Qui di seguito pubblichiamo la nota dell'Ateneo in risposta all’articolo apparso sul Tirreno, edizione Pisa, domenica 30 luglio, dal titolo «Concorso "pilotato" il rettore sospende l'inchiesta interna».
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Alcune precisazioni relative all’articolo da voi pubblicato domenica scorsa sulle indagini in corso per un concorso a cattedra del nostro Ateneo.
La nostra volontà di fare chiarezza sulla vicenda è testimoniata dalla pronta trasmissione di tutti gli atti in nostro possesso alla Procura della Repubblica e dall’immediata attivazione della nostra Commissione etica.
La sospensione del procedimento interno è frutto della norma (art. 23 del codice etico) che prevede, per evitare inutili sovrapposizioni e risparmiare tempo e risorse, l’opportunità di non procedere per i medesimi fatti per cui è in corso un procedimento penale.
A fronte delle istanze della Commissione che, in concomitanza con l’indagine della Procura si trovava nell’impossibilità di svolgere una esauriente attività istruttoria, il rettore non poteva far altro che rinviare la procedura interna all’esito di quella penale.
Questo, com’è facile capire, nulla toglie alla ferma intenzione di questa amministrazione di chiarire ogni aspetto della vicenda che ha riguardato la dottoressa Giulia Romano, fornendo alla Magistratura ogni supporto e collaborazione.