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Nota dell’Università di Pisa sulla convezione quadro con l’Azienda USL Toscana Nord Ovest

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Pisa, 24 ottobre 2024 - In riferimento all’articolo pubblicato sul quotidiano Il Tirreno in data 23 ottobre u.s., dal titolo “Guerra tra medici negli ospedali, I professori colonizzano l’Asl”, si vuole innanzitutto segnalare che non vi è alcuna “guerra” e men che meno una “colonizzazione”.

E’ opportuno precisare che la convenzione quadro tra l’Università di Pisa e l’Azienda USL Toscana Nord Ovest, è un accordo generale, volto a porre in primo luogo le basi di una ampia e strutturata collaborazione scientifica e didattica. Si tratta di un modello che l’Università ha già adottato negli ultimi due anni con numerosi enti e con diverse finalità.

Poiché si tratta di convenzione quadro, i suoi effetti immediati e diretti sono nulli. In altre parole, per passare alla applicazione pratica saranno necessari specifici accordi attuativi, che richiederanno anche la firma di AOUP (art. 2 della Convenzione).

Bisogna ricordare inoltre che nell'area medica universitaria esiste un chiaro principio di inscindibilità delle funzioni didattiche, di ricerca e assistenziali, che l’accordo quadro ha necessariamente previsto. Ciò che evidentemente non si è colto nell’articolo è lo spirito bidirezionale dell’accordo, che favorisce uno scambio di competenze tra i professionisti UNIPI e Asl, prevedendo sì lo svolgimento di attività assistenziale di medici universitari in Asl se previsto dalla collaborazione scientifica e didattica, ma al tempo stesso un ampio coinvolgimento dei medici Asl in attività di ricerca e didattica (già adesso i corsi di laurea delle professioni sanitarie vedono il coinvolgimento di numerosi professionisti dell’Asl nella docenza, così come in base all’accordo essi potrebbero essere inclusi formalmente nelle docenze delle scuole di specializzazione).

La possibilità teorica che alcuni docenti UniPI possano svolgere attività assistenziale in strutture diverse da AOUP era nel programma elettorale dell'attuale Rettore ed è bene ricordare che è già stata attuata più volte (seppur sporadicamente) in passato, ed inoltre è stata sollecitata da alcune amministrazioni locali e, discussa, in modo assolutamente trasparente, con le autorità regionali e con i soggetti, a diverso titoli, competenti.

Più in generale, non si può dimenticare, e in questa sede occorre ribadire, che le assegnazioni degli incarichi dirigenziali nelle aziende sanitarie sono disciplinate dalla legge e non possono certamente essere messe in discussione, alterate o modificate da diversi accordi di natura decentrata. In questa direzione, la stessa Convenzione, ovviamente, richiama (all’art. 5) la normativa vigente e, per ciò che interessa, il D.lgs. 517/1999.

Confidiamo che la collaborazione continui e si rafforzi, nel rispetto delle prerogative, delle autonomie e delle competenze specifiche di tutti gli enti coinvolti.
L’idea che UniPI cerca di sostenere è che questo processo di sviluppo e miglioramento delle sinergie esistenti sia condotto attraverso un confronto serio, rigoroso, aperto e continuo, come, d’altra parte, quotidianamente si cerca di fare.
Si ribadisce quindi che non esiste, alcuno “scontro” o alcuna "guerra", termini in questo momento assolutamente fuori contesto, almeno per quanto concerne le intenzioni e gli atti concreti posti in essere dal mondo universitario.

24-10-2024

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