Il gemellaggio fra le Università di Pisa e di Miami nel campo della dermatologia compie dieci anni, un anniversario che ha il volto di due giovani studentesse statunitensi della School of Medicine in visita a Pisa. Madeline Lederer e Karishma Desai sono solo le ultime fra i molti ragazzi e ragazze che hanno avuto la possibilità di frequentare i due atenei, compiendo così delle esperienze fondamentali per il loro percorso di studi. Come ad esempio la possibilità di seguire il Simposio Internazionale Galilei di Dermatologia, un evento promosso annualmente sempre nell’ambito del gemellaggio e che quest’anno è stato organizzato a Pisa dal 15 al 16 giugno da Marco Romanelli, professore dell’Ateneo pisano e direttore della clinica di Dermatologia dell’Azienda ospedaliera universitaria pisana.
“Il Simposio Galilei è stata un’esperienza incredibile, ascoltare le relazioni dei più importanti studiosi a livello mondiale è stato un vero privilegio, così come fare pratica nella clinica dermatologica all’ospedale Santa Chiara”, racconta la venticinquenne Madeline Lederer che per il suo soggiorno pisano ha scelto di stare a San Piero a Grado, nella “beautiful” campagna toscana a due passi dal mare.
Altrettanto entusiasta anche Karishma Desai, al secondo anno della Scuola di Medicina dell’Università di Miami. “Mi sento molto fortunata – ha sottolineato – stando in Italia e grazie a questo programma internazionale di scambio posso assecondare sia la mia passione per la medicina sia quella per la cultura”.
Nei giorni del Simposio Madeline e Karishma hanno avuto la possibilità di incontrare, per un simbolico passaggio di testimone, Preetha Kamath e Inna Granovsky, altre due studentesse dell’Università di Miami che negli scorsi mesi sono state a Pisa nell’ambito del gemellaggio e che quest’anno sono tornate per tenere un seminario al reparto di Dermatologia al Santa Chiara.
“L’accordo tra la nostra università e quella di Miami – conclude il professore Romanelli - celebra una tradizione ormai di dieci anni con risultati di grande rilievo principalmente per i giovani studenti di medicina, da questo punto di vista, il motto del simposio “Eppur si muove” del celebre Galileo Galilei rappresenta veramente il motore trainante delle iniziative legate a questo gemellaggio interuniversitario”.
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Foto in alto, da sinistra Madeline Lederer e Karishma Desai
Foto in alto, Madeline Lederer e Karishma Desai con le colleghe Preetha Kamath e Inna Granovsky