherubino al professore Romano Giglioli.