Nato a Livorno nel 1949, il professor Paolo Vitti ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pisa nel 1973 e la specializzazione in Endocrinologia presso la stessa Università nel 1976. Ha completato la propria formazione presso l’Istituto di Biochimica della facoltà di Medicina dell’Università di Marsiglia nel 1977 e dal 1980 al 1982 è stato borsista dell’United States Public Health Service presso il laboratorio di Biochemical Pharmacology del National Institutes of Health, a Bethesda, negli USA. Nel 1992 è diventato professore associato di Endocrinologia presso l’Università di Pisa. Attualmente è professore ordinario di Endocrinologia e direttore dell’Unità Operativa di Endocrinologia 1 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
Dal 2007 al 2011 è stato direttore del dipartimento ad attività integrata di Endocrinologia e Rene e direttore del dipartimento di Area medica dal 2012 al 2016. Dal novembre 2007 ad oggi è direttore dell’Unità Operativa di Endocrinologia I. Quest’ultima è centro di riferimento dell’OMS per la diagnosi e la terapia del tumore della tiroide e delle altre malattie tiroidee, centro di riferimento dell’Associazione europea per lo Studio dell’Obesità, centro accreditato della Società italiana dell’Obesità e membro del Consorzio europeo per le Lipodistrofie.
Il professor Paolo Vitti è stato direttore della scuola di specializzazione in Endocrinologia dal 2007 al 2015. Dal 2010 al 2012 è presidente del corso di dottorato di ricerca in Scienze endocrine e metaboliche. Dal 2012 è vice direttore del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale.
Il suo lavoro scientifico è focalizzato sulle malattie della tiroide, in particolare sulle conseguenze della carenza iodica, sulle tireopatie autoimmuni e sulla malattia nodulare tiroidea. Negli anni di permanenza ai National Institutes of Health di Bethesda ha messo a punto un sistema originale di misurazione degli anticorpi antitiroide che ha ottenuto un brevetto originale in USA. Le sue pubblicazioni più recenti sono state particolarmente rilevanti per stabilire il ruolo della misurazione ecografica del volume tiroideo nei bambini come mezzo per definire il grado di carenza iodica di una popolazione, metodo oggi adottato dalla OMS, e il ruolo della ecografia per
definire il rischio di cancro nella patologia nodulare tiroidea. Negli ultimi anni la sua ricerca si è focalizzata sui rapporti tra apporto di iodio nella alimentazione, gozzo endemico e patologia autoimmune della tiroide.
Un altro filone di ricerca che riguarda i rapporti tra patologia autoimmune e cancro della tiroide si è concretizzato in una serie di lavori originali pubblicati sulle riviste a più alto impatto nella endocrinologia. Queste pubblicazioni hanno contribuito in modo sostanziale al fatto che al professor Vitti è stato attribuito nel 2014 il prestigioso premio che la European Thyroid Association conferisce allo studioso che si è maggiormente distinto nel corso dell’anno sulla ricerca nel campo delle malattie della tiroide.
Il ruolo del professor Vitti nel campo della ricerca è ampiamente riconosciuto e testimoniato dal ruolo che ha avuto e ha nelle Società scientifiche nazionali. In particolare per molti anni è stato segretario scientifico della Associazione italiana della Tiroide. Nel 2017 assumerà la carica di presidente della Società italiana di Endocrinologia.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Paolo Vitti.